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Giammarco Oberto per www.leggo.it
La tecnica è antica: distrazione di massa. Se c’è un problema, nascondilo puntando l’attenzione altrove. Se l’erano bevuta (quasi) tutti, la vicenda delle inquietanti lettere minatorie firmate da un certo Freddy contro un povero sindaco di una cittadina di 5000 abitanti che cercava solo di fare il suo lavoro. Quando nell’aprile del 2021 Daniel Siccardi, primo cittadino di Ornago, in provincia di Monza, aveva raccontato su facebook la persecuzione che subiva da mesi, aveva incassato la solidarietà da tutti i sindaci della provincia di Monza e Brianza e dai suoi concittadini.
Peccato che quelle minacce - corredate di foto della sua faccia sanguinante, persino una con un’accetta conficcata in testa - se le è mandate da solo. Ne è convinta la procura di Monza, che ha depositato la chiusura indagini sulle presunte false denunce di minaccia, atto che prelude al rinvio a giudizio: Daniel Siccardi, 35 anni, risponde di simulazione di reato.
LE MINACCE
È il 28 aprile 2021 quando Siccardi si attacca a facebook e scrive questo post: «Questa sera ho provveduto ad effettuare una denuncia nei confronti di ignoti a seguito di minacce scritte che alludono ad una fine tragica e molte fotografie che mi ritraggono in uno stato “sanguinoso”». Il suo obiettivo, scrive, è «preservare e proteggere le persone a me care, soprattutto la mia famiglia. Spero tutto si risolva. Ma non mollo. Ho preso un impegno e voglio portarlo a termine». Un eroe.
daniel siccardi con la faccia insanguinata
Le denunce presentate ai carabinieri di Bellusco sono corredate dalle email di minaccia firmate dal fantomatico Freddy. La prima risale al febbraio 2021, quando nella casella postale istituzionale del sindaco arriva una mail con una foto ritoccata del volto di Siccardi sfigurato e la frase: «Non ci conosciamo, ma mi piacerebbe conoscerti».
Poi, un crescendo di minacce, perfino volantini minatori ritrovati nel suo ufficio e nella sua buca delle lettere. I carabinieri di Vimercate si attivano immediatamente, coordinati dal procuratore aggiunto di Monza Manuela Massenz. Le indagini però, prendono subito un’altra piega.
LE INDAGINI
La pista parte dal computer di Siccardi. Colpo di scena: gli indirizzi Ip dai quali risultano trasmessi i messaggi sono tutti riferibili al sindaco. Per gli inquirenti Siccardi si è minacciato da solo. Lo hanno interrogato in fase preliminare, lui ha negato e continua a farlo ancora oggi.
LA DIFESA
«Mi dichiaro assolutamente estraneo ai fatti e mi difenderò fino alla fine - commenta Siccardi - sono stato trascinato in una battaglia per qualcosa che non ho commesso». «La vita da sindaco è già difficile di per sé e ora arriva anche questo. Io comunque vado avanti a testa alta».
IL MOVENTE
Siccardi è sindaco di Ornago dal 2019, eletto in una lista civica, “SìAmo Ornago”. Secondo l’opposizione, in particolare il centrodestra, le false minacce sarebbero solo un maldestro tentativo di distrarre l’opinione pubblica dai problemi che stavano caratterizzando il suo mandato, a cominciare dalla gestione dei rapporti con i dipendenti comunali. Che hanno firmato una lettera di sfiducia nei suoi confront
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