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1.TENTATA ESTORSIONE A CLEMENTINO: TRE ARRESTI
Nello Fontanella e Carmen Fusco per “IlMattino.it”
La Squadra Mobile di Napoli ha eseguito stamani tre ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, emesse dalla Procura della Repubblica di Nola, nei confronti di tre soggetti ritenuti responsabili in concorso tra loro di tentata estorsione ai danni del noto cantante rapper Clementino. Uno dei tre, cantante neomelodico, voleva a tutti i costi una collaborazione artistica con Clementino.
Voleva in pratica incidere un pezzo con l'artista di Camposano per accrescere la sua popolarità. Al rifiuto sono scattate le azioni di minacce, estese anche ai familiari di Clementino e componenti del suo staff. Dopo articolate indagini coordinate dalla Procura di Nola, sono scattate stamani gli arresti ai domiciliari.
Il rapper Clementino, comunque, non ha mai avviato la collaborazione artistica con il neomelodico, Vincenzo Carbone, 20 anni, che canta con il nome di Enzo Di Palma. Per Carbone, e le altre due persone coinvolte nel tentativo di estorsione, sono stati disposti gli arresti domiciliari
naike rivelli e il rapper clementino
Le tre persone arrestate oggi, padre e due figli, avevano - secondo quanto riferisce la Procura di Nola - anche minacciato il cantante di sequestro, e speronato l'auto sulla quale viaggiava con il proprio staff, nel tentativo di convincerlo alla collaborazione artistica con il più giovane di loro.
I tre, Vincenzo Carbone (20 anni), il cantante che voleva avviare la collaborazione con Clementino, insieme con suo padre Massimo (53 anni) ed il fratello 26enne Luigi, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini coordinate dalla Procura di Nola, e svolte dalla Squadra Mobile di Napoli, al diniego del rapper di incidere un brano con il neomelodico, lo avevano ripetutamente minacciato.
Minacce rivolte anche al padre e allo zio factotum di Clementino, oltre ad alcuni componenti dello staff. Telefonicamente i tre avevano più volte minacciato Clementino e i familiari, affermando anche che lo avrebbero sequestrato nel caso in cui non avesse ceduto alla collaborazione artistica.
Gli inquirenti hanno anche accertato un tentativo di speronamento dell'auto sulla quale viaggiavano Clementino e il suo staff avvenuto a novembre del 2015, da parte dei Carbone, e successivamente il rapper aveva anche subito un parziale incendio della propria autovettura. Gli arrestati sono stati rintracciati nelle proprie abitazioni a Palma Campania dai poliziotti della Squadra Mobile di Napoli e posti agli arresti domiciliari.
2.A GENNAIO L’INCENDIO DELLA SUA AUTO. "NON SONO ABITUATO A STARE ZITTO", DISSE
Carmen Fusco per “IlMattino.it”
«Eccomi qui! Visto il lavoro che faccio non sono abituato a stare zitto, piuttosto mi faccio ammazzare...Ho pensato .. Che faccio posto le foto? E poi? Cosa succederà? Ma il coraggio deve far parte della mia vita altrimenti non si va avanti.. Bene..». Una sfida. Lanciata all’indirizzo di chi, a gennaio scorso, pensò di minacciarlo, di intimidirlo. Parole più roventi delle fiamme che bruciarono la sua Peugeot Expert. Clementino parlò. Eccome. Sul suo profilo facebook «Lo strano caso di Iena White», dal rap alla cronaca.
Clementino non avrebbe mai immaginato che il titolo di un suo singolo potesse diventare addirittura un’inchiesta, quella sull’intimidazione ai suoi danni. Fogli di carta usati come torce. Incendiati e lanciati all’interno dell’abitacolo della Peugeot Expert dopo aver mandato in frantumi il finestrino.
Da tutti arrivò sostegno ed affetto ma anche la voglia di aggrapparsi ad un mito, al simbolo di uno che ce l’ha fatta, di un cervello e di un cuore che non hanno avuto bisogno di scappare per trasformarsi in talenti.
L’attacco al simbolo del riscatto dunque. Un vile attentato ad una generazione che si riconosce in lui e che lui ricambia con la presenza costante ogni volta che può. I bar, i locali della movida nolana, ma anche le piazze, le sue. Non è difficile incontrarlo Clementino e tutti gli si dicono amici.
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