
FLASH! – A MILANO CIRCOLA LA SEGUENTE STORIELLA: ALL’INVITO DI ANTONIO ANGELUCCI DI FAR POSTO A…
CHIAMATE TOM CRUISE: C’È UNA VERA “MISSION IMPOSSIBLE” DA COMPIERE IN IRAN – IL PIANO B DEGLI AMERICANI, SE LE BOMBE "BUNKER BUSTER" NON BASTASSERO A DISTRUGGERE IL SITO NUCLEARE DI FORDOW, È MEJO DI UN FILM D'AZIONE: MANDARE I PARÀ ISRAELIANI AD ESPUGNARE FORDOW - SQUADRE DI INCURSORI PRENDEREBBERO IL CONTROLLO DEGLI ACCESSI, SEGUITE DA ALTRE ATTERRATE CON GLI HERCULES NEL DESERTO E DOTATE DI FUORISTRADA SPECIALI PER TRASFERIRE ORDIGNI DA DEMOLIZIONE ALLA BASE DEI CUNICOLI…
Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”
«Teheran non sta pagando un prezzo per i suoi misfatti». Se fosse per il generale Michael "Erik" Kurilla, comandante delle forze statunitensi in Medio Oriente, l'attacco contro l'Iran sarebbe dovuto scattare già nella primavera 2024 […].
[…] C'è un viavai di caccia che atterrano senza sosta negli aeroporti di Israele e degli alleati arabi degli Usa: dozzine di F35, F15, F16 e F22 si aggiungono alle squadriglie schierate lì dalla primavera del 2024 e agli F18 delle portaerei "Vinson", a cui si aggiungeranno quelli della "Nimitz" e della "Ford" che stanno navigando a tutta velocità verso l'area della crisi. Il totale presto potrebbe superare 250 velivoli da combattimento: un numero maggiore dell'intera flotta di caccia dello Stato ebraico.
Al generale Kurilla non bastano: vuole una potenza di fuoco illimitata, tanto che altre due portaerei in partenza per attività nell'Atlantico potrebbero fare rotta sul Mediterraneo e mettersi ai suoi ordini.
La sua prima missione è la deterrenza: far capire a Teheran che la morsa di bombe non rallenterà nei prossimi giorni per il logoramento delle squadriglie israeliane, provate da missioni che durano sei ore di fila e richiedono quattro rifornimenti in volo.
i danni dell attacco missilistico iraniano a tel aviv
L'intervento americano non solo raddoppierà il presidio armato dei cieli, ma permetterà di assalire quei santuari dei pasdaran nelle regioni meridionali e orientali più lontane dal Mediterraneo: per gli F18 delle portaerei saranno bersagli facili, permettendo di infliggere il colpo di grazia alla rete dei Guardiani della Rivoluzione e dei militari iraniani.
Pure la ricerca dei lanciatori di missili balistici e delle riserve di ordigni verrà intensificata grazie al contributo statunitense: con una presenza incrementata di jet sempre in volo, potranno piombare nel giro di pochi minuti sui semoventi che scagliano la rappresaglia contro Israele e potenziare i raid sui loro nascondigli sotterranei.
il discorso di ali khamenei dal bunker 2
L'obiettivo principale del Pentagono però è […] impedire che l'Iran abbia l'atomica. Ed ecco che la sfida decisiva riguarderà il laboratorio fortezza di Fordow, un labirinto di gallerie scavate a cento metri di profondità sotto una montagna.
Nell'isola di Diego Garcia c'è una fila di bombardieri B52 che presto saranno raggiunti da quattro B2 Spirit, aerei stealth "invisibili ai radar" che somigliano a colossali pipistrelli: sono destinati a trasportare l'ordigno convenzionale più potente che esista, enfaticamente chiamato Moab ossia "la madre di tutte le bombe".
attacchi iraniani in israele 3
La Moab pesa oltre tredici tonnellate e contiene 2400 chili di esplosivo ad alto potenziale: penetra sessanta metri di cemento, poi scoppia demolendo tutto.
[…] si starebbe valutando anche un altro piano d'azione, che potrebbe assumere maggiore concretezza se gli stormi americani forniranno una copertura raddoppiata del cielo: mandare i parà israeliani ad espugnare Fordow, come fecero nel 1940 i tedeschi contro le fortificazione belghe di Eben-Emael, considerate invincibili.
Gli iraniani hanno escogitato difese d'ogni tipo per neutralizzare un assalto dal cielo, senza prevedere l'ipotesi di un'irruzione da terra.
Come? Squadre di incursori prenderebbero il controllo degli accessi, seguite da altre atterrate con gli Hercules nel deserto e dotate di fuoristrada speciali per trasferire ordigni da demolizione alla base dei cunicoli.
I BOMBARDIERI B-2 SPIRIT E LE BOMBE BUNKER BUSTER GBU.57
Non bisogna però sottovalutare la reazione di Teheran all'ingresso degli Usa nel conflitto. Nonostante abbiano subito oltre mille bombardamenti, i pasdaran non si arrendono e ieri sono riusciti a utilizzare i missili Sejil, che hanno una testata devastante con 650 chili di tritolo e una traiettoria più difficile da prevedere.
Nelle loro riserve ci sono ancora ogive con gas nervini e altre sostanze chimiche letale, che rappresenterebbero l'estrema risorsa per la ritorsione: anche un missile spezzato dagli intercettori sarebbe in grado di spargere i veleni sulle città.
C'è inoltre la convinzione che se gli americani entreranno in guerra, anche le milizie sciite irachene romperanno gli indugi e cercheranno di aggredire le basi del Pentagono nel territorio di Baghdad, ma non si possono escludere attentati kamikaze contro il personale e le installazioni statunitensi di tutta la regione.
bat yam palazzo distrutto dai missili iraniani.
Resta infine la minaccia sullo Stretto di Hormuz: i Guardiani della Rivoluzione hanno accumulato ogni genere di strumenti - mine, droni marittimi, sciami di barchini veloci - per paralizzare il traffico delle petroliere nel Golfo.
Il prezzo del barile è già alle stelle e il blocco delle rotte del greggio e del gas potrebbe dare un brutto colpo alle economie occidentali.
israele sotto attacco dei missili iraniani 4
michael erik kurilla 6
bat yam palazzo distrutto dai missili iraniani
il discorso di ali khamenei dal bunker
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