tarik sahibbedine

“HAI SCELTO MALE IL GIORNO, AMICO”, PROVA A DIROTTARE L’AEREO, MA UN EX PUGILE A BORDO LO PLACCA- E’ SUCCESSO SUL VOLO MONACO-PARIGI: L’UOMO HA PRIMA LITIGATO CON LA HOSTESS E POI HA CERCATO DI ENTRARE NELLA CABINA DI PILOTAGGIO. MA SULLA SUA STRADA HA TROVATO L’ EX CAMPIONE DEI PESI WELTER FRANCESE…

Tarik Sahibbedine 2

Elisabetta Rosaspina per www.corriere.it

Mai dare in escandescenze in aereo, se fra i passeggeri c’è un ex campione di pugilato. Lo ha imparato a sue spese un uomo che, venerdì pomeriggio, ha cominciato a discutere animatamente con una hostess, sul volo Lufthansa Monaco-Parigi. Non è chiaro che cosa volesse, ma i toni di voce si stavano alzando minacciosamente e Tarik Sahibbedine, ex campione di Francia dei pesi welter, che stava rientrando da una vacanza in Croazia con la moglie, si è alzato per andare a vedere di che si trattava.

 

Tarik Sahibbedine

Dopo il litigio con la hostess ha cercato di entrare in cabina

«Il capo cabina era pallido e mi ha chiesto di restare con lui e con la hostess» ha poi raccontato il boxeur, che comunque ha fatto anche di più. Quando il passeggero ha cominciato a dare fuori di matto, chiedendo che l’aereo tornasse a Monaco, doveva aveva degli amici, il pugile, spalleggiato da un poliziotto in borghese e da un altro viaggiatore, ha cercato di calmarlo. Senza esito. Fra i duecento passeggeri cominciava a serpeggiare il timore che un dirottatore o un terrorista volesse impadronirsi dell’aereo: «Eravamo a diecimila metri di quota – ha spiegato ancora Tarik Sahibbedine – e lui voleva tirare la leva rossa di apertura del portellone». Poi ha puntato verso la cabina di pilotaggio, urlando che avrebbe preso lui i comandi.

Ma il pugile interviene

«A quel punto – ha ricordato il pugile -, gli sono saltato addosso. Gli ho detto: hai scelto male il giorno, amico!». Un placcaggio in grande stile, che ha permesso di immobilizzare e ammanettare il forsennato, confinato in fondo all’aereo fino all’arrivo all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, dove è stato preso in consegna dalla polizia e poi trasferito in un ospedale psichiatrico. All’atterraggio, il boxeur è stato gratificato da un applauso di passeggeri ed equipaggio, è stato invitato dal comandante in cabina per una foto ricordo e ha ricevuto anche le congratulazioni della polizia aeroportuale.

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