carlo iii principe carlo

CHARLES SUL TRONO CHE SCRICCHIOLA – EREDE DAL LONTANISSIMO 1953, A 73 ANNI CARLO DIVENTA FINALMENTE SOVRANO. SI RITROVA UN REGNO IN DISSOLUZIONE E DOVRA' INVENTARSI UN NUOVO RUOLO PER LA MONARCHIA – CERTO, IL NOME DA RE NON È DI GRANDE AUSPICIO, VISTO CHE CARLO I FINÌ DECAPITATO MENTRE IL FIGLIO CARLO II ERA STATO UN AMABILE CAZZONE MORTO PER ICTUS A SOLI 54 ANNI…

 

1 - GB, PERCHÉ SI CHIAMERÀ CARLO III

Da www.tgcom24.mediaset.it

 

la regina elisabetta e carlo

La storia di Carlo I e del figlio Carlo II, i due sovrani assoluti che portarono lo stesso nome dell'attuale Carlo III, succeduto alla madre, la regina Elisabetta II, è caratterizzata da assolutismo, dispotismo, sangue ed edonismo. I due salirono alla Corte di San Giacomo nella seconda metà del diciassettesimo secolo, lasciando un'impronta indelebile nel quadro istituzionale dell'epoca con conseguenze inattese.

 

Carlo I divenne re d'Inghilterra, Scozia, Irlanda e Francia dal 27 marzo 1625 fino alla morte, avvenuta per decapitazione il 30 gennaio 1649. Fervente sostenitore del diritto divino dei re, proprio come il padre Giacomo I e la nonna paterna Maria Stuarda, nella prima fase del suo regno fu impegnato in una dura lotta di potere contro il Parlamento inglese, che si opponeva risolutamente alle sue aspirazioni assolutistiche volte a sopprimere l'utilizzo della Magna Carta (che concedeva libertà e diritti ai nobili).

 

il comunicato di carlo per la morte di elisabetta

Le tensioni politiche e religiose esplosero nella guerra civile inglese: contro di lui si scontrarono le forze del Parlamento, che si opponevano ai suoi tentativi di accrescere il suo potere in senso assolutistico, e i puritani, che erano ostili alle sue politiche religiose. La guerra si concluse con una disfatta per Carlo, che fu catturato, processato, condannato e giustiziato con l'accusa di alto tradimento. La monarchia venne abolita e venne fondata al suo posto una repubblica, che pero', morto il principale leader della rivoluzione, Oliver Cromwell, entrò rapidamente in crisi, consentendo a Carlo II, figlio di Carlo I, di restaurare il regime monarchico.

 

Carlo II fu noto anche con il nome Merrie Monarch (monarca allegro), a sottolineare il clima di edonismo della sua corte e il sollievo generale procurato dal ritorno a una situazione di normalità dopo l'esperienza repubblicana con i Cromwell e i puritani. Morì per un ictus nel 1685, a 54 anni.

 

2 - CARLO DIVENTA RE: GOD SAVE THE KING

Caterina Soffici per “La Stampa”

 

la regina elisabetta e carlo 2

Carlo è re. Dio salvi il re. Si chiamerà Carlo III. Strano destino quello del principe Charles, finalmente non più principe. Il giorno più triste, quello della morte della madre, coincide con il momento che corona il senso di questa lunga vita di attesa, la più lunga attesa di tutta la storia della monarchia britannica. Finalmente da erede a sovrano, il più anziano di tutti. «Erede» al trono da quando ha tre anni, da quando cioè nel 1953 sua madre decise di accettare la corona britannica e di traghettarla nell’era moderna.

