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GROSSO GUAIO A HONG KONG - CANCELLATI TUTTI I VOLI DA E PER LO SCALO INTERNAZIONALE - SOTTO LA PRESSIONE DELLA CINA, LA COMPAGNIA AEREA “CATHAY PACIFIC” HA MINACCIATO I DIPENDENTI: “VI LICENZIAMO SE MANIFESTATE” - L’ONDATA DI VIOLENZE È ALLA DECIMA SETTIMANA: OGGI ALTRI SIT-IN NEL TERMINAL CONTRO PECHINO - LA VIOLENZA DELLA POLIZIA SUI MANIFESTANTI IN STRADA - VIDEO

 

Da https://www.lastampa.it

 

Le autorità aeroportuali di Hong Kong hanno deciso di cancellare tutti i voli previsti per il resto della giornata a causa della protesta in corso nello scalo internazionale. I manifestanti stanno occupando per il quarto giorno il terminal principale. A migliaia, vestiti di nero hanno riempito l'area di arrivo, dove si erano radunati per un sit-in di tre giorni che originariamente doveva terminare ieri sera.

PROTESTE E VIOLENZA A HONG KONG

 

«Le operazioni aeroportuali all'aeroporto internazionale di Hong Kong sono state gravemente interrotte a seguito dell'assemblea pubblica all'aeroporto di oggi» ha dichiarato l'aeroporto in una nota. «Tutto il servizio di check-in per i voli in partenza è stato sospeso. A parte i voli che hanno completato la procedura di check-in e i voli di arrivo che sono già diretti a Hong Kong, tutti gli altri voli sono stati cancellati per la restante giornata».

 

Le azioni di Cathay Pacific Airways sono crollate al minimo di 10 anni dopo la notizia. Il governo ha pianificato un incontro con la stampa per le 17.15 ora locale.

 

La cancellazione dei voli è solo l’ultimo dei risvolti preoccupanti dell’ondata di proteste e violenti scontri in atto ad Hong Kong ormai da dieci settimane. Sotto pressione di Pechino, la compagnia aerea Cathay Pacific, ha avvertito i suoi dipendenti che potrebbero essere licenziati se «sostengono o partecipano alle proteste illegali». Venerdì la direzione dell'aviazione civile cinese aveva chiesto a Cathay i nomi dei dipendenti a bordo dei voli a destinazione Cina o che attraversino il suo spazio aereo; Pechino aveva indicato che i dipendenti che sostengono il movimento pro-democrazia a Hong Kong non saranno autorizzati a salire su questi voli e Cathay aveva già fatto sapere che si sarebbe attenuta a queste richieste.

PROTESTE E VIOLENZA A HONG KONG

 

In un messaggio allo staff dell'amministratore delegato, Rupert Hogg, ai dipendenti viene intimato di non sostenere o partecipare alle nuove proteste all'aeroporto internazionale dell'ex colonia britannica, previste per la giornata di oggi. «Siamo, per legge, obbligati a rispettare le norme dell'aviazione civile cinese – ha dichiarato Hogg –  soprattutto perché i voli verso la Cina continentale fanno parte del nostro core business».

 

Le azioni di Cathay Pacific, prima ancora del blocco dei voli, erano già precipitate di oltre il 4%, proprio dopo che Pechino aveva vietato alla compagnia di assegnare piloti o assistenti di volo che sostengono il movimento per la democrazia, ai voli che attraversavano il suo spazio aereo.

 

Ieri intanto la città ha vissuto l’ennesima giornata di proteste. Hong Kong è stata segnata da scontri tra polizia e manifestanti e dai timori di attacchi di bande criminali. Nel decimo fine settimana consecutivo di violenze, centinaia di manifestanti hanno sfidato il divieto delle autorità e si sono radunati nel quartiere Sham Shui Po, dove sono stati dispersi dalla polizia con lanci di lacrimogeni.

PROTESTE E VIOLENZA A HONG KONG

 

 

La polizia ha fatto sapere che 16 persone sono state arrestate sabato. A migliaia sono arrivati  a Victoria Park, il più grande polmone verde della città, per partecipare ad un meeting, dopo il quale una parte dei manifestanti si è diretta verso la zona di North Point, che ospita molti immigrati dalla provincia del Fujian, nel Sud-Est della Cina. Lì gran parte dei negozi aveva chiuso dopo che erano circolate voci secondo le quali bande di strada erano arrivate sul posto per attaccare i manifestanti. Il 5 agosto nella stessa zona c'era stata una battaglia campale tra i dimostranti e decine di uomini armati di bastoni.

 

PROTESTE E VIOLENZA A HONG KONG

E oggi il Guardian racconta di come le forze dell’ordine di Hong Kong siano nella bufera per via di comportamenti violenti contro i manifestanti durante il weekend appena trascorso. In particolare sotto accusa è finito un video pubblicato sul web che mostra agenti vestiti da manifestanti che si infiltrano nella marcia pro-democrazia e aggrediscono un attivista in modo brutale prima di arrestarlo.

 

Nel filmato di circa 2 minuti,  l'uomo viene gettato a terra con forza e tenuto schiacciato sul pavimento prima di essere violentemente e ripetutamente colpito con un manganello.

Il video ha scatenato la rabbia di gruppi per la difesa dei diritti umani che, attraverso i social media, hanno organizzato un sit-in all'aeroporto di Hong Kong per questo pomeriggio.

PROTESTE A HONG KONG

 

Tanti gli utenti che hanno condiviso su Twitter foto e video che mostrano violenze della polizia contro i manifestanti con gli hashtag #AbolishHKPF e #HKPoliceState

 

Le proteste nel territorio semiautonomo cinese sono iniziate il 9 giugno, contro il disegno di legge che prevede l’estradizione in Cina per i sospettati di reati penali. L'iter del provvedimento legislativo è al momento sospeso, ma i manifestanti ne chiedono la completa cancellazione. Dopo il ritorno alla Cina nel 1997, in base all'accordo, «un Paese, due sistemi», Hong Kong dovrebbe mantenere il proprio autonomo sistema giudiziario fino al 2047.

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