“CHI È L’ASSASSINO DI LILIANA? NON SAPREI, MA STERPIN HA FATTO COSE STRANE” – SEBASTIANO VISINTIN, IL MARITO DELLA DONNA TROVATO MORTA IN UN BOSCHETTO DI TRISTE, PUNTA IL DITO CONTRO L’AMANTE DELLA MOGLIE: “QUALCHE GIORNO PRIMA DEL RITROVAMENTO DEL CORPO SI TROVAVA A CENTO METRI DA LI' E L’INDOMANI È ANDATO IN QUESTURA A INDICARE PROPRIO QUEL POSTO. A CASA NOSTRA È ENTRATO QUALCUNO, MANCA UN MAZZO DI CHIAVI. IL FRATELLO DI LILLY? DICE CHE LEI GLI AVEVA CONFIDATO CHE DIETRO A UN A QUADRO C’ERANO DEI CODICI, MA…”

Estratto dell'articolo di Andrea Pasqualetto per www.corriere.it 

liliana resinovich sebastiano visintin

Signor Visintin, secondo chi sospetta di lei potrebbe essere andata così: sua moglie Liliana Resinovich aveva programmato per la prima volta un weekend con Claudio Sterpin, l’amico speciale, e aveva deciso che era giunto il momento di parlarle della loro relazione, lei non ci ha più visto e l’ha uccisa. Cosa ne pensa?

«È tutto falso... io non ho mai saputo che loro si frequentassero, pensavo che Lilly andasse solo a stirargli le camicie».

Il fratello di Liliana è piuttosto diretto: dice che solo lei aveva interesse a far ritrovare il corpo di Liliana. Chiunque altro l’avrebbe fatto sparire. Come la vede?

CASO RESINOVICH NUOVE ANALISI

«Ma è quello che dico anch’io: se davvero è stata uccisa che senso ha la messinscena con sacchi, sacchetti, cordino, e perché portare Lilly in quel boschetto con il rischio di essere visti?».

Il senso potrebbe essere quello di simulare il suicidio per disporre dei suoi beni, eredità, pensione...

«E io ammazzo mia moglie per la pensione? Ma per favore».

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SEBASTIANO VISINTIN LILIANA RESINOVICH

Se si tratta di omicidio c’è un assassino in libertà. Ha qualche idea?

«Non ho nomi ma solo stranezze e parlo di Sterpin: qualche giorno prima del ritrovamento si trovava a cento metri da lì e l’indomani è andato in Questura a indicare proprio quel posto».

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Lei e Sterpin vi accusate a vicenda. Ora che fra le ipotesi c’è il soffocamento lui sottolinea come da casa sua manchi un cuscino. Possibile?

«Ma no, il cuscino c’è sempre».

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LILIANA RESINOVICH E SEBASTIANO VISINTIN

Altri potenziali assassini?

«Il fratello di Lilly dice che lei gli aveva confidato che dietro un quadro di casa nostra c’erano dei codici segreti e non voleva che io lo sapessi. I codici non ci sono più. C’è forse un’altra pista? Cos’erano quei codici? Una cassetta di sicurezza? Documenti? Foto? Denaro?».

Potrebbe essere entrato qualche estraneo in casa?

«Assolutamente sì, quando sono rientrato, il giorno della scomparsa, c’era la luce accesa in corridoio».

Come poteva mister X entrare senza chiavi?

«Da noi mancava un mazzo, tanto che Lilly aveva solo quelle di riserva».

Forse la indagheranno.

«E vabbé, spero di non essere il solo».

sergio resinovich

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