COSÌ FAKE DA SEMBRARE VERO – DOPO LE ATTRICI A FINIRE NEL MIRINO DEI DEEPFAKE CI SONO LE STAR DI TIKTOK: NELLE ULTIME SETTIMANE TWITTER È POPOLATO DI VIDEO E IMMAGINI ZOZZE (E FINTE) DI ADDISON RAE EASTERLING, CHARLI D'AMELIO E BELLA POARCH, NONOSTANTE LA POLICY DELLA PIATTAFORMA – TWITTER HA GIÀ CANCELLATO QUALCHE ACCOUNT, MA NON È ABBASTANZA: E NEL MIRINO CI FINISCE ELON MUSK CHE NON È IN GRADO DI CONTROLLARE QUESTA GIUNGLA…

DAGONEWS

bella poarch deepfake 1

Twitter è una giungla. Nonostante le regole della piattaforma sulla nudità non consensuale, sulla piattaforma circolano sempre più in maniera massiccia video e foto create con la tecnologia deepfake di star di TikTok.

Nell’ultimo periodo sono state prese di mira Addison Rae Easterling, Charli D'Amelio e Bella Poarch di cui si trovano numerosi esempi di deepfake sessualmente espliciti e sessualmente allusivi. Altre ricerche hanno portato alla luce tweet con deepfake pubblicati settimane fa che, però, sono rimasti attivi nonostante le politiche di Twitter li vietano. 

deepfake

Le star femminili di TikTok sono diventate importanti obiettivi di deepfake. La maggior parte dei deepfake su Internet sono di natura pornografica e raffigurano donne famose in situazioni sessuali. Un tweet virale, pubblicato il 31 maggio, mostra una breve clip in cui il volto di Easterling è stato “appiccicato” sul corpo di una donna su un letto. Le immagini sono state viste 21 milioni di volte da martedì: basti pensare che il tweet pinnato di Musk è stato visualizzato 26 milioni di volte.

bella poarch deepfake 2

I deepfake non sono un evento nuovo su Twitter e la società ha intrapreso azioni contro di loro in passato. Nel novembre 2021, Twitter ha sospeso un account che aveva twittato un video deepfake sessualmente esplicito di Easterling. 

Ma negli ultimi mesi, i deepfake di celebrità sono aumentati a dismisura, nonostante le leggi e le regole che ne dovrebbe vietare la pubblicazione. A finire nel mirino c’è anche Musk e la sua incapacità di avere un controllo sugli account. Non è un caso se, come riferito dal “New York Times”, molti azionisti siano in fuga, "spaventati" dall'aumento dell'incitamento all'odio e della pornografia su Twitter. 

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