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Cecilia Gentile per “la Repubblica - Roma”
Quasi 3 milioni di pellegrini nella sola area di San Pietro, dei quali 500mila per Padre Pio. Ancora: 3.600 agenti delle forze dell’ordine impiegati in aggiunta alle risorse ordinarie. Infine: 800 volontari, 2.000 persone, quasi tutte straniere, controllate dalla questura nell’attività di prevenzione.
Sono numeri di cui si può essere soddisfatti, è la convinzione di monsignor Rino Fisichella, responsabile per il Vaticano dell’organizzazione dell’Anno Santo, e del prefetto Franco Gabrielli, che ieri hanno presentato il bilancio dei primi 100 giorni del Giubileo straordinario della Misericordia. «Quanto fatto finora è solo un piccolo anticipo di quanto, Dio volendo, nei prossimi mesi si svilupperà con ancora più intensità già a partire da Domenica delle Palme e Pasqua », dichiara Fisichella.
«All’inizio si parlava di flop, come se stessimo parlando di una prima cinematografica. Qualche “scienziato” diceva addirittura che bisognava rinviare il Giubileo per il rischio terrorismo. Ma noi abbiamo sempre detto che poteva essere una grande opportunità. Ora ci attendiamo un aumento significativo delle presenze», dice anche il prefetto.
Dai numeri dei pellegrini mancano gli oltre 50mila fedeli di sabato scorso a San Pietro e quelli di domenica. Non ci sono neanche i dati delle altre basiliche: Santa Maria Maggiore, San Paolo fuori le mura, San Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme, il Divino Amore. «Presto li forniremo», promette Fisichella.
La grande paura, soprattutto nell’immediata vigilia, subito dopo la strage del 13 novembre a Parigi, era quella del terrorismo. Ora Gabrielli fa sapere che dall’8 dicembre non si sono mai trovati di fronte a «situazioni di allarme concreto». «Il Giubileo si sta svolgendo in un clima di sicurezza», gli fa eco Fisichella. «La macchina organizzativa funziona», commenta su Twitter il presidente della Regione, Nicola Zingaretti.
«Ma i turisti sono in calo - ribatte Giuseppe Roscioli di Federalberghi Roma - Dicembre e gennaio sono andati male, per Pasqua le prenotazioni sono meno dello scorso anno. Mancano gli stranieri. Risentiamo ancora dell’effetto Parigi». «I pellegrini non hanno niente a che vedere con i turisti. Anzi, quando a Roma ci sono grandi eventi il turismo ordinario sparisce», sostiene Giuseppe Canfora di Assotel.
papa francesco apre la porta santa 3
PADRE PIO
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