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“LICENZIAMENTO ILLEGITTIMO” - IL TRIBUNALE DI TRENTO DISPONE IL REINTEGRO DEL PRIMARIO TATEO. ERA STATO SILURATO DOPO LA SCOMPARSA DI SARA PEDRI - IL PRIMARIO DI GINECOLOGIA DEL SANTA CHIARA DI TRENTO ERA ACCUSATO DI PRESUNTI ATTEGGIAMENTI VESSATORI NELL’AMBITO DELLA VICENDA CHE RIGUARDAVA LA DOTTORESSA DI FORLÌ SCOMPARSA 2 ANNI E MEZZO FA; ORA GLI DOVRANNO ESSERE PAGATE ANCHE LE RETRIBUZIONI MANCANTI DI CIRCA 2 ANNI - LA REAZIONE DELLA FAMIGLIA DI SARA
Estratto da https://corrieredeltrentino.corriere.it/
Giorgio Flaim, il giudice del lavoro di Trento ha dichiarato illegittimo il licenziamento di Saverio Tateo, ex primario dell'unità operativa di ginecologia e ostetricia dell'ospedale del capoluogo trentino.
Tateo era stato licenziato dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss), con il parere positivo del comitato dei garanti, l'8 novembre 2021, a nove mesi dalla scomparsa della ginecologa Sara Pedri, avvenuta il 4 marzo 2021. Il Tribunale di Trento ha escluso che le 17 contestazioni disciplinari, in gran parte relative a presunti atteggiamenti vessatori, si configurassero come maltrattamenti. Il giudice ha inoltre condannato l'azienda sanitaria al pagamento delle retribuzioni degli ultimi due anni.
«Sono state sgretolate le contestazioni ascritte a Saverio Tateo, riportando la vicenda all'accertamento effettivo dei fatti e non alle dichiarazioni riguardanti vaghe volontà di persecuzione. La sentenza ricostruisce l'integrità del dottor Tateo dal punto di vista umano e professionale», ha detto l'avvocato del primario Vincenzo Ferrante, partner dello studio legale Daverio & Florio.
«Abbiamo sempre detto che si trattava di un processo alle streghe, con un provvedimento di licenziamento preso a giudizio di popolo e molto lontano dal mondo moderno. Tutte le singole contestazioni sono state oggetto di analisi e di precisa ricostruzione, sentendo una ventina di testimoni, tra medici, infermieri, personale di sala, amministrativi e vertici dell'azienda sanitaria. Il risultato di questa lunga opera di accertamento è l'illegittimità del licenziamento e il reintegro come direttore unità operativa, assieme alla condanna al pagamento delle retribuzioni non percepite», ha concluso Ferrante.
La famiglia di Sara Pedri
«Sapevo della sentenza ma non l'ho ancora letta- spiega Nicodemo Gentile, avvocato della famiglia Pedri- ma è un filone che a noi interessa relativamente perché è un problema dell'azienda ospedaliera, siamo concentrati sul processo penale».
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