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UN'INQUIETANTE COINCIDENZA - GIUSEPPE PERTICONE, IL GINECOLOGO 39ENNE FINITO SOTTO INDAGINE DOPO LA MORTE DI UNA NEONATA NELL’OSPEDALE DI DESENZANO, HA DECISO DI GUIDARE PER ORE E DI LANCIARSI NEL VUOTO DAL PONTE CASTELLAZ, SUL LAGO DI SANTA GIUSTINA, A SOLO CINQUE CHILOMETRI DAL LUOGO IN CUI SI È SUICIDATA LA GINECOLOGA SARA PEDRI – PARE CHE PERTICONE AVESSE CERCATO SU INTERNET IL PUNTO IN CUI SI ERA TOLTO LA VITA LA COLLEGA: È STATA LA MOGLIE A DENUNCIANE LA SCOMPARSA E…
1. NASCE E MUORE POCO DOPO INDAGATI DIECI SANITARI UN MEDICO DELL’ÉQUIPE SI SUICIDA DA UN PONTE
Estratto dell’articolo di Marzia Zamattio per il "Corriere della Sera"
Una doppia tragedia che corre lungo l’asse che unisce la provincia di Brescia e quella di Trento. Una bimba che muore poco dopo essere venuta alla luce e uno dei medici che ha contribuito a farla nascere che si toglie la vita a settantadue ore e oltre centocinquanta chilometri di distanza. Succede tutto nell’arco di tre giorni.
La morte della bimba all’alba del 31 gennaio, dopo una notte di travaglio e al culmine di una gravidanza portata avanti senza alcun problema, all’ospedale di Desenzano nasce la primogenita di una coppia di origini albanesi, madre e padre sulla trentina da tempo di casa sul Garda e ben integrati: lui titolare di una società di intermediazione commerciale, lei al suo fianco in azienda. Ma le condizioni della piccola sono già critiche: morirà dopo il trasferimento d’urgenza al Civile di Brescia, per una ipossia grave per la quale non basta il ricovero in Terapia intensiva.
I genitori sotto choc decidono di sporgere denuncia […]
Il suicidio del medico Il 3 febbraio, in Val di Non, a Cles, i carabinieri recuperano il corpo senza vita di un ginecologo, membro dell’équipe che ha fatto nascere la bimba: si è lanciato nel vuoto (per una quarantina di metri) dal ponte di Castellaz, sul lago di Santa Giustina. E non a caso. Sapeva esattamente dove andare. Dai primi accertamenti sul suo telefonino avrebbe cercato in Rete anche il punto in cui la collega Sara Pedri, che di anni ne aveva solo 31, nel marzo di quattro anni fa sarebbe sparita nelle stesse acque gelide.
Ma non si tratta del medesimo ponte: il 4 marzo 2021, è su quello di Mostizzolo che fu individuato il suv di Sara. Più o meno, li separano cinque chilometri.
ponte di Castellaz sul lago di santa giustina
Origini siciliane, residente sulla sponda bresciana del Benaco, gli studi all’Università di Perugia e le esperienze in Francia e a Bruxelles. Ma anche in Alto Adige, negli anni scorsi. Il medico avrebbe compiuto 39 anni oggi. È stata la moglie a denunciarne la scomparsa: non avrebbe lasciato biglietti. Resta da capire se il suo gesto sia davvero legato a ciò che è successo in sala parto: alcuni colleghi avrebbero riferito di averlo visto molto scosso dopo la morte della neonata. Sembra che ancora non sapesse delle indagini in corso anche a suo carico.
La pm di Brescia Benedetta Callea ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: nel registro degli indagati sono state iscritte dieci persone tra medici, infermieri e operatori sanitari presenti in sala parto a Desenzano. Un atto dovuto e di garanzia, affinché potessero nominare un consulente tecnico e partecipare all’autopsia condotta ieri sulla piccola
[…]
2. IL MISTERO DEL SUICIDIO NEL LAGO DELLA SCOMPARSA DI SARA PEDRI “L’AVEVA ANCHE CERCATA SUL WEB”
Estratto dell’articolo di Brunella Giovara per "la Repubblica"
[…]
quando i carabinieri della compagnia di Cles hanno visto quella utilitaria, lì, in mezzo al ponte, ferma dove non ci si deve fermare. L’istinto, guardare nel sotto, dove c’era davvero un corpo scomposto e schiantato sui sassi. Non è morto annegato, ma morto sulle pietre emerse dalla secca del lago di Santa Giustina, un posto che ormai ha bisogno di molte benedizioni. E sul perché abbia scelto proprio quel ponte, dopo aver guidato per due ore e quei 150 chilometri, lo sa solo lui, e quindi nessuno.
Ma è vero che in quello stesso lago è scomparso — perché mai ritrovato — un altro medico con la stessa specializzazione. La ginecologa Sara Pedri, un caso famoso della cronaca nera. Il 4 marzo del 2021 l’auto della dottoressa venne trovata vicina al ponte di Mostizzolo, sempre alta Val di Non. Sara Pedri lavorava all’ospedale Santa Chiara di Trento, e non con soddisfazione, se a un certo punto si era ammalata di depressione, lamentando difficili condizioni, e mobbing, un contesto invivibile.
Da quella sua storia era nato un processo, che è finito proprio lo scorso 31 gennaio. Assolti il primario Tateo e la vice Mereu dall’accusa di maltrattamenti continuati ai danni di 21 persone, medici, infermieri, ostetriche. E anche Sara Pedri, che però non è mai più tornata.
[…] Secondo il pubblico ministero, Sara Pedri si è suicidata, lasciando dietro di sé cellulare, famiglia, speranze deluse. E proprio il 31 gennaio, nell’ospedale di Desenzano del Garda avveniva un parto disgraziato, che si è concluso con la morte di una neonata, nata e morta nel giro di qualche ora.
[…] Così, è bastato un controllo sulla targa della macchina abbandonata sul ponte, per capire che il cadavere steso 25 metri più sotto non poteva che essere il suo. Poi, gli hanno aperto il computer, e visionato la cronologia delle ricerche. E in effetti, dal giorno 31 gennaio, il medico aveva cercato l’esito del processo di Trento, e letto i link sulla scomparsa di Sara Pedri. […]
ponte di Castellaz sul lago di santa giustina
Rimangono alcune coincidenze, quindi. Il lago di Santa Giustina, la professione, la depressione sicura per Sara, la disperazione sicura per Giuseppe, chi lo ha visto nei primi due giorni di febbraio racconta di un uomo disfatto, spenti l’entusiasmo e la voglia di vivere, le passioni da sub e da suonatore di chitarra, il duro percorso per diventare infine medico, le soddisfazioni, il matrimonio, e proprio oggi sarebbe il suo compleanno numero 39, ma è un caso.
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