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LA PROCURA DI ROMA HA CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO PER 24 PERSONE COINVOLTE IN UN GIRO DI MAZZETTE PER GARANTIRE MIGLIORI TRATTAMENTI PENSIONISTICI A MILITARI DELLA MARINA - NEL PROCEDIMENTO SI COSTITUIRÀ PARTE CIVILE L'INPS - TRA GLI INDAGATI C'È IL PRIMO MARESCIALLO FRANCESCO RESTIVO, ALL'EPOCA IN SERVIZIO NEL NUCLEO DETERMINAZIONE PENSIONI DELLA FORZA ARMATA. LE INDAGINI SONO COMINCIATE NEL GIUGNO DEL 2017, QUANDO FU SCOPERTO UN MECCANISMO CON CUI VENIVANO RIMODULATI I "PARAMETRI PER IL TRATTAMENTO PENSIONISTICO"

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(ANSA) - ROMA, 30 GEN - La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per 24 persone coinvolte in una inchiesta su un giro di mazzette per garantire migliori trattamenti pensionistici a militari di Marina. L'udienza davanti al gup della Capitale è fissata per il prossimo 3 marzo. Nel procedimento si costituirà parte civile l'Inps. Il pm Carlo Villani contesta, a vario titolo, i reati di truffa ai danni dello Stato, corruzione aggravata e accesso abusivo a sistema informatico.

 

Tra gli indagati c'è il primo maresciallo Francesco Restivo, all'epoca in servizio nel nucleo determinazione pensioni della forza armata. Le indagini sono cominciate nel giugno del 2017, quando la compagnia dei carabinieri per la Marina militare di Taranto aveva comunicato alla procura militare di "aver appreso dell'esistenza di un sistema di frode a danno dell'Inps, che sarebbe consistito in una rimodulazione di "parametri rilevanti per il trattamento pensionistico" garantendo così, "previo compenso ai militari prossimi alla pensione", un ingiusto profitto.

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