margherita agnelli

NUOVO COLPO DI SCENA NELLA FAIDA TRA GLI AGNELLI – A MAGGIO I GIUDICI DEL TRIBUNALE DI RIMINI DOVRANNO OCCUPARSI DELLA DENUNCIA PER DIFFAMAZIONE CONTRO MARGHERITA AGNELLI, PRESENTATA DAL L’AVVOCATO LUIGI EMANUELE GAMNA. NEL 2004 IL LEGALE SEGUÌ LA TRATTATIVA CHE PORTÒ ALL’ACCORDO, ORA CONTESTATO, TRA MARGHERITA E LA MADRE: “ERA CONTENTA DELL’INTESA, POI TORNÒ SUI PROPRI PASSI E ORA TENTA DI…"

MARGHERITA AGNELLI JOHN ELKANN - ILLUSTRAZIONE DEL FATTO QUOTIDIANO

EREDITÀ AGNELLI: A RIMINI UNA DENUNCIA CONTRO MARGHERITA

(ANSA) - Sarà il tribunale di Rimini ad occuparsi di uno dei numerosi filoni giudiziari che si sono sviluppati intorno all'eredità di Gianni Agnelli: la querela per diffamazione presentata dall'avvocato milanese Luigi Emanuele Gamna contro Margherita Agnelli, figlia dell'ex presidente della Fiat.

 

Davanti a un giudice della città romagnola, a maggio, si discuterà l'opposizione di Gamna alla richiesta di archiviare il procedimento inoltrata dalla procura. E' quanto si apprende a Torino in ambienti legati all'inchiesta giudiziaria sul patrimonio di Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli e madre di Margherita.

 

 

Gamna fu uno dei due avvocati che per conto di Margherita seguì la trattativa che nel 2004 portò la donna a siglare con la madre un accordo sull'eredità paterna. Il legale si è sentito diffamato per la ricostruzione della vicenda effettuata nel libro 'Agnelli coltelli' del giornalista Gigi Moncalvo, dove compaiono dichiarazioni di Margherita Agnelli.

 

MARGHERITA AGNELLI

EREDITÀ AGNELLI: GAMNA, MARGHERITA ERA CONTENTA DELL'ACCORDO

(ANSA) - Margherita Agnelli "manifestò soddisfazione" per l'accordo raggiunto nel 2004 che "le consentiva di acquisire una parte significativa" del patrimonio paterno, ma poi "tornò sui propri passi" e ora tenta di entrare in possesso di Dicembre, "la cassaforte di famiglia che consente di avere il controllo del Gruppo intero".

 

E' quanto ricorda uno dei suoi avvocati dell'epoca, Luigi Emanuele Gamna, nella querela per diffamazione che lo scorso anno ha presentato contro la donna e che a maggio verrà discussa davanti a un gip di Rimini (che deve decidere se archiviare o meno il fascicolo). Margherita, anni dopo, rinnegò l'accordo del 2004 e prese una serie di iniziative in sede giudiziaria sostenendo di essere vittima di un raggiro.

 

MARGHERITA AGNELLI

"Il senso del discorso - scrive Gamna - è chiaro: io e il mio collega ci saremmo 'venduti' alla controparte, cedendo alle lusinghe e patrocinando la nostra cliente in modo infedele all'interno di un sistema mafioso governato da una setta". Margherita però "sa che non esiste un solo elemento di prova - prosegue l'avvocato - che possa suffragare la sua tesi, strumentalmente e artatamente costruita per sostenere le iniziative per entrare in possesso ('re melius perpensa', verrebbe da dire) della società Dicembre".

 

Quanto all'esistenza di un patrimonio offshore dell'Avvocato, sottratto all'imposizione fiscale italiana e anche a Margherita, Gamna afferma che all'epoca non se ne avevano prove. "Forse - scrive - oggi le cose sono diverse e quella che allora poteva essere solo un'ipotesi ha maggiore consistenza. Ma noi non eravamo al corrente di nulla né avevamo strumenti per accedere a conti e società di 'Outremer', come si dice". In ogni caso, conclude il legale, "fu grazie a noi che Margherita poté ottenere una cifra molto cospicua di denaro e opere d'arte di enorme valore".

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