DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Estratto dell’articolo di Fabrizio Dragosei dal “Corriere della Sera”
IL MASSACRO IN 18 MINUTI ERANO SOLO IN QUATTRO?
attentato alla crocus city hall di mosca
Arrivano in auto alle 19.55 ora locale, iniziano a sparare già prima di entrare nell’atrio del Music Hall. Poi proseguono verso la grande sala. In un video girato da loro stessi si vedono mentre continuano con raffiche brevi di kalashnikov, colpi singoli e mentre tagliano la gola a un ferito. Nel teatro sparano ancora e gettano materiale incendiario. Escono e ripartono alle 20.13.
Hanno compiuto il massacro in appena 18 minuti. Possibile che fossero solo in quattro? O c’erano altri miliziani? Putin ha parlato di 11 fermati. Chi sono, e dove sono gli altri sette?
IL RITARDO DELL’INTERVENTO E LE VERSIONI DISCORDANTI
attentato alla crocus city hall di mosca 3
Secondo varie fonti, solo una buona mezz’ora dopo le prime segnalazioni (alle 20.01) si comunica per radio che le truppe speciali Omon e Sobr sono partite per raggiungere il Crocus, dove arrivano alle 21.06. Ma il ministero degli Interni smentisce: «Erano lì 5 minuti dopo la prima telefonata». Quindi alle 20.06, quando i guerriglieri erano dentro. E che hanno fatto i poliziotti? Sette minuti dopo, i terroristi sono usciti dalla porta principale e si sono allontanati. […]
COME MAI LA RENAULT NON VIENE FERMATA?
i presunti terroristi della strage della crocus city hall di mosca 3
Si è parlato di una vettura con targa bielorussa scambiata per ucraina. Ma nei filmati (compresi quelli delle telecamere di sicurezza) l’unica auto è una Renault bianca con targa russa della provincia di Tver, a nord di Mosca verso San Pietroburgo.
Dopo la strage, i quattro risalgono sulla stessa macchina, prendono il raccordo anulare della capitale e proseguono in autostrada verso la zona di Bryansk, al confine con Bielorussia e Ucraina. Senza che nessuno li fermi (l’auto era oramai nota), percorrono più di 400 km prima di essere intercettati.
PERCHÉ SCEGLIERE LA FUGA DAL CONFINE PRESIDIATO?
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Lo ha detto anche Putin: andavano verso la frontiera dove «dal lato ucraino era stata preparata una finestra per attraversare il confine». Già, e dal lato russo? La frontiera tra i due Paesi in guerra è fortemente presidiata. Forse stavano puntando verso la Bielorussia, visto che il confine è sempre nella regione di Bryansk e che tra le due nazioni «alleate» non ci sono barriere doganali. Arrivati a Bryansk, avrebbero potuto puntare verso Gomel in Bielorussia, ma invece avrebbero scelto di proseguire sulla M3 per l’Ucraina.
LE USCITE DI SICUREZZA ERANO CHIUSE DALL’ESTERNO?
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[…] Nel teatro al momento dell’irruzione erano entrate almeno cinquemila persone. Secondo testimonianze, è possibile che fino a duecento persone si trovassero ancora nella sala quando il tetto è crollato. Ieri i pompieri stavano ancora rimuovendo i tralicci e i pesanti pannelli caduti in terra. In alcuni filmati si vedono persone che cercano di sfondare con un’ascia le porte di sicurezza che, si deduce, erano chiuse dall’esterno.
il video dei terroristi della strage di mosca attentato alla crocus city hall di mosca i presunti terroristi della strage della crocus city hall di mosca 8i presunti terroristi della strage della crocus city hall di mosca 9 shamsuddin fariddun, uno dei terroristi della crocus city hall picchiato dai soldati russi i presunti terroristi della strage della crocus city hall di mosca 4attentato alla crocus city hall di mosca 2vladimir putin commemorazione per la strage della crocus city hall di moscaRachabalizoda Saidakrami e Murodali Dalerjon Mirzoev - due degli attentatori della crocus city hall di mosca
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