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        VATICANO NO-VAX – TRE GUARDIE SVIZZERE SI SONO DIMESSE PERCHÉ NON VOLEVANO VACCINARSI CONTRO IL CORONAVIRUS – DAL 1 OTTOBRE È SCATTATO L’OBBLIGO DEL GREEN PASS E IL PERSONALE SI È DOVUTO ADEGUARE. DELLE 135 GUARDIE SVIZZERE ERANO RIMASTI IN SEI A NON ESSERE VACCINATI. TRE HANNO INFINE ACCETTATO. GLI ALTRI SE NE ANDRANNO…
Gian Guido Vecchi per www.corriere.it
 COVID IN VATICANO PAPA GUARDIE SVIZZERE
COVID IN VATICANO PAPA GUARDIE SVIZZERE
Chi entra nel più antico e piccolo corpo militare del mondo, nato sotto Giulio II nel 1506 con la missione di proteggere il Papa, formula un giuramento solenne: «Giuro di servire fedelmente, lealmente e onorevolmente il Pontefice regnante e i suoi legittimi successori, di dedicarmi a loro con tutte le forze, sacrificando, se necessario, anche la mia vita in loro difesa».
No vax
L’ideologia no vax, tuttavia, può essere più forte della vita: tre guardie svizzere, scrive il quotidiano «La Tribune de Genève», hanno preferito dimettersi piuttosto che vaccinarsi.
 GUARDIE SVIZZERE CON LA MASCHERINA
GUARDIE SVIZZERE CON LA MASCHERINA
Dal 1 ottobre, in Vaticano, è scattato l’obbligo di Green Pass — una certificazione verde o in alternativa un tampone molecolare o antigenico a spese dell’interessato — e il «decreto generale» firmato dal Segretario di Stato Pietro Parolin ha stabilito che «il personale sprovvisto delle necessarie certificazioni non può accedere al posto di lavoro e dovrà essere considerato assente ingiustificato».
Tra le guardie svizzere pontificie, 135 uomini, erano rimasti in sei a non essere vaccinati. Il portavoce Urs Breitenmoser ha confermato che tre di loro hanno scelto «su base volontaria» di abbandonare il servizio, mentre altri tre hanno infine accettato e «sono stati temporaneamente sospesi dalle loro funzioni fino alla fine del ciclo di vaccinazione».
 GUARDIE SVIZZERE CON LA MASCHERINA 2
GUARDIE SVIZZERE CON LA MASCHERINA 2 
In caserma
Del resto, ha aggiunto, «è una misura che si adegua a quella di altri corpi d’armata nel mondo». Nel caso delle Guardie svizzere, il Vaticano ha ritenuto che il tampone antigenico non potesse bastare e fosse obbligatoria la vaccinazione: gli svizzeri vivono assieme in una caserma nel territorio vaticano, sorvegliano gli ingressi e sono sempre a contatto con il Papa e i suoi ospiti, un test nelle ultime 48 ore non rivelerebbe contagi recenti e insomma il vaccino è più sicuro.
 GUARDIE SVIZZERE CON LA MASCHERINA 3
GUARDIE SVIZZERE CON LA MASCHERINA 3
Di ritorno dalla Slovacchia, il 15 settembre, lo stesso Francesco — che è vaccinato subito: prima dose Pfizer il 13 gennaio, richiamo il 3 febbraio — aveva spiegato ai giornalisti che «in Vaticano sono tutti vaccinati, tranne un piccolo gruppetto che si sta studiando come aiutare» e «anche nel collegio cardinalizio ci sono alcuni negazionisti», concludendo: «Hanno paura, bisogna chiarire con serenità».
 
						
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