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Simonetta Sciandivasci per “la Verità”
È sempre bello, dice Coez. Bello stare insieme, e bello stare da soli. Bello quando è buio, e bello quando è giorno. Insomma a lui sta bene tutto, comunque si metta. E questo suo pensare un po' doroteo è odioso e irresistibile, perché tutti vorremmo farci piacere tutto, ma è soprattutto inapplicabile.
La tenuta del pensiero di Coez crolla inesorabilmente davanti alla svolta contenutista di Emily Ratajkowski. Perché era bello quando si strofinava addosso gli spaghetti alla puttanesca e, imbrattata di sugo e olive, posava per le foto di un calendario dell' avvento, mentre le femministe l' avversavano in ogni modo.
EMILY RATAJKOWSKI VA A FARE LA SPESA COSI' 1
Ma non è altrettanto bello che adesso la stessa divina fanciulla ci tenga a mostrare pubblicamente la sua svolta divulgativa e a raccontarci, a mezzo Instagram stories, la sua nuova scoperta letteraria: Sally Rooney, l' applaudita scrittrice di Parlarne tra amici, il romanzo che fece scrivere, più o meno in tutto l' Occidente, «il libro sui millennial eccolo qua».
Non ne troverete traccia sul suo profilo, perché le Instagram stories si auto cancellano dopo 24 ore, e finiscono in un buco nero, inghiottite dall' orizzonte degli eventi, anche se ci sono certuni feticisti (giornalisti) che le fotografano e le usano per scrivere entusiasti articoli («Em Rata ha scoperto Sally Rooney!» ha titolato The Cut).
Oltre ad aver segnalato il libro, e chi glielo ha consigliato (Lena Dunham, ovviamente), e le parti che le sono piaciute di più, e l' articolo del New Yorker che ne ha parlato (ogni dettaglio collima, contribuisce a fare di Emily un' abitante del Pigneto, cioè un' aspirazionale abitante di Soho), la ex ragazza degli spaghetti ha voluto anche farci sapere come si sente.
Così: «Come se fossi bloccata dietro una porta di vetro sfocato attraverso la quale tutti mi possono vedere. Ho un disperato desiderio di aprire quella porta e capire la vita e le sue prospettive da ogni angolazione».
Emily! A parte che della vita non si capisce niente di niente, specie se la guardi da diverse angolazioni, non puoi crollare nel contenutismo esistenzialista anche tu. Tieni un diario, vai da una psicoterapeuta, ma almeno tu, rallegraci dai nostri crucci quotidiani, regalaci solo alzate di spalle alla faccia di quelle che fanno, di dolore e letteratura, esibizioni e pacchetti, pubblicità progresso. Emily, per carità, smettila di assomigliare a Levante.
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