francesco paolo figliuolo

FIGLIUOLO DEL PROPRIO TEMPO – IL COMMISSARIO ALL’EMERGENZA FIRMA L’ORDINANZA ANTI-SPRECO PER I VACCINI: LE DOSI RESIDUE VANNO DATE A CHIUNQUE SIA DISPONIBILE – MA COME FUNZIONA? SI PASSA OGNI SERA DAGLI HUB VACCINALI A VEDERE COSA RIMANE? – A TREVISO DOPO MILLE DISDETTE IL DIRETTORE GENERALE DELLA USL HA RECLUTATO I “RISERVISTI”. ZAIA: “HA FATTO BENISSIMO. NON ESISTE CHE SI SPRECHI UNA SOLA FIALA”

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1 – VACCINO, ORDINANZA FIGLIUOLO: "DOSI RESIDUE A CHI È DISPONIBILE"

(Adnkronos) – Le dosi di vaccino anti-covid non devono essere sprecate. Quindi con le fiale residue va vaccinato chiunque sia disponibile a ricevere l'immunizzazione. È quanto previsto dall'ordinanza firmata dal commissario straordinario per l'emergenza Covid generale Francesco Figliuolo.

 

vaccino covid

In sede di attuazione del piano strategico nazionale dei vaccini, si legge, "le dosi di vaccino eventualmente residue a fine giornata, qualora non conservabili, siano eccezionalmente somministrate, per ottimizzarne l'impiego evitando sprechi, in favore di soggetti comunque disponibili al momento, secondo l'ordine di priorità individuato dal piano nazionale e successive raccomandazioni".

ASTRAZENECA

 

2 – MILLE DISDETTE, LA USL «SALVA» LE DOSI CON I RISERVISTI

Marco Bonet per il “Corriere della Sera”

 

Ha fatto bene, anzi «benissimo». Di più: «Ha fatto quel che dovrebbe fare qua-lunque direttore generale si ritrovi con mille dosi inutilizzate sul tavolo: metterle subito a disposizione di chi le vuole. Scherziamo? Nella situazione in cui ci troviamo non esiste che si sprechi una sola fiala».

 

Luca zaia Francesco Benazzi

Il presidente del Veneto Luca Zaia difende il direttore dell' Usl di Treviso Francesco Benazzi, travolto dalle critiche perché sabato, a fronte di un migliaio di disdette improvvise da parte degli insegnanti impauriti dal vaccino AstraZeneca, ha reclutato nel giro di poche ore giornalisti e dipendenti comunali disponibili a prenderne il posto.

 

«Ero in uno dei centri vaccinali e non c' era un cane - si è giustificato Benazzi - avevamo già rotto la catena del freddo, avremmo dovuto buttare via tutto. Così ho agito d' impeto, ho fatto chiamare sindaci, Protezione civile, assisten-ti sociali e domiciliari. E sì, pure i giornalisti, anche se non sono una categoria prioritaria. Ho deciso tutto io, se c' è una colpa, è mia».

 

vaccinazione in italia

In molti, specie sui social, hanno invocato per lui, peraltro da poco riconfermato nel ruolo, punizioni esemplari. Ma Zaia, confortato dalle parole del commissario per l' emergenza Francesco Figliuolo, («Bisogna usare il buonsenso: se ci sono le classi prioritarie bene, altrimenti si vaccina chiunque passi di là»), non solo gli fa scudo ma rilancia: «L' opportunità di vaccinarsi va garantita in modo equo, per cui senza perseguitare nessuno e ferma restando la libertà di scelta di tutti, io credo che chi rifiuta il vaccino e poi ci ripensa debba finire in fondo alla lista ed essere immunizzato dopo tutti gli altri». L' esperienza, in ogni caso, insegna: in Veneto le Usl creeranno in questi giorni elenchi di «riservisti» a cui ricorrere all' ultimo minuto.

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