LA PROCURA NAPOLI NORD HA CHIESTO L'ARCHIVIAZIONE DELL'INDAGINE PER ISTIGAZIONE AL SUICIDIO PER LA MORTE DI TIZIANA CANTONE, LA 31ENNE CHE SI TOLSE LA VITA A SETTEMBRE 2016 PER LA VERGOGNA DOPO LA DIFFUSIONE IN RETE DI ALCUNI VIDEO HARD

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R.In. per “il Messaggero”

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La procura Napoli Nord ha chiesto l'archiviazione dell'indagine per istigazione al suicidio per la morte di Tiziana Cantone, la 31enne che si tolse la vita nel settembre dello scorso anno nella sua casa di Mugnano per la vergogna dopo la diffusione in rete di alcuni video hard. L'inchiesta - coordinata dal procuratore Francesco Greco - era stata avviata contro ignoti. Sulla richiesta dei pm dovrà pronunciarsi il gip nei prossimi giorni.

 

LA CALUNNIA

TIZIANA CANTONETIZIANA CANTONE

Sulla vicenda era stata avviata anche una indagine parallela, da parte della procura di Napoli, approdata nel marzo scorso alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del fidanzato di Tiziana, Sergio Di Paolo che, in concorso con la vittima, per l'ipotesi di calunnia ai danni di cinque persone che sarebbero state accusate falsamente di aver divulgato in rete i video hard.

 

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«Non c'è stata pietà per lei nemmeno dopo morta», le parole di Andrea Orefice, uno degli avvocati di Teresa Giglio, la mamma di Tiziana. Anche durante il funerale, su internet si rincorrevano le offese, gli upload di nuovi video, 126 per la precisione, molti pubblicati nello stesso giorno del suicidio.

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