eva henger

"NEL 1998 UN PRODUTTORE CINEMATOGRAFICO IMPORTANTE, NON LEGATO AL MONDO DELL’HARD, SE L’È TIRATO FUORI DAVANTI A ME" - EVA HENGER RACCONTA QUELLA VOLTA IN CUI E' VOLATA VIA DAVANTI A UN UCCELLO: "PURTROPPO PER LUI, IO HO LA LINGUA LUNGA, QUINDI L’HO MANDATO A FANCULO. IL PRODUTTORE MI HA RINCORSO A BRAGHE ANCORA CALATE VERSO LA PORTA E A QUEL PUNTO GLI HO URLATO: “MA CHE CAZZO STAI FACENDO?”. FINO A QUANDO..."

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Estratto dell'articolo di Grazia Sambruna per https://mowmag.com

 

eva henger

L'incredibile vita di Eva Henger è il regalo di Mow […] Dal tragicomico mese di set con Leonardo Di Caprio per il film Gangs of New York (“Da contratto non potevo guardarlo negli occhi, invece entrai nella sua roulotte e…”) a quella volta in cui fu molestata da un importante produttore cinematografico che l'ha inseguita a braghe calate per tutta la stanza. E poi il porno: “È vero, può devastare il cervello”. I molestatori: “Quello che ha toccato il culo alla giornalista andrebbe preso a manganellate”. Orban: "Omofobo e razzista? Le notizie su di lui vengono molto drammatizzate in Europa". Infine il suo defunto marito Riccardo Schicchi: “Nel 2022 potrò portarlo con me in Ungheria”. Signore e signori, leggetela tutta

 

eva henger

[…] è vero che ha recitato anche in Gangs of New York (diretto da Martin Scorsese) al fianco di Leonardo Di Caprio?

Sì. Ho fatto una piccola parte in quel film e avevo anche delle scene (poi tagliate in fase di montaggio) con Leonardo Di Caprio. Un’esperienza comunque meravigliosa, sono stata sul set un mese intero e tutti i giorni ho potuto vedere Scorsese insieme a quegli incredibili attori all’opera. Indimenticabile.

 

E come ha reagito quando ha visto Di Caprio? C’è stato qualche sguardo languido tra voi? O magari qualcosa di più…

No, no. Ma che sguardi languidi! (ride, nda) Anche se devo dire che nel corso del mese in cui sono stata su quel set, cominciavo le giornate ogni giorno nella roulotte di Di Caprio…

 

Eh, allora…

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Ma no! È solo perché avevamo lo stesso parrucchiere quindi sono finita nello stesso camper di Di Caprio, ogni mattina per un mese. Però, a proposito degli sguardi languidi di cui mi chiedevi, mi è venuto subito da ridere perché pensa che sul contratto che avevo firmato per partecipare al film c’era espressamente scritto di non guardare mai Di Caprio negli occhi. Come anche di non chiedergli un autografo (ma sul lavoro non sarebbe comunque un atteggiamento corretto) e di non rivolgergli assolutamente la parola. Io sono sempre stata molto disciplinata sul lavoro ma devo dire che quella volta per me non fu facile… 

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Immagino…

Ma no, non sai che situazione assurda! Praticamente nella roulette del trucco e parrucco che condividevamo ogni mattina, io stavo seduta di schiena a lui (e viceversa). Insomma, era normale che avendo davanti uno specchio, mi ci cadesse l’occhio per dargli uno sguardo, anche solo per curiosità: era un attore così famoso! Sai che ogni volta che provavo a dare una sbirciatina attraverso lo specchio, lui alzava gli occhi dal copione e mi guardava male? Ero imbarazzatissima, da lì ho passato un mese a guardare per terra.

 

Di Caprio, comunque, non mi ha mai salutata né sul camper né quando ci incrociavamo sul set. Pensavo ce l’avesse con me perché avevo avuto l’ardire di guardarlo negli occhi. Invece, alla festa di produzione del film entrò con Scorsese, tutto sorridente. Venne dritto verso di me e mi disse: “Ciao Eva, mi ricordo di te!”.

EVA HENGER

 

E lei come ha reagito?

Ho pensato che fosse una controfigura.

 

E poi?

Poi basta, troppo imbarazzo. Cameron Diaz, invece, era totalmente diversa da Di Caprio. Lei potevi salutarla in qualunque momento e ti sorrideva sempre. […]

 

Ma non solo cinema, lei è anche entrata a far parte del cast di alcuni episodi della serie cult L’Ispettore Derrick. Che ricordi ha di questa esperienza?

