il ristorante corleone di lucia riina

CHIAMAMI CON IL MIO COGNOME - DOPO LE POLEMICHE, LUCIA RIINA DECIDE DI TOGLIERE IL NOME DALL'INSEGNA DEL RISTORANTE “CORLEONE” A PARIGI: “LO FACCIO AFFINCHÉ NON CI SIA NESSUN MALINTESO, ANCHE SE MI DISPIACE - NON HO CERCATO DI PROVOCARE NÉ DI OFFENDERE NESSUNO, VOLEVO SOLTANTO VALORIZZARE LA MIA IDENTITÀ DI ARTISTA-PITTRICE…”

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Dal “Fatto quotidiano”

 

IL RISTORANTE CORLEONE DI LUCIA RIINA

"Affinché non ci sia nessun malinteso, vi annuncio che ritirerò il mio nome dall' insegna del ristorante, anche se mi dispiace che la mia identità di pittrice e di donna venga negata".

Lucia Riina, figlia del boss di Corleone Totò Riina, fa marcia indietro e annuncia che togliera il suo cognome dall' insegna del ristorante "Corleone" aperto a Parigi. "Non ho cercato di provocare né di offendere nessuno - dichiara al quotidiano Le Parisien - volevo soltanto valorizzare la mia identità di artista-pittrice" .

LUCIA RIINA

 

"Siamo a Parigi da 3 mesi e il ristorante è aperto dal 5 novembre - continua - siamo dei dipendenti, io ricevo i clienti, mio marito si occupa del bar e impara il mestiere. Le mura non mi appartengono, non c'è nessun riciclaggio di denaro. Sono un' artista e voglio essere conosciuta per quello che sono senza dover cambiare nome". L'avviamento del locale è costato 280 mila euro. L'agenzia che riscuote i tributi in Sicilia aveva da poco notificato un atto per chiedere 2 milioni ai familiari del boss per le spese di detenzione. Stando alle cronache la famiglia avrebbe rinunciato all' eredità.

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