UN ALTRO CASO ALDROVANDI? – PER IL PERITO DEL PM GUARINIELLO ANDREA SOLDI È MORTO PERCHÉ “GLI HANNO STRETTO IL COLLO TROPPO A LUNGO” – HA AVUTO UN’AGONIA TERRIBILE DI OLTRE 10 MINUTI, MA NESSUNO SI E’ ACCORTO DI NULLA – INDAGATI I VIGILI E LO PSICHIATRA

Marco Bardesono per "Corriere della Sera"

Andrea Soldi poteva essere salvato se non fosse stato ammanettato, braccia dietro la schiena, e posto in posizione prona sulla lettiga dell' ambulanza. Un' agonia terribile, durata più di dieci minuti, per l' uomo di 45 anni deceduto durante la somministrazione di un trattamento sanitario obbligatorio.

MORTE DI ANDREA SOLDI

Lo si legge nella relazione autoptica del medico legale Valter Declame incaricato dal procuratore Raffaele Guariniello di accertare le cause della morte del paziente. Purtroppo né i due infermieri del 118 che si trovavano sul mezzo né l'agente della Polizia municipale che era con loro si sarebbero accorti che Soldi stava male, non riuscendo più a respirare.

Solo all' arrivo in ospedale, i medici del pronto soccorso si sono resi conto che l' uomo si trovava ormai in arresto cardio-respiratorio e hanno cercato invano di rianimarlo. Non è questo il solo particolare che emerge dall' autopsia.

LUOGO DELLA MORTE DI ANDREA SOLDI

Secondo il perito, il paziente avrebbe subìto «una compressione del collo eccessiva», durata più dei 15 secondi consentiti dalla procedura prevista dall' Asl torinese per i Tso. Il medico ha individuato «un ematoma sottocutaneo ai lati del collo», prova della manovra che avrebbe provocato la crisi respiratoria.

I segni presenti sul corpo dimostrerebbero che durante l' intervento i vigili «avrebbero schiacciato Soldi al collo (e non solo al torace , ndr ), fino a fargli perdere conoscenza». La compressione, secondo il medico legale, se esercitata per oltre i 10-15 secondi, può provocare «un afflusso ridotto di sangue al cervello con perdita di coscienza, problemi respiratori e mancanza di controllo urinario».

ANDREA SOLDI

Sarebbero tre le fasi dell' intervento degli agenti e dello psichiatra (tutti indagati) ricostruite dal perito e considerate dalla procura non conformi al protocollo previsto per un Tso.

Innanzitutto la manovra con cui Andrea Soldi, ancora in piedi, è stato bloccato: secondo il medico legale un vigile, sorprendendolo di spalle, gli ha cinto con il braccio destro il lato del collo e l'ha afferrato al torace, facendo leva con il sinistro sotto l' altra ascella l' ha infine immobilizzato.

In una seconda fase, l' uomo, steso a pancia in giù, è stato ammanettato con le mani dietro la schiena da un secondo vigile, mentre un terzo gli bloccava le gambe. Sempre prono e con le braccia legate sul dorso, è stato infine caricato in autoambulanza. Una relazione definitiva, firmata dal medico legale Declame, sarà consegnata al magistrato tra qualche giorno e sarà corredata dagli esiti degli esami istologici e tossicologici.

Gli accertamenti e le conclusioni, non convincono però il consulente nominato da uno degli indagati: «La causa del decesso - ha spiegato il medico legale Roberto Testi - non può essere stata la presa per il collo. Se strangoli qualcuno la morte è immediata».

ANDREA SOLDI

Per gli investigatori l' uomo sarebbe deceduto però proprio per una manovra violenta e per la mancanza di soccorsi. Il magistrato, infatti, starebbe valutando la possibilità di contestare anche il reato di omissione di soccorso.

Stando poi a una testimonianza, un secondo medico intervenuto per controfirmare il Tso avrebbe proposto di trasportate Soldi in un centro di igiene mentale e il paziente avrebbe acconsentito. Ma inspiegabilmente sono intervenuti i vigili.

Raffaele Guariniello

Ieri il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha chiesto a Guariniello chiarimenti su quanto avvenuto, manifestando la volontà d' intervenire a livello nazionale perché episodi simili non si ripetano. Manca infatti un protocollo nazionale condiviso per gestire interventi di questo tipo.

I funerali di Andrea Soldi si celebreranno oggi a Torino in forma privata, saranno presenti il comandante dei vigili urbani e il vicesindaco Elide Tisi.

BEATRICE LORENZIN FOTO LAPRESSE