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Cristina Borgogno Roberto Fiori per "la Stampa"
Il rapinatore ucciso a Grinzane Cavour
Il corpo del primo bandito, Andrea Spinelli, è riverso in mezzo alla strada principale, via Garibaldi. Il secondo, ancora senza nome, è steso a terra poco distante, tra le auto parcheggiate in una via laterale.
Un terzo è ferito, ma è riuscito a fuggire a piedi facendo perdere le sue tracce tra i vigneti ai piedi del castello di Grinzane Cavour. Nella notte sarebbe stato rintracciato a Savigliano e poi ricoverato in ospedale. Sembra il finale di un film western, è invece il tragico esito di una tentata rapina in pieno giorno alla gioielleria Roggero in frazione Gallo di Grinzane, a pochi chilometri da Alba.
Il rapinatore ucciso a Grinzane Cavour
A sparare contro i tre rapinatori è stato il titolare, Mario Roggero, che nel 2015 aveva già subito una violenta rapina ed era stato selvaggiamente pestato mentre si trovava in negozio con la moglie e la figlia. Sei anni dopo, alle 18.30 di ieri, i tre famigliari hanno rivissuto la stessa scena.
Da una prima ricostruzione, pare che i banditi siano entrati in negozio e abbiano agito subito con violenza per impadronirsi di soldi e preziosi, aggredendo la moglie di Roggero e puntando le pistole contro la figlia, mentre il titolare si trovava nel retrobottega.
Sono seguiti momenti di tensione, poi la fuga da una porta laterale e il tragico epilogo in strada, in mezzo ai passanti terrorizzati. Alcuni testimoni parlano di tre colpi. Due sono andati mortalmente a segno, lasciando a terra un rapinatore in mezzo alla carreggiata e l'altro tra le auto parcheggiate sul bordo. Il terzo colpo, forse, era destinato al bandito che è riuscito a mettersi in fuga.
La gioielleria di Mario Roggero
«Mi batte il cuore all'impazzata - è la testimonianza di una ragazza che si trovava a pochi metri dalla gioielleria -. È stato terribile: ho avuto paura di morire». «Stavamo preparando i lavori del Consiglio comunale, quando abbiamo sentito gli spari in strada», racconta il sindaco Gianfranco Garau davanti al municipio, che si trova a due passi dalla gioielleria.
«Mi sono spaventato e sono sceso a controllare. Siamo tutti sconvolti e increduli. Saranno gli inquirenti a stabilire la dinamica di quanto accaduto. Non possiamo neanche immaginare cosa stia provando la famiglia Roggero e siamo atterriti da tanta violenza».
Insieme con la moglie e le quattro figlie (di cui due oggi lavorano in negozio), Mario Roggero è titolare della gioielleria di Gallo Grinzane da oltre 40 anni. Una famiglia stimata e molto amata in paese. A cui fin da subito, ieri, l'intera comunità ha voluto far sentire la propria vicinanza. «È la seconda volta che si accaniscono contro di loro», hanno continuato a ripetere le persone che sono accorse in strada allo scoppio degli spari.
Le indagini sono condotte dal pm della Procura di Asti, Davide Greco, che si è recato sul posto. In tarda serata Mario Roggero è stato interrogato a lungo nella caserma dei carabinieri di Alba, ma al momento non risulta indagato. Per ricostruire la dinamica della tragedia, verranno ascoltate le testimonianze dei passanti e saranno analizzate le immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno ripresa la scena.
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