DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Estratto dell’articolo di Lea Di Scipio Tito Di Persio per “il Messaggero”
È finita in ospedale l'avventurosa escursione sulla Maiella nella quale erano impegnati fino a ieri trenta scout (26 minori e 4 accompagnatori) del gruppo Agesci Pescara 4. I ragazzi, di età compresa tra i 13 e i 16 anni, quasi tutti originari del pescarese, hanno accusato dei forti dolori addominali da sabato scorso fino alle prime ore della mattina di ieri.
Tempestiva la chiamata di uno dei loro capi che si è dovuto momentaneamente allontanare dagli amici per cercare la posizione favorevole per la telefonata ai soccorritori, dato che in quell'area il telefonino faticava a prendere campo. Ma poi, ridisceso fino al Rifugio del Cinghiale, il capo scout è stato aiutato dai titolari dell'attività, che si trova da anni sul posto, a contattare i medici di turno della guardia medica del paese. La situazione, infatti, ha richiesto l'immediato intervento dei sanitari che hanno prontamente fatto scattare e attivato il protocollo organizzato e predisposto per queste occasioni.
[…] A recuperare, soccorrere e trasportare tutti e 30 i ragazzini che stavano vivendo il campeggio conclusivo di un intero anno di attività, sono stati i soccorritori del Cnsas, coadiuvati dalla protezione civile Valtrigno, il cui coordinatore, Saverio Di Fiore, ha inviato un gruppo di volontari in supporto, guidati dal diacono Don Mario.
Gli sfortunati scout, ancora in preda al malessere, sono stati condotti con alcuni dei pulmini messi a disposizione dal sodalizio civile locale, 15 di loro all'ospedale "San Pio da Pietrelcina" di Vasto, mentre l'altra metà al presidio lancianese "Floraspe Renzetti". L'episodio è avvenuto nei pressi del Rifugio del Cinghiale, in particolare nella vallata di Santa Maria del Monte. Qui, già nei giorni precedenti, erano state richieste delle indagini approfondite sulla qualità dell'acqua delle fontane.
RAGAZZI E RAGAZZE NEGLI SCOUT 4
I trenta ragazzi scout vittime dell'intossicazione, infatti, hanno piantato le proprie tende e relative costruzioni per cucinare e campeggiare venerdì 14, avvicendandosi in quello stesso giorno con un gruppo gemello proveniente da Lanciano. Anche i componenti di quest'ultimo, infatti, hanno accusato i medesimi sintomi e malesseri, ma, a differenza dei loro compagni pescaresi, sono stati più fortunati perché li hanno avvertiti una volta arrivati nelle proprie case. Tutti hanno bevuto l'acqua di una fontanella del posto. […]
«Erano stati allertati anche gli elicotteri ma fortunatamente i ragazzi sono stati trasportati in ambulanza. Non sono apparsi, sin da subito, in condizioni gravi» racconta uno dei soccorritori. I tempi per risolvere il caso sono comunque brevi: già oggi si conosceranno i risultati delle analisi sull'acqua della fontanella da cui hanno bevuto gli scout.
I carabinieri che conducono le indagini, dopo aver ascoltato i minori, non hanno formulato ipotesi alternative. L'avvio di un'inchiesta sarà comunque inevitabile. Quanto al gruppo Agesci Pescara 4, i responsabili per il momento preferiscono non commentare l'accaduto.
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