napoli - murale di maradona oscurato

A NAPOLI COMANDANO GLI ABUSIVI. E BLOCCANO IL “SANTUARIO” DI MARADONA – I CITTADINI DEI QUARTIERI SPAGNOLI HANNO OSCURATO IL MURALES DEDICATO A DIEGO, IL “MONUMENTO” PIÙ VISITATO DELLA CITTÀ, PER PROTESTARE CONTRO LA STRETTA SUI VENDITORI ABUSIVI DI BIBITE, GADGET E ALIMENTI (FUORI NORMA) – NIOLA: “È INDUBBIO CHE L'INARRESTABILE PELLEGRINAGGIO CALCISTICO ALL'ALTARE DEL PIBE DE ORO HA CONTRIBUITO PIÙ DI UNA LEGGE SPECIALE AL RISANAMENTO DELLA VITA SOCIALE ED ECONOMICA DEI QUARTIERI SPAGNOLI. DOVE PRIMA SI TEMEVANO GLI SCIPPI, ORA SPOPOLANO GLI SPRITZ. PROPRIO QUEL CHE SUCCEDE PER I SANTI CHE FANNO PIÙ MIRACOLI DA MORTI CHE DA VIVI…”

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Estratto dell’articolo di Marino Niola per "la Repubblica"

https://www.repubblica.it/cronaca/2025/10/16/news/largo_maradona_napoli_murale_oscurato_protesta-424915669/

 

NAPOLI - MURALE DI MARADONA OSCURATO

Maradona oscurato per ripicca. Lo hanno fatto gli abitanti dei Quartieri Spagnoli per protestare contro le multe comminate dai vigili urbani per una sequela di irregolarità. Bibitari abusivi, gadget taroccati, alimenti fuori norma. Una stangata cui la gente ha risposto con uno sciopero bianco.

 

[…] Risultato: migliaia di turisti a bocca asciutta. Senza selfie e foto di rito. […] L'abbiamo fatto noi, affaccia sul suolo mio, dicono gli abitanti che rivendicano la genesi della Diegonomia. Quella economia che vende in mille modi diversi l'immagine di Diego. Vi facciamo i complimenti, ma dovete seguire le regole, dice invece il Comune. Una classica sceneggiata napoletana. Perché nella città di Partenope da sempre tutto diventa teatro.

 

NAPOLI - MURALE DI MARADONA OSCURATO

[…] C'è da dire che i diritti sull'immagine di Maradona sono sempre stati praticamente indifendibili. Ci provò Maradona stesso, inviando il suo amico manager Jorge Cyterszpiller a negoziare con i falsari per cercare se non altro di ottenere una percentuale sulla vendita di magliette, sciarpe, palloni, bandiere con il suo sorriso stampato sopra. Niente da fare neanche allora. E oggi i suoi eredi faticano ancora di più.

 

È indubbio che l'inarrestabile pellegrinaggio calcistico all'altare del Pibe de Oro ha contribuito più di una legge speciale al risanamento della vita sociale ed economica dei Quartieri Spagnoli. Dove prima si temevano gli scippi, ora spopolano gli spritz. Perché ormai Diego è diventato il dio di Napoli. «Produrrà più ricchezza ora di quando era vivo». Me lo disse il giorno della morte del campione Maurizio S., tassista tifoso ed ex calciatore nato e cresciuto in quel mondo a parte che sono i Quartieri.

 

murale del d10s maradona ai quartieri spagnoli

È andata proprio così. Proprio quel che succede per i santi che fanno più miracoli da morti che da vivi. Il fatto è che nella città del realismo magico, dove i fantasmi vanno a braccetto con le persone come in un romanzo di Garcia Marquez o in una commedia di Eduardo De Filippo, il Pibe è diventato il signore indiscusso della devozione partenopea. Lo scugnizzo nato a Baires e rinato a Napoli contende perfino a san Gennaro la corona di santo protettore della città. Al punto che anni fa andava a ruba un poster con il busto del santo e la faccia di Diego, con la scritta San Gennarmando. […]

 

Accanto a Totò, a Eduardo, a Massimo Troisi, a Pino Daniele. Anzi ancora più in alto, visto che agli altri non si attribuiscono miracoli. Mentre il Diez ne ha fatti tanti. Come