DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Estratto dell’articolo di Maurizio Ferraris per “la Repubblica”
Il populismo coglie con chiarezza la paura, la povertà, il crescente senso di esclusione di ceti che hanno perso la speranza sociale. Ma i suoi obiettivi polemici sono sbagliati, perciò la sua azione politica si riduce alla pura negazione, indirizzandosi contro i troppo poveri (i migranti) e i troppo ricchi, identificati con entità numinose e malvagie: l'Europa, il Capitale, le Banche.
PIKETTY ALLA CAMERA DEI DEPUTATI
[…]in entrambi i casi, negli anni Trenta come oggi, i populismi potevano trarre forza dallo shock provocato da una crisi economica. Ma nulla ritorna mai come prima, e oggi […] il cambiamento decisivo ha luogo proprio nell'ambito del capitale finanziario. Ancora nel 2013 Thomas Piketty, nel Capitale del XXI secolo, poteva osservare che il denaro fa guadagnare più di qualunque altra merce. Trascurava tuttavia la circostanza per cui i dati, ora, possono far guadagnare molto di più del denaro, costituendo una super-moneta iper-informativa.
[…] i big data […] contano molto più del denaro, perché sono appunto rich data, che permettono una conoscenza non solo di mercato, ma degli orientamenti politici, dello stato di salute, delle preferenze personali. […]
Tuttavia, malgrado […] l'economia documediale […] produce conoscenza solo se interpretato.
Questa interpretazione, […]è alla portata delle grandi aziende del web che guardano l'archivio dall' interno, e sanno gestirlo e trarne profitto. Il capitale di oggi non mette i mezzi di produzione, bensì i mezzi di interpretazione […]
I lavoratori di oggi non sono sottoposti a compiti monotoni o faticosi, […] ma devono in compenso comprarsi i mezzi di produzione, cioè i terminali del web. […] Ne segue che […] il capitale dà ai mobilitati conoscenze generali e di pubblico dominio, il lavoro dei mobilitati dà al capitale conoscenze individuali e capitalizzabili. […]
[…] non è un errore sostenere che noi siamo i produttori, cioè che lavoriamo, […] gratis e pagando di tasca nostra i mezzi di produzione, fabbricando documenti in una attività cooperativa con il web […] È vero che quei documenti noi non sapremmo come adoperarli, e che senza le grandi compagnie del web non sarebbero nemmeno raccolti. Ma è anche vero che senza di noi i documenti non ci sarebbero. È una situazione non così diversa dal classico rapporto tra capitale e lavoro, con una variante importantissima, e cioè che qui il lavoro non viene retribuito, e, prima ancora, non è neppure riconosciuto come tale.
Chi può rimediare a questa condizione? […] L'Europa […] ha la forza contrattuale per confrontarsi con i Big Four - Amazon, Apple, Facebook e Google - per imporre quella che potremmo definire una "accisa sui documenti", che potrà essere ridistribuita non come salario di disoccupazione, ma come salario di mobilitazione. Riconoscendo così la nostra mobilitazione quotidiana come un vero lavoro, capace di dare vera dignità umana alla nostra azione nel mondo.
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