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CHE COSA È SUCCESSO A BEIRUT? – LE TESI SULL’ESPLOSIONE CHE HA DEVASTATO LA CAPITALE LIBANESE: UN INCIDENTE? UN ATTENTATO? SE COSÌ FOSSE, CHI È STATO? HEZBOLLAH CHE VOLEVA DISTRARRE L’ATTENZIONE DALLA SENTENZA SULLA MORTE DI RAFIQ HARIRI? – ISRAELE VOLEVA DISTRUGGERE UNO DEI BUNKER SEGRETI DEI TERRORISTI MA NON SAPEVA DEL NITRATO? – SECONDO GLI ESPERTI IL COLORE DEL FUMO... VIDEO
Guido Olimpio per www.corriere.it
il porto di beirut dopo l'esplosione
Su quanto è avvenuto a Beirut proliferano le teorie. Per adesso sono poche le prove, mentre è profonda la sfiducia nelle istituzioni. Queste alcune delle tesi.
beirut distruzione dopo l esplosione
Numero 1. Colpa della negligenza, dell’incuria, della corruzione. Il nitrato di ammonio è da troppo tempo dentro l’hangar 12, le fiamme partono per motivi accidentali durante dei lavori di manutenzione (girano le foto dei presunti saldatori), innescano prima dei fuochi d’artificio — anche questi ospitati in un capannone — e poi il resto. Al momento è la versione ufficiale più accreditata.
Numero 2. Qualcuno ha provocato l’esplosione, un attentato dunque. Da parte di cellule terroristiche o di servizi segreti. Sono stati citati sciiti, altri gruppi, israeliani. Donald Trump ha parlato di «attacco», il portavoce del Pentagono ha ribadito che «non c’è ancora nulla di definitivo» e non ha escluso l’incidente.
Numero 3. Israele voleva distruggere uno dei bunker segreti dell’Hezbollah, ma non sapeva dell’esistenza del nitrato o forse ha sottovalutato gli effetti. Potrebbe averlo fatto usando un missile oppure con l’aiuto di complici.
feriti tirati fuori dalle macerie a beirut
Numero 4. Nell’edificio, oltre al nitrato scaricato anni fa dalla nave, c’erano altri ordigni. Una presenza tollerata e non dichiarata da parte delle autorità. Oppure nota solo ad alcuni. Di chi erano queste armi supplementari? Di nuovo sono chiamati in causa i miliziani filo-iraniani. Oppure poteva trattarsi di «merce» legata a traffici clandestini.
Numero 5. Gli esperti che hanno analizzato i video non hanno pareri uniformi: c’è chi ritiene che colore del fumo/fiamme sia compatibile con quello del nitrato, altri «vedono» i segni di materiale militare.
Numero 6. La tragedia avrà conseguenze politiche. Ieri il presidente francese Macron, con un’invasione di campo e dopo aver visitato le macerie, ha auspicato riforme profonde. Tanti poi guardano all’Hezbollah libanese che dispone nella capitale di strutture militari mimetizzate e coperte.
L’immane tragedia sarà usata dai suoi avversari per invocare uno spostamento altrove dei suoi dispositivi? È bene essere cauti, alcuni di questi scenari sono rilanciati in base a convenienze e convinzioni politiche, non è netto nell’immediato il fine di un eventuale atto doloso, ci sono speculazioni che potrebbero diventare «fatti» grazie alle indagini oppure perché lo si vuole credere.
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