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Simonetta Caminiti per “il Giornale”
Per chi mastica un po' di inglese, il nome del prodotto può sortire allusioni divertite, ma è un nome studiato in dettaglio: «dolce pipì», ovvero un prodotto che disintegri le tracce maleodoranti, acri e pungenti che i nostri amici animali lasciano per strada.
«Anzi precisa Daniela Zeggio, designer e tra le ideatrici del prodotto la parola omofona SweetPea è il nome di un profumatissimo fiore anglosassone. E la zampetta del cagnolino sul nostro logo somiglia proprio a un fiore».Partiamo dall'inizio. Quest'estate a Piacenza il sindaco dispone multe per i proprietari di animali domestici che non puliscono i «regalini» per strada dei loro cani. Quattro amiche hanno un'illuminazione:
«Daremo vita a un liquido che spazzi via per sempre il tanfo d'urina di cani e gatti». Silvia Berti, parte di questo piccolo brainstorming, precisa che «abbiamo subito pensato a qualcosa di ecocompatibile, con attenzione all'ambiente e alla salute dell'animale».
È qui che entra in gioco Daniele Beretta, chimico, comasco, 32 anni. Lavora per una società (Allegrini S.p.A) sul mercato dal 1945 e specializzata proprio in ecocompatibilità: «Quella dei padroni di animali non è inciviltà racconta il chimico ma impreparazione culturale.
Prodotti come SweetPee, che è tutto naturale, messo a punto in tre settimane di test rigorosi, possono educare i padroni senza nuocere ai loro amici a quattro zampe. Il nostro ha una funzione degradante dell'urina e antibatterica».
Ieri, a Piacenza, è avvenuta la presentazione ufficiale di SweetPee, all'inizio del suo cammino nel mercato, ma un mercato che devolve parte dei profitti alle associazioni animaliste. Piacenza è un inizio simbolico, naturalmente, perché proprio dall'ordinanza del sindaco di questa città è esplosa la scintilla del prodotto.
Prodotto attualmente reperibile sul web e già conosciuto dagli internauti: ha infatti un account sui maggiori social e un sito presso il quale è possibile acquistarlo. Un cane seduto sul WC, l'idea dell'illustratore inglese Tony Trickey, che ha pensato di disegnare un quattrozampe particolarmente sensibile alle esigenze di noi bipedi.
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