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CHI PORTA I PANTALONI IN CASA? – IL LAVORO DELLE DONNE SOSTIENE UN QUARTO DEL REDDITO DELLE FAMIGLIE ITALIANE – I DATI DEL RAPPORTO AUDITEL-CENSIS: NONOSTANTE QUESTO L’UOMO È ANCORA IL DECISORE NEGLI ACQUISTI - GLI SMARTPHONE SONO ONNIPRESENTI NELLE NOSTRE CASE: 28 MILIONI DI PERSONE NON LI LASCIANO NEPPURE QUANDO VANNO A LETTO

Daniela Giammusso per www.ansa.it

 

IL REDDITO DELLE DONNE SORREGGE LE FAMIGLIE ITALIANE

Italiani iperconnessi, estremamente attenti alla qualità quotidiana della vita e con case strapiene di elettrodomestici, device e (ancora) 43 milioni di televisori. Ma soprattutto famiglie economicamente sorrette dal lavoro delle donne, anche monoreddito, si sarebbe detto 'capofamiglia' un tempo: 6,3 milioni (25,7% del totale), delle quali - oltre quelle che vivono da sole - ben 2,9 milioni sono in coppie con o senza figli, di cui ben 1,7 milioni assolvono da sole al ruolo di genitore: una straordinaria esperienza di esercizio di responsabilità femminile nel quotidiano di cui troppo poco si parla.

 

Sono alcuni dei dati emersi dal primo Rapporto Auditel-Censis su convivenze, relazioni e stili di vita delle famiglie italiane, presentato al Senato, alla presenza dei sottosegretari Claudio Durigon e Vittorio Crimi.

 

giuseppe de rita, presidente censis

Tra gli altri dati fotografati, i 5,7 milioni di italiani che vivono soli, cui si aggiungono 1,3 milioni di single che vivono con parenti o altri con cui non ha relazioni di coppia. Nell'evoluzione della famiglia italiana, sottolinea il presidente del Censis, Giuseppe De Rita, "crescono forme e varietà di coabitazioni", con ben 2,3 milioni di italiani che vivono con persone con cui non hanno legami di parentela.

 

E se l'uomo è ancora il grande decisore negli acquisti per la famiglia (ma i figli si impongono nelle spese per i device informatici), il nuovo re in casa è lo smartphone, utilizzato sempre più in solitudine: 28 milioni di italiani lo utilizzano in notturna fin nel proprio letto.

 

L'approfondimento

ANDREA IMPERIALI PRESIDENTE AUDITEL E VITO CRIMI

"Altro che quote rosa", commenta il presidente del Censis Antonio De Rita, raccontando come "oggi la televisione ci guarda e vede molte cose. La famiglia tradizionale, tutto sommato regge ancora - dice - ma cresce la varietà delle coabitazioni.

 

Tutte quelle donne capofamiglia modificano molto il profilo della società, mentre nel nostro immaginario, anche nella nostra rivelazione Istat, pensiamo ancora all'uomo a capo".

 

smartphone

Soprattutto - aggiunge - stiamo diventando un paese individualista, tutti legati a un mezzo soggettivo come lo smartphone. La rottura delle relazioni, dei valori e delle sedi in cui coltivarle, è il vero nodo della società italiana oggi".

 

Fondato sulla Ricerca di Base Auditel, con 41 mila italiani intervistati 7 volte l'anno, il Rapporto racconta infatti di un'Italia sempre più single: 5,7 milioni coloro che vivono soli, cui si aggiungono 1,3 milioni di persone che dividono casa con parenti o altri con cui non hanno relazioni di coppia. In totale, 2,3 milioni le coabitazioni senza legami di parentela.

 

bambini smartphone 1

Ma, in barba alla crisi, aggiunge il presidente dell'Auditel, Andrea Imperiali, "emerge anche una società in cui le case sono sempre più ricche di dispositivi, device, accessori, con gli italiani iperconnessi (49,6% ha la banda larga, ma con forte oscillazione territoriale e sociale ndr) ed estremamente attenti alla qualità quotidiana".

 

Crescono ovviamente tutti i device digitali, con i cellulari presenti nel 95% delle case e sua eccellenza lo smartphone utilizzato sempre più in solitudine: 28 milioni di italiani non se ne stacca anche in notturna, fin nel proprio letto.

 

bambini smartphone 2

Precocissimi i bambini: tra i 4 e i 10 anni, il 17,6 % ha il cellulare, il 24,2% utilizza un portatile, il 32,7% un tablet e il 49,2% è connesso al web. Ma a sorpresa la Tv non cede e anzi, complici le nuove smart tv, resta l'unico vero aggregatore familiare con oltre 43 milioni di apparecchi (97,1% delle case ne ha uno).

 

E se l'uomo è ancora il grande decisore negli acquisti per la famiglia (ma i figli si impongono nelle spese per i device informati), in qualche modo sopravvive quel vecchio detto di "mogli e buoi": le donne, più degli uomini, fanno coppia con partner che abbiano professioni dello stesso livello, in una società che appare bloccata quasi per ceti.

 

SMARTPHONE RAGAZZI

"L'elemento fondamentale che purtroppo scaturisce - commenta il Sottosegretario alle Politiche sociali e al Lavoro, Claudio Durigon - è che abbiamo 6,3 milioni di donne che vivono e portano avanti una famiglia da sole. I device sono diventati un elemento distrattivo dalla famiglia. Mentre fa sorridere che la tv è forse l'unico strumento che unisce. Dati che fanno riflettere e per i quali dobbiamo mettere in campo azioni per un cambio di cultura".

 

"Oggi viviamo nell'era del supermercato globale - aggiunge il sottosegretario all'Editoria e all'informazione Vito Crimi - Serve la banda larga, ma anche avviare un processo educativo sin dall'infanzia per recuperare quella socialità che si sta perdendo".