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IL “DOTTOR PUZZOLA” – L’INFETTIVOLOGO FAUCI AL “NEW YORK TIMES” RACCONTA UN ANNO DI PANDEMIA VISSUTO PERICOLOSAMENTE CERCANDO DI CONTRASTARE LE FREGNACCE DI TRUMP E DEL SUO STAFF: “ALLA CASA BIANCA MI CHIAMAVANO LA PUZZOLA AL PICNIC. IL PRESIDENTE MI DICEVA CHE ERO DISFATTISTA” - LE MINACCE, LA POLVERE NELLA BUSTA, TRUMP CHE VENTILÒ IN PUBBLICO LA POSSIBILITÀ DI LICENZIARLO E IL FUTURO CON BIDEN…
Da corriere.it
Alla Casa Bianca e nel giro del presidente Trump avevano trovato un nomignolo per Anthony Fauci, il responsabile scientifico, diciamo così, «dissidente», della task force anti-Covid. Lo chiamavano simpaticamente «la puzzola al picnic». Non è una bella cosa, il paragone con l’animale appestato e puzzolente per antonomasia.
Ma Fauci ne parla con leggerezza al New York Times, senza fare l’offeso, in quella che vogliamo considerare la confessione definitiva dell’ottantenne infettivologo su questo anno di pandemia da lui vissuto cocciutamente sul filo di lana: da una parte le verità scientifiche, dall’altra le cosiddette «realtà alternative». Ecco alcuni punti salienti nel racconto del «dottor puzzola», the skunk che (per fortuna) Donald Trump non ha potuto cacciare dal picnic.
Primi screzi
Tra lo scienziato e il presidente le cose cominciano a mettersi male «nel periodo della prima grande emergenza nel Nord-Est», soprattutto a New York. «Gli dicevo che la situazione era grave, e la sua risposta era: “Be, non è poi così male, vero?”».
L’escalation
«C’era gente che chiamava il presidente, amici suoi, persone nel mondo del business, e gli parlava di certi rimedi fenomenale contro il Covid. Me ne parlava e io ribattevo che non c’erano studi clinici a provare la loro efficacia, e lui rispondeva: “No, no, no, no, no, questa roba funziona davvero”».
Rispetto e scontri
«Ho grande rispetto per la carica di presidente, ma non potevo avallare certe falsità. Nessuno però mi ha mai detto: “Smettila di contraddire il presidente”. Una volta Peter Navarro (consigliere di Trump, ndr) mi affrontò a muso duro: “Come osi sostenere che l’idrossiclorochina non funziona? Ho 25 studi che dimostrano il contrario”. La situazione quella volta si fece parecchio tesa nella Situation Room».
Telefonate
«Certe volte — racconta Fauci — il presidente mi chiamava e diceva: “Hei, perché sei così disfattista? Devi avere un approccio più positivo, sei negativo»”.
Le minacce
«Sono cominciate in primavera. Il 28 marzo. Dopo due settimane mi hanno dato la scorta. La cosa che più mi ha preoccupato sono state le minacce a mia moglie e ai miei figli. Sapevano dove abitavano i miei ragazzi, li chiamavano direttamente a casa. Come diavolo facevano ad avere queste informazioni?».
La polvere nella busta
«Un giorno ho ricevuto una busta nella posta dell’ufficio: l’ho aperta e una nuvola di polvere si è sparsa sulla mia faccia e sul petto. Gli esperti l’hanno analizzata. Non era niente di velenoso, ma è stato brutto. I miei familiari si sono preoccupati più di me. Certo, fosse stata ricina, sarei rimasto secco: bybye Fauci».
Licenziamento
Quando il presidente in pubblico ha ventilato la possibilità di licenziarlo, Fauci non si è preoccupato: «Non ho mai pensato che volesse farlo. Sapete com’è, era soltanto Donald Trump che faceva la parte di Donald Trump».
il tweet contro fauci del direttore dei social media della casa bianca dan scavino
Dimissioni
«Mai pensato di dimettermi. Mia moglie, che è una persona incredibilmente saggia, mi diceva di prendere in considerazione questa possibilità. Ma alla fine mi dava ragione. Se avessi lasciato, si sarebbe creato un vuoto. Ci doveva pur essere qualcuno che non aveva paura di dire la verità. Loro avevano la tendenza a minimizzare sempre la gravità dei problemi, a farsi la loro piccola conversazione felice su come le cose andavano bene».
La puzzola
«E io saltavo su — racconta Fauci —: “Un momento, folks, questa è roba seria”. Nel gruppo usavano un’espressione scherzosa, certo amichevole, per definirmi: io ero la puzzola al picnic». Donald McNail gli chiede se pensa che l’atteggiamento di Trump sia costato all’America decine o centinaia di migliaia di vite. E il dottore risponde con un no comment: “La gente me lo chiede sempre, facendo un collegamento diretto. Ma io non voglio entrarci. Sorry».
Il futuro
Passerà i prossimi quattro anni collaborando con il presidente Biden? Anthony Fauci, l’uomo che ha consigliato i presidenti Usa da Ronald Reagan in poi sui temi di salute pubblica, risponde che non lo sa. «Affrontiamo una pandemia storica, una di quelle che non si vedevano da 102 anni». Quello che vorrebbe l’ex puzzola che ha rovinato i picnic di Trump è «continuare a dare il mio contributo finché non sarà finita». E poi ha ancora qualche lavoretto: «L’Aids, per cui ho investito la maggior parte della mia vita professionale. E poi l’influenza, la malaria, la tubercolosi. Insomma, il mio lavoro».
anthony fauci donald trump
donald trump anthony fauci
donald trump
anthony fauci
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