DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER…
Estratto dell’articolo di Matteo Castagnoli per www.corriere.it
«Mi sono affacciato dal balcone di una casa di amici a Saronno. Sotto di me, una persona con la testa insanguinata». Poi le urla: «Mettiamo a soqquadro tutta la città». Quando si sporge Giuseppe Cruciani, conduttore del programma radiofonico «La zanzara», la rissa è appena finita. Com’è appena finita la partita della Nazionale di calcio contro la Macedonia che il giornalista stava seguendo.
È sabato sera. In centro a Saronno, locali e ristoranti aperti. Una ragazza viene palpeggiata da un branco di tunisini in via Vincenzo Monti. In sua difesa arrivano parenti e amici, egiziani e italiani. Uno di loro viene ferito alla testa con un coccio di bottiglia.
giuseppe cruciani a la zanzara - radio 24
«Non so se quella che ho visto io fosse la lite post molestia. Qualcun altro diceva che il ferito fosse il gestore di una pizzeria e i suoi “avversari” alcuni clienti che non avrebbero pagato. Fatto sta che questo ha iniziato a urlare anche contro i carabinieri una volta arrivati. Tirava manate sul vetro delle macchine. Lanciava le sedie di altri bar. E gridava: "Non fate nulla". Tutti erano spaventati».
Lei compreso?
«Ma no, mica mi impressiono per un po’ di sangue o per degli schiamazzi. Però sono rimasto colpito, o meglio perplesso, dall’immobilità delle forze dell’ordine».
Cioè?
«In qualsiasi altro paese, di fronte a una persona che aggredisce verbalmente con quella veemenza, perlomeno sarebbero intervenuti per bloccarlo».
giuseppe cruciani david parenzo foto di bacco (6)
E invece?
«Niente, finché non è svenuto. È stata l’ambulanza a portarlo via». […] Non è colpa del sindaco. Il punto è che spesso le forze dell’ordine hanno paura a intervenire per evitare guai. È un immobilismo creato dai vari casi di cronaca. A tutto questo si aggiunge poi il problema del presidio del territorio. Che è una questione cronica, lo registro ogni giorno con le chiamate in radio. Dopo il Covid, forse, non ci si è concentrati abbastanza su quest’aspetto. Poi c’è il capitolo baby gang…».
Prego.
«Alle bande di ragazzini purtroppo non importa nulla delle forze dell’ordine. Per quello che dicevo prima: la microcriminalità, perché di questo si tratta, percepisce un senso di impotenza».
E ormai non guarda più in faccia le vittime: dal turista a Bobo Vieri o Carlos Sainz.
«Milano è sempre più frequentata da gente ricca. Quindi attira ladri, ovvio. Oggi più di anni fa. Per questo evito di girare con contanti o orologi da 300 mila euro. Al massimo mi possono rubare lo scooter, come hanno fatto»
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