scotty bowers

HOLLYWOOD BABILONIA - IL CASO WEINSTEIN E’ SOLO UNA GOCCIA NEL GRAN MIGNOTTODROMO D’AMERICA, COME RACCONTA IL DOCUMENTARIO “SCOTTY AND THE SECRET STORY OF HOLLYWOOD” - E’ LA STORIA DI SCOTTY BOWERS, IL GIGOLO’ E ORGANIZZATORE DI ORGE CHE NEGLI ANNI CINQUANTA SOLLAZZO’ TUTTI: DA CARY GRANT AD AVA GARDNER…

Gl. S. per il Messaggero

 

Mentre tengono banco le cronache sugli abusi sessuali perpetrati da produttori e star, un documentario sui segreti inconfessabili del cinema degli anni d'oro scuote la Festa di Roma.

Scotty Bowers

 

Scotty and the Secret History of Hollywood, diretto da Matt Tyrnauer, racconta l'incredibile storia di Scotty Bowers, il gigolò e organizzatore di orge che negli anni Cinquanta sollazzò divi del calibro di Cary Grant, Katarine Hepburn, Spencer Tracy, Ava Gardner, Charles Laughton, Rock Hudson, Tyrone Power, Lana Turner, registi come George Cukor e molti altri personaggi influenti del cinema: costretti ad apparire in pubblico irreprensibili (o eterosessuali), in privato potevano finalmente liberare la loro vera natura grazie all'aiuto del professionista.

 

SCOTTY BOWERS

Ex marine, bello e simpatico, Bowers dirigeva con efficienza e discrezione il suo business da una stazione di servizio ubicata vicino agli studios, al numero 5777 della Hollywood Boulevard. Solo nel 2012, alle soglie dei 90 anni (oggi, a 94, sta bene e ha accettato senza esitazioni di comparire nel documentario), si è deciso a rivelare tutto nel libro autobiografico Full Service.

 

«Lo ha fatto quando i suoi clienti famosi erano morti e non potevano più essere danneggiati», racconta Tyrnauer che per la prima volta ha sentito parlare dell'uomo dallo scrittore Gore Vidal. «Scotty, che ha avuto migliaia di amanti di entrambi i sessi e due mogli, non prova sensi di colpa ma è convinto di aver fatto felici molte persone. Il sessuologo Alfred Kinsey lo considerò un caso esemplare di pansessualismo».

SCOTTY BOWERS

 

Non c'è alcun parallelo, secondo il regista, tra gli attuali casi di molestie e l'attività di Bowers. «Il contesto in cui operava lui era del tutto diverso: gli incontri, le orge, i festini gay venivano organizzati in un clima di assoluta consensualità. I clienti che si rivolgevano a Scotty cercavano il piacere e lui si preoccupava di soddisfare i loro desideri senza limiti: sesso etero, omo, incontri a tre, orge. Ma nessuno è mai stato costretto a fare qualcosa contro la propria volontà».

 

Tyrnauer, gay dichiarato e già autore del bellissimo documentario Valentino: the Last Emperor sul celebre stilista, considera Bowers «un eroe non riconosciuto della liberazione sessuale degli omosessuali che, dal dopoguerra in poi, hanno dovuto combattere per i loro diritti e affrontare la paura dell'Aids». Nel documentario, alla domanda: ma tu chi sei veramente?, Scotty risponde: «Sono qualunque cosa». Sottinteso: al servizio dei clienti.