Sono stata in due episodi de L’Ispettore Derrick. La prima volta ero praticamente una bambina, avevo appena 18 anni. Interpretavo, insieme a un’altra ragazza, una modella che si faceva fare uno shooting da una fotografa che, per quel che ho capito, visto che non parlavo tedesco, aveva ammazzato qualcuno, o che ne so.

 

eva henger

[…] Nelle ultime settimane si è parlato molto della giornalista molestata in diretta tv da un tifoso della Fiorentina che le ha palpato il lato B all’uscita dello stadio. Cosa pensa di questa vicenda?

Beh, penso che quello era un cretino. In più, secondo me, probabilmente aveva in corpo almeno due o tre birre. Spero che la moglie l’abbia rincorso dentro casa con un bastone per tre giorni, come minimo. Se fossi stata io, col manganello l’avrei fatto correre.

 

Ma l’avrebbe rincorso col manganello se fosse stata la moglie o la giornalista molestata?

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Entrambe. Anzi, così doveva andare: prima avrebbe dovuto prenderlo a manganellate la giornalista, e poi, una volta a casa, si sarebbe dovuto ritrovare la moglie a dargli il resto.

 

Sempre col manganello?

Sì, sempre col manganello. Nei panni della moglie l’avrei fatto in quanto donna offesa e per la vergogna di ritrovarmi un marito così cretino. In quelli della giornalista molestata, invece, per fargli capire che la simpatia è proprio un’altra cosa. Perché sono convinta che lui l’abbia fatto sicuro di risultare simpatico. Invece è solo un imbecille.

 

Ha reagito anche quando (e se) si è ritrovata in situazioni del genere nel corso della sua carriera? Intendiamo molestie o proposte indecenti sul lavoro…

A me è successo solo una volta, è stata una situazione molto imbarazzante. Purtroppo non avevo dietro un manganello (ride, nda), però mi sono difesa. In altre occasioni ci sono stati dei corteggiamenti sicuramente fuori luogo, ma ho saputo gestirli con eleganza e naturalmente senza mai pensare nemmeno per un secondo di cedere.

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Mi racconta cosa è successo in quella “situazione imbarazzante”?

Allora, non voglio fare nomi. Però mi è capitato questo colloquio di lavoro con un produttore cinematografico importante, non legato al mondo dell’hard. Un matto che all’improvviso, durante la conversazione, se l’è tirato fuori davanti a me. Purtroppo per lui, io ho la lingua lunga, quindi per prima cosa l’ho mandato a fanculo. Il produttore mi ha rincorso a braghe ancora calate verso la porta e a quel punto gli ho urlato: “Ma che cazzo stai facendo?”. Poi gliene ho dette di tutti i colori così forte che non sentivo cosa mi stesse dicendo lui (e non ne ero neppure interessata). Comunque borbottava qualcosa sul fatto che io fossi pazza. Io, eh?

eva mikula riccardo schicchi eva henger

 

Che anno era?

Il 1998. Un’esperienza indimenticabile (ride, nda). Però sono contenta di averla gestita da sola senza troppi piagnistei. È stata semplicemente una situazione assurda e quel matto ha avuto quel che si meritava già lì sul momento. […]

 

Tornando al tema dei contenuti hard, negli ultimi giorni la famosa cantante Billie Eilish ha dichiarato: “Il porno mi ha distrutto il cervello” sostenendo che la visione di film hard possa fare questo effetto. Ne è nato subito un grande dibattito sul web tra sostenitori e contrari a questa affermazione della popstar. Lei cosa ne pensa?

eva henger sul palco dell aquapiper (3)

Considerato che oggi lei avrà giusto 20 anni, deve esserle capitato di vedere porno da molto giovane. Questi film non sono adatti al periodo dell’infanzia e per me neanche a quello dell’adolescenza perché quando sei troppo piccolo, il tuo cervello non può comprendere la sessualità.

 

Quelle immagini risultano strane e non ho dubbi sul fatto che possano lasciare messaggi sbagliati in grado di turbare la sensibilità dei più giovani. Per gli adulti, invece, il discorso è ovviamente diverso: per loro può essere una visione normale quando non piacevole. In linea di massima, vista l’età di Billie Eilish, non posso che concordare con la sua affermazione.

 

eva henger showgirl

Cambiando argomento, passiamo a Riccardo Schicchi: nel 2022 saranno passati 10 anni dalla sua scomparsa…

Posso dire che a me non sembrano essere passati 10 anni perché lo sento sempre vicino a me. Mi manca molto. […] Però sono felice perché allo scadere dei dieci anni, scade l’affitto dell’urna in Italia quindi finalmente potrò portarlo con me qui in Ungheria e avrò la possibilità di andare a fargli visita più spesso.  […]

 

 

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