matteo salvini andrea crippa sergio mattarella

“NOI ERAVAMO D’ACCORDO CON IL TESTO ORIGINALE, NON CON QUELLO EDULCORATO DA MATTARELLA”– LA LEGA VA ALLO SCONTRO CON IL COLLE E CON LA MELONI, CHE HA DECISO DI ACCANTONARE IL DDL SICUREZZA E TRASFORMALO IN DECRETO, PER INSERIRE LE MODIFICHE CHIESTE DAL QUIRINALE – IL VICESEGRETARIO DEL CARROCCIO, ANDREA CRIPPA, CI VA GIÙ PESANTE: “CREDO CHE DEBBA ESSERE LA POLITICA A FARE LE LEGGI, POI SE DAL COLLE PIÙ ALTO CI RIMANDANO INDIETRO I TESTI NE PRENDIAMO ATTO”. POCO DOPO LA SPARATA, LA LEGA HA CORRETTO IL TIRO IN VIA INFORMALE: “IL TESTO CI SODDISFA PIENAMENTE...”

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Estratto dell’articolo di Gabriella Cerami per “la Repubblica”

 

https://www.repubblica.it/politica/2025/04/03/news/ddl_sicurezza_governo_lega_mattarella-424104771/

 

Mattarella Salvini

Il governo accelera e cambia schema. Dopo un anno e quattro mesi di dibattito e di scontro parlamentare, la maggioranza decide di accantonare il disegno di legge sicurezza, approvato nel novembre del 2023 dal Consiglio dei ministri, e di trasformarlo in decreto.

 

Non senza creare una nuova spaccatura dentro la maggioranza, con la Lega che parla di un nuovo testo «edulcorato» dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e su cui non è d’accordo. Salvo poi correggere il tiro in via informale: «Ci soddisfa pienamente».

 

[…]

 

andrea crippa

Il nuovo provvedimento, che arriva oggi sul tavolo del Cdm, salvo colpi di scena dell’ultimo momento, contiene dunque alcuni correttivi emersi nelle interlocuzioni avute con il Quirinale. E la Lega a muso duro, fino alla fine, ha provato a difendere il testo all’esame del Senato.

 

Lo dimostrano le parole che il vicesegretario Andrea Crippa ha consegnato a LaPresse ieri nel primo pomeriggio nei corridoi di Montecitorio con il chiaro intento di mandare un messaggio alla maggioranza ma anche al Quirinale, quando ancora si discuteva se inserire o meno il nuovo decreto all’ordine del giorno della riunione dei ministri.

 

giorgia meloni e matteo salvini in senato foto lapresse

«Io credo che debba essere la politica a fare le leggi — ha detto il numero due della Lega — poi se dal Colle più alto ci rimandano indietro i testi ne prendiamo atto.

Noi però eravamo più d’accordo con il testo originale, non con il testo edulcorato da Mattarella».

 

Le modifiche sono state apportate sui punti sensibili: resta il divieto di carcere per le detenute madri con bambini più piccoli di un anno, che invece il testo in discussione in Parlamento cancella, e viene modificato il divieto di vendita delle schede sim ai migranti, che non esibiscono un titolo di soggiorno valido, con la possibilità di mostrare altri documenti.

 

matteo salvini andrea crippa

Modificata anche la resistenza passiva come nuovo reato di rivolta in carcere. Inoltre dovrebbe cambiare anche la norma che riguarda la possibilità dei servizi segreti di collaborare con le università e soprattutto di avere accesso ai documenti riservati di tutti gli uffici pubblici, procure comprese.

 

 

Tra le norme contestate dalle forze di minoranza rimane il divieto di vendita della cannabis light, l’inasprimento delle pene per i manifestanti (come i “No ponte sullo Stretto”) che protestano contro opere ritenute strategiche e il raddoppio delle tutele legali per la Polizia, come chiede la Lega. […]

giorgia meloni e matteo salvini in senato foto lapresse.