DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Giovanni Gardani per https://milano.corriere.it
L’orco era il vicino di casa. Non un insospettabile, a dire il vero, dato che su di lui pendevano già precedenti di polizia dello stesso tipo. E così è stato arrestato a Viadana (Mantova), dopo indagini serrate, un 57enne di origini campane con l’accusa di un crimine orrendo: violenza sessuale su minori di 14 anni, adescamento e corruzione di minorenne.
Quattro episodi, almeno, consumati nel Mantovano, a Cicognara, frazione di Viadana, dove il 57enne aveva vissuto per alcuni anni, prima che l’indagine dei carabinieri, comandati dal Maggiore Giovanni Martufi, di fatto lo spingesse, poche ore dopo la perquisizione nel suo garage, che aveva dato prove schiaccianti della sua colpevolezza, a fuggire proprio nella sua terra di origine, in provincia di Napoli. Qui è stato raggiunto al termine delle indagini, per essere tradotto nel carcere partenopeo a disposizione della Procura di Brescia.
I fatti sono avvenuti tra agosto e ottobre di quest'anno e sono quattro le vittime dell’orco: tutte bambine dai 10 ai 12 anni, che vivevano vicino al 57enne, il quale con la scusa di giocare a nascondino invitava le vittime nel garage di sua proprietà, oppure sul proprio camper. I due luoghi dell’orrore, dove il 57enne spingeva le bambine a vedere in sua compagnia film a luci rosse, mostrando inoltre immagini pedopornografiche. In un’occasione l’uomo si era spinto anche oltre, arrivando ad atti sessuali espliciti.
«La denuncia è partita dalla famiglia di una delle bambine, che aveva capito cosa stava accadendo nel garage — spiega il Maggiore Martufi —. A quel punto, come prevede la legge in questi casi, siamo partiti con una perquisizione d’emergenza la sera stessa della segnalazione, a metà ottobre, e abbiamo trovato, sia sul telefono del 57enne sia nel suo garage, diverse immagini e video espliciti. Abbiamo anche valutato i precedenti a suo carico e da lì è partita l’indagine, mentre l’uomo ha cercato di rendersi irreperibile tornando a Napoli».
Le quattro vittime hanno raccontato, nelle testimonianze che hanno fornito, tutto quanto accadeva nel garage o nel camper, confermando di fatto in toto il quadro accusatorio, che parla di episodi concatenati tra l’agosto e l’ottobre scorso. L’arresto è avvenuto, a Napoli, nelle scorse ore. «Ci avevano raggiunto voci su questa brutta vicenda — commenta il sindaco di Viadana, Nicola Cavatorta —, ma si è scelto naturalmente di tenere il massimo riserbo, sia per tutelare le vittime sia per non ostacolare le indagini. Quanto accaduto ci ha scossi, ma al contempo vogliamo ringraziare le forze dell’ordine per il modo in cui hanno agito, arrivando al risultato e confermando la grande attenzione su temi così delicati».
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