SOCCORSO ROSSO - UN ELICOTTERO CINESE A SALVA I PASSEGGERI DELLA NAVE INCAGLIATA IN ANTARTIDE - VIAGGIO CON BRIVIDO PER EQUIPAGGIO, RICERCATORI E 26 TURISTI IN CERCA DI EMOZIONI FORTI

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Da "Il Messaggero.it"

Arrivano i nostri, ma sono cinesi. A un elicottero di Pechino infatti, è affidato il salvataggio del secolo. L'evacuazione più volte ritardata dei passeggeri della nave russa bloccata dal 24 dicembre tra i ghiacci dell'Antartide è potuta iniziare oggi, grazie all'arrivo sul posto di un elicottero cinese. «L'elicottero cinese è arrivato alla Shokalskiy. Partiamo, al 100%» scrive su Twitter il capo della spedizione Chris Turney.

«Un grande grazie a tutti» ha twittato ancora Turney.

Altri tentativi avevano fallito nei giorni scorsi a causa del maltempo e del ghiaccio che ha paralizzato la nave russa e ostacolato gli sforzi delle rompighiaccio. Il tweet di Turney è accompagnato da un video che mostra un elicottero rosso arrivato dalla rompighiaccio cinese Xue Long in fase d'atterraggio sul ghiaccio vicino alla nave russa, intrappolata nel ghiaccio dal 24 dicembre.

A bordo dell'Akademic Shokalskiy vi sono 74 persone, fra membri dell'equipaggio, ricercatori e un gruppo di 26 turisti. La nave, rimasta bloccata nei ghiacci 2.800 chilometri a sud di Hobart, in Tansmania, doveva ripercorrere la rotta seguita 100 anni fa dall'esploratore australiano Douglas Mawson.

Il salvataggio in due tempi consiste in sette viaggi di andata e ritorno di 45 minuti ciascuno per trasferire 12 passeggeri alla volta, e quindi le attrezzature e i bagagli, fino alla Xue Long che dista circa 20 km. Un'operazione della durata di almeno cinque ore. Una volta sulla nave cinese, i passeggeri dovranno essere trasferiti su una lancia nella rompighiaccio australiana Aurora Australis, se i ghiacci vaganti non impediranno la sua messa in acqua.

Resteranno comunque a bordo della Shokalskiy i 22 dell'equipaggio, che dovranno mantenere operativa la nave finchè il ghiaccio non si aprirà. L'Autorità australiana per la sicurezza marittima Amsa, avverte che i passeggeri probabilmente non potranno raggiungere Hobart in Tasmania prima della metà di gennaio, poichè l'Aurora Australis dovrà fare scalo nella base antartica australiana di Casey per fare il pieno di carburante.

 

 

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