DAGOREPORT – NEL NOME DEL FIGLIUOLO: MELONI IMPONE IL GENERALE ALLA VICEDIREZIONE DELL’AISE.…
Federica Macagnone per www.ilgazzettino.it
Pensava di potersi fidare. Pensava che durante la sua settimana di vacanze in North Carolina quella coppia di babysitter, un ragazzo e una ragazza 22enni ai quali aveva promesso 100 dollari, si sarebbero presi cura con amore dei suoi quattro figli e lei si sarebbe potuta rilassare serenamente.
Non sapeva che in realtà stava consegnando i suoi bimbi tra i 7 e i 10 anni a due diabolici psicopatici che, senza alcun motivo razionale, in quei sette giorni avrebbero reso un incubo la vita dei piccoli, pestandoli con violenza, torturandoli psicologicamente e costringendoli ad atti degradanti come, ad esempio, bere la propria urina o quella del cane. Tutto senza che ci fosse un reale perché, se non il piacere sadico di far male e di portare l'inferno in terra.
Il loro delirio è stato interrotto solo quando la madre dei bimbi, il 27 luglio, finita la vacanza, è tornata a Rome in Pennsylvania, dove vive in una roulotte, trovando i figli ridotti in uno stato pietoso, pieni di lividi e ferite e in stato confusionale. A quel punto per Jakayo Scott Frye e Shyann Marie Hills si sono aperte direttamente le porte del carcere, accusati di decine di reati nei confronti di minorenni e con una cauzione fissata a 750mila dollari per lui e a 500mila per lei: cifre che non sono assolutamente in grado di pagare.
Tra i quattro figli quella che sembra aver avuto la sorte peggiore è stata la piccola di nove anni, trovata dalla madre in stato confusionale e sull'orlo dello svenimento: in quei giorni era stata legata per ore a un armadietto, era stata tenuta sveglia per oltre 24 ore e costretta a correre con una brocca pesantissima agganciata a lei, picchiata e in alcuni giorni tenuta senza cibo, costretta a bere la propria pipì dopo che le era stato impedito di andare in bagno.
Più o meno le stesse vessazioni subìte dalla sorellina di 8 anni, picchiata più volte anche lei, come gli altri fratellini, a pugni, con oggetti metallici e cinture. "Trattavano meglio i cani che noi - hanno raccontato i bimbi, ancora traumatizzati dall'incubo vissuto - Ci minacciavano dicendo che se avessimo raccontato qualcosa ci avrebbero rapiti e portati via per sempre".
A essere portati via, invece, sono stati i loro aguzzini, che il 14 agosto dovranno comparire per la prima udienza in tribunale, dove sarà interessante sentire cosa avranno da dire per giustificare la loro ferocia disumana. Resta da capire come la madre dei bimbi abbia potuto fidarsi di quei ragazzi che, per soli 100 dollari, avevano accettato di fare da babysitter ai bimbi per una settimana: c'è da giurare che una simile leggerezza non la commetterà mai più.
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