 

Nella Londra degli anni Cinquanta non c’era carne e le famiglie facevano fatica a scaldarsi. La monarchia rappresentò allora la decenza, la tradizione e il dovere civico, in contrapposizione agli orrori della guerra, ed Elisabetta è stata questo. Un’eredità difficile, succedere a Elisabetta la Grande, la «roccia del Paese», come l’ha definita la nuova premier Liz Truss, la pietra miliare dell’esistenza stessa della nazione.

la regina elisabetta carlo e camilla

 

E ora? Anche Carlo diventa re in un momento di grandissima difficoltà, con l’inflazione al 13 per cento, la crisi energetica, il caro gas e bollette, la guerra in Ucraina, il rischio della dissoluzione del Regno Unito. Sarà in grado di imitare l’inimitabile? Dovrà inventarsi un nuovo ruolo per la monarchia, perché è chiaro che un’era si è chiusa e il Paese è disorientato e ha bisogno di una nuova «roccia», dove la politica ha mostrato la sua inadeguatezza, sia durante il Covid che nelle recenti crisi, e dove la regina, pur in un ruolo ufficialmente non politico, è stata un faro e una guida silenziosa.

 

Che re sarà Carlo lo sapremo oggi, quando tornato a Londra e ricevuto ufficialmente l’incarico dai membri del Privy Council, alle sei pronuncerà il suo primo discorso alla nazione come monarca. La nazione ha bisogno di continuità e unità, dicono i commentatori delle televisioni britanniche.

 

elisabetta carlo camilla william e kate

E c’è un sottinteso che Carlo non sia la persona più empatica e carismatica per sedere sul trono di San Giorgio proprio in questo momento. È vero che per la stragrande maggioranza del popolo britannico (esclusi cioè i ferventi repubblicani) la monarchia rappresenta un valore in sé, che prescinde dalla persona del regnante del momento.

 

La monarchia, cioè, ha un fascino intrinseco fatto di regole, protocolli e tradizioni, con tutti gli ori, le carrozze, i valletti e l’immaginario che si cela dietro i cancelli dei castelli e dei palazzi. Ma è anche vero che tutte queste considerazioni valevano sotto il regno di Elisabetta, settanta lunghissimi anni dove nessun suddito ricorda altro sovrano.

 

carlo camilla

Cosa dirà Carlo è una formalità, ma è anche importante per capire dove soffia il vento. Lui è sempre stato un fervente ambientalista, ha sposato cause verdi, ma è almeno sessant’anni che studia da re e sotto la guida di una regina come Elisabetta qualcosa avrà imparato. Almeno si spera.

 

Carlo in passato ha spesso straparlato. Non solo nelle sue memorabili conversazioni al telefono con l’allora amante Camilla che ora sarà Regina consorte, secondo il volere di Elisabetta. È stato anche al centro di varie controversie, in particolare quella che fu definita «Black spider memos», ovvero i memorandum vergati a mano con una grafia che ricorda le zampe di un ragno, in cui offriva le sue opinioni non richieste a vari parlamentari e membri del governo sugli argomenti più disparati.

 

Visti i precedenti, sarà in grado di essere un monarca imparziale? La regina sua madre si è fatta scappare forse tre frasi nella vita, la più clamorosa prima del referendum per l’indipendenza della Scozia, quando disse «spero che la gente pensi bene sulla questione». Un messaggio nel suo stile, dove dicendo niente aveva detto tutto.

 

la regina elisabetta e carlo 3

I «royal watchers» dei tabloid, sempre prodighi nel dispensare gossip, dicono che Carlo ha in mente di ridurre al minimo il numero dei membri della famiglia reale coinvolti nei servizi di rappresentanza e nelle funzioni di stato. Meno scandali e meno liti, una «monarchia più snella» e una «Firm» («la Ditta», come la chiamava sua madre) più efficiente. Meno Meghan e Harry e più Kate e William. Meno Andrew e scandaletti sessuali, e più i fratelli Anna e Edoardo. Anche questo sarà da vedere. E sarà da vedere se la sopravvivenza della monarchia non sia legata invece anche al moderno circo mediatico e delle celebrities.

 

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La regina era l’ultimo legame vivente della Gran Bretagna con la sua antica grandezza, il suo problematico rapporto con la propria identità. Nell’ultimo anno in varie occasioni (apertura del parlamento e Giubileo in particolare) Carlo ha avuto il modo di esercitarsi, rappresentando la madre sempre più affaticata da problemi di salute.

 

Come scrisse Edoardo VIII: «Per un po’ ebbi l’inquietante sensazione di essere lasciato solo su un vasto palcoscenico». Ora Carlo dovrà salire sul palco e camminare sulle sue gambe, anche se è ridicolo dirlo di un uomo di 73 anni.

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