RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”
Raccomandazioni, regole e divieti. Ma soprattutto orari. Il Dpcm del governo per fermare i contagi da Covid-19 rivoluziona le abitudini di adulti e ragazzi. E scandisce le giornate in maniera nuova. In alcuni casi stravagante. Per rendersene conto basta leggere la norma che impone la chiusura dei ristoranti alle 18, forse ipotizzando che ci sia qualcuno disponibile a cenare alle 17 o addirittura prima. E così - dalla mattina alla sera - ecco tutte le norme da rispettare.
ORE 7, PRENDERE LA MASCHERINA
i banchi singoli con le rotelle
Il provvedimento entrato in vigore ieri ribadisce che «è fatto obbligo di avere sempre con sé» la mascherina che va «indossata nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all'aperto». Ma è raccomandata anche nelle case se ci sono persone non conviventi, e dunque bisogna prenderla sempre prima di uscire. Poi bisogna occuparsi dei bambini, visto che gli alunni delle elementari e medie vanno a scuola: anche per loro mascherina, se hanno più di 6 anni, borraccia e in alcuni casi anche posate e bicchiere.
ORE 9: INGRESSI AL LICEO SCAGLIONATI
Se chi frequenta la scuola primaria deve entrare tra le 8 e le 8,30, i liceali non possono arrivare in classe prima delle 9. Anche se molti ormai seguono le lezioni da casa. Secondo il Dpcm deve essere «incrementato il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari almeno al 75 per cento delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l'eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l'ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9».
ORE 12.30, I LIMITI ALLA PAUSA PRANZO
giuseppe conte feste dpcm decreto
Un decreto firmato dalla ministra della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone dispone il potenziamento dello smart working e nel Dpcm il governo è inserita la «forte raccomandazione a non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi». Chi va in ufficio e usufruisce della pausa pranzo può andare nei bar o al ristorante, ma a una condizione: al tavolo non si può stare più di quattro, a meno che non si tratti di conviventi.
ORE 16.30: ULTIMA USCITA DALLE SCUOLE
Tenendo conto di tutti gli scaglionamenti, gli ultimi studenti escono alle 16,30. E se prima potevano incontrare gli amici al bar o attendere l'ora dell'aperitivo - rigorosamente seduti al tavolo - adesso hanno soltanto un'ora e mezza.
ORE 18: LA SERRATA DI BAR E RISTORANTI
C'è infatti il limite delle 18 fissato per l'apertura dei locali pubblici. Niente consumazione, neanche all'aperto, niente gelati o bibite. Prevede il Dpcm: «Dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico». Si può usufruire «fino alle 24, della ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze». Nessuna limitazione di orario è stata invece imposta per «la ristorazione con consegna a domicilio».
ORE 21: SI POSSONO CHIUDERE LE PIAZZE
Chi decide di rimanere in giro può entrare nei negozi al dettaglio - che seguono il normale orario di chiusura - in quelli che vendono generi alimentari e nelle farmacie. Possono fare jogging e una passeggiata. Ma alle 21 rischiano di non poter stazionare in alcune aree perché «delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private».
ORE 23: SCATTA IL COPRIFUOCO
Vietato fare le feste «nei luoghi al chiuso e all'aperto», ma anche all'interno delle case «è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza». Chiusi i cinema, i teatri e le sale giochi. Serrate anche le sale da concerto. Chiuse le palestre e le piscine. Si può uscire per passeggiare ma anche in questo caso ci sono limitazioni da rispettare. Perché il Dpcm non contiene altre prescrizioni, ma i divieti sono stati imposti dai governatori. In Lombardia, Campania e Piemonte scatta il coprifuoco alle 23. Nel Lazio e in Calabria si deve invece stare tutti a casa alle 24.
conte dpcm contro il covidPROVE DI DISTANZIAMENTO A SCUOLA IN VISTA DELLA RIAPERTURAmilano coprifuocomilano coprifuocomilano coprifuocogiuseppe conte feste dpcm decreto
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