
FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO"…
LA CRICCHETTA DEL PRELIEVO - DENUNCIATI 141 TRA MEDICI E PARAMEDICI DELL’OSPEDALE “G.B. GRASSI” DI LIDO DI OSTIA PER AVER PERMESSO AD AMICI E PARENTI, IN TUTTO 523, DI ESEGUIRE ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI GRATUITI E SENZA SEGUIRE LE LISTE DI ATTESA - ECCO COME RIUSCIVANO A EVITARE IL PAGAMENTO DEL TICKET…
OSPEDALE G B GRASSI DI LIDO DI OSTIA
(ANSA) - Sono 141 - tra medici e paramedici - i dipendenti dell'ospedale G.B. Grassi di Lido di Ostia denunciati all'autorità giudiziaria dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma per aver permesso ad amici e parenti di eseguire accertamenti diagnostici completamente gratuiti senza seguire le ordinarie liste di attesa. L'indagine, delle Fiamme Gialle del 6/o Nucleo operativo metropolitano di Roma, diretta e coordinata dalla Procura capitolina, ha preso le mosse nel novembre 2017 da una denuncia presentata nei confronti di un'infermiera.
I militari informano di aver proceduto "ad un meticoloso esame dei tabulati relativi alle prestazioni erogate e all'assunzione di testimonianze, individuando artefici e beneficiari della truffa che, oltre a danneggiare il Servizio Sanitario Nazionale, ha leso i diritti degli altri utenti i quali, prenotandosi regolarmente al Cup, dovevano attendere il proprio turno prima di sottoporsi a un esame diagnostico".
OSPEDALE G B GRASSI DI LIDO DI OSTIA
La frode era piuttosto semplice quanto diffusa: la persona bisognosa di una prestazione si rivolgeva a uno dei sanitari compiacenti che, grazie alla password personale per l'accesso al sistema informativo dell'ospedale, avanzava richiesta all'articolazione competente. Eseguito l'esame diagnostico o l'analisi chimico-clinica, gli stessi sanitari venivano in possesso del referto, che provvedevano a consegnare al beneficiario, evitando così il pagamento del ticket alla Regione Lazio.
A usufruire della "corsia preferenziale" 523 tra parenti e amici dei medici ed infermieri, questi ultimi a loro volta beneficiari dell'illecito sistema. Oltre a dover rispondere all'Autorità Giudiziaria ordinaria del reato di truffa aggravata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, gli indagati dovranno vedersela con la Corte dei Conti per il danno all'Erario.
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