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Estratto dall'articolo di Chiara Spagnolo per www.repubblica.it
Per la Procura di Bari è un evasore fiscale, del quale sarà chiesta la condanna per aver sottratto al fisco 900mila euro. Per il popolo del web, invece, Danilo Quarto è un imprenditore di successo che ha costruito un impero prima grazie alle agenzie di sicurezza e poi con lo sport, diventando oggi procuratore di calciatori.
Un'ascesa inarrestabile la sua, iniziata a Bari con il lavoro di buttafuori nelle discoteche, "lavorando venti ore al giorno e guadagnando 3,65 euro all'ora", ha raccontato in uno dei video diffusi recentemente sui social.
Quei filmati risalgono alla scorsa estate, lo stesso periodo in cui il pm Lanfranco Marazia, accusandolo di evasione fiscale, ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio di Quarto dal giudice Francesco Mattiace. Era stato quest'ultimo, a giugno, a firmare un decreto di sequestro preventivo da 910mila euro a fronte di cartelle esattoriali non pagate per 868mila. La società finita al centro delle verifiche dei finanzieri del Nucleo metropolitano era la "Sly Service Security di Quarto Danilo", che opera nel settore della vigilanza non armata e ha sede a Milano (dove l'imprenditore vive con una modella), nata dalle ceneri della "Sly Service Security" intestata ai genitori e alla sorella, con sede legale in via Peucetia a Bari, nel quartiere Japigia.
L'incrocio fra le due società - stando alla ricostruzione della Procura, già passato al vaglio del gup - avrebbe consentito che gli accertamenti bancari e fiscali sull'imprenditore non andassero a buon fine e che dal 2015 al 2018 omettesse le dichiarazioni Iva e Irpef, omettendo di versare i tributi dovuti. Il tutto mentre il suo giro d'affari cresceva di anno in anno, anche grazie all'intreccio tra le società di security e quelle sportive: prima il Bari Calcio, di cui fu main sponsor, poi la Sly United, regina del campionato di Terza categoria, quindi la Sly Trani in Eccellenza, infine l'Audace Cerignola di cui è stato presidente portandola in serie D e a cui ha dato l'addio a inizio estate.
Dopo la notifica del decreto di sequestro quasi milionario, Quarto ha fatto sapere di aver rifiutato di mettersi alla guida di club blasonati scegliendo di percorrere un'altra strada. La carriera da procuratore l'ha iniziata portando l'ex juventino Benjamin Mokulu al Trapani e da qui vorrebbe proseguire. A dicembre partirà a Bari il processo per evasione fiscale. Nel frattempo lui continua a conquistare follower raccontando sui social la sua storia, da quando nel 2002 ha iniziato come buttafuori: "Facevamo venti-ventiquattro ore di lavoro di fila e ci pagavano 3 euro all'ora.
Lavoravamo con tanto impegno e tanti sacrifici". Quei tempi oggi sono lontani, però, e gli affari di Quarto vanno a gonfie vele, come si addice a un "money maker": è il sostantivo anglosassone che ha tatuato sul petto (oltre all'ormai famoso Dux), che letteralmente significa "macchina da soldi".
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