mauro coruzzi platinette

“HO GIÀ FATTO TESTAMENTO. QUANDO MORIRÒ VOGLIO ESSERE CREMATO” – MAURO CORUZZI, MEGLIO NOTO COME PLATINETTE, RACCONTA A “DIPIÙ” DEL SUO SECONDO ICTUS, NEL FEBBRAIO 2025: “SONO CADUTO, HO SBATTUTO LA TESTA, MA NON HO PERSO CONOSCENZA. PER ORE SONO RIMASTO A TERRA, SENZA POTERMI MUOVERE. È STATO COME SE NON AVESSI PIÙ LE GAMBE" – OGGI IL 69ENNE SI SOTTOPONE A SEDUTE DI FISIOTERAPIA E DI LOGOPEDIA PERCHÉ FA FATICA A PARLARE: “NON MI SONO ANCORA RIPRESO DEL TUTTO”. E CONFIDA: “NON ESSENDO CREDENTE, PER ME LA MORTE È LA FINE DI TUTTO. PER QUESTO…”

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Estratto dell’articolo di Federica Bandirali per www.corriere.it

 

mauro coruzzi platinette

Mauro Coruzzi, 69 anni, alter ego di Platinette, si è raccontato in una lunga intervista al settimanale DiPiù. E racconta di quando, nel febbraio 2025, ha avuto un secondo ictus, dopo quello molto grave che l’aveva colpito nel marzo 2023: "Sono caduto, ho sbattuto la testa, ma non ho perso conoscenza. Per ore sono rimasto per terra, senza potermi muovere" racconta Coruzzi [...]

 

[...] "Le mie gambe non hanno retto, è stato come se non le avessi più. Sono caduto, ho sbattuto la testa, ma non ho perso conoscenza. Sono rimasto lì per terra, senza potermi muovere, certamente ore".

 

A salvare Coruzzi è stata la colf, che lo ha trovato per terra e ha allertato subito i soccorsi: «Se non ci fosse stata lei, forse, oggi non sarei qui» ha concluso «Ho avuto il primo ictus non riuscivo più a parlare, questa volta non riuscivo più a muovermi, però ero cosciente. Ricordo l’intervento dei medici, la corsa in ambulanza, l’arrivo in ospedale».

 

platinette al gay village foto di bacco (8)

Oggi Mauro si sottopone a sedute di fisioterapia e di logopedia perché fa fatica ancora a usare le parole: «Prendo ancora parecchi farmaci. Non mi sono ancora ripreso del tutto, ma continuo a fare progressi e sono sicuro che, piano piano, tornerò come prima».

 

E poi si confida su un tema molto delicato, come il testamento: «Non essendo credente, per me la morte è la fine di tutto: voglio essere cremato e, dopo il primo ictus, ho pure fatto testamento; perciò, da quel punto di vista è tutto sistemato». [...]

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