VIDEO-FLASH! - L’ARRIVO DI CECILIA SALA NELLA SUA CASA A ROMA. IN AUTO INSIEME AL COMPAGNO, DANIELE…
Estratto dell’articolo di M.C e G.M per “La Repubblica – Edizione Roma”
“TorBella l’ho inventata io oggi nelle mille piazze tutti mangiano grazie a me”. Così Simone Capogna si vantava di aver organizzato lo spaccio in via dell’Archeologia. «Faccio il trafficante non faccio lo spacciatore». Sognano una vita da uomini d’onore. Ma si esprimono con termini adolescenziali. Anche quando in ballo ci sono affari milionari. Come nel dialogo del 17 novembre 2020 tra Fabrizio Capogna e il suo sodale Antonio Gala, a capo di un’organizzazione criminale che riciclava i proventi dello spaccio presso i negozi cinesi.
In ballo quel giorno è previsto a Roma l’arrivo di un carico di 404 chili di hashish provenienti dalla Spagna e i due si scambiano effusioni amorose via WhatsApp. Si chiamano affettuosamente “Amo’”, “amore”. E al posto di “va bene” scrivono sempre “top”. Un linguaggio da quindicenni, ma l’argomento della conversazione è la droga pronta ad invadere il mercato capitolino. Quando la droga è pronta per partire Gala è netto: «Amo’ ho caricato. Ieri. Poi l’hashish arriva e Gala incarica del ritiro un suo uomo fidato: «Ma quando arriva più o meno il camion, amo’» . L’albanese ha anche il compito di reperire un luogo dove stoccare la merce.
«Sto andando a parlare per capannone amore. Domattina ti do la via amore va bene», scrive a Gala che la mattina dopo avvisa Capogna degli sviluppi: «Buongiorno amo’. Per pranzo siamo a casa. Amo’ con ‘ sto lavoro sistemo un po’ le cose » . Il boss è soddisfatto e risponde: «Top Amore mio. Si amore va benissimo. Lo sai sto con te». Fabrizio Capogna è uno dei pezzi grossi della criminalità romana. In passato vicino ai narcos albanesi della batteria di Ponte Milvio, legata a Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Capogna nel marzo 2022 era rimasto coinvolto nell’Operazione “Spongebob”, in cui erano state arrestate 10 persone accusate di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
SPACCIO AL FERRO DI CAVALLO DI ROMA
[…] Di fronte a un commerciante che gli deve 60mila euro, Capogna è senza scrupoli: «Vammi a prendere le chiavi della Porsche ora vi ammazzo» . Poi al suo complice ordina: «vai a prendere il ferro». Una delle conversazioni più significative per i finanzieri, è quella in cui l’uomo si definisce il re di Tor Bella Monaca, «A Fratè lo sai perché so io? Io so’ io proprio per queste cose. Io sono di Tor Bella Monaca fratè, cioè trasteverino però nato e cresciuto a Tor Bella Monaca. […] Oggi di mille piazze che ci stanno mangiano per il sistema che ho messo in piedi io. Eravamo 70 ragazzi venuti dalla fame. Oggi siamo rimasti in tre»
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blitz tor bella monaca 3SPACCIO TRA PRATI E I PARIOLI A ROMA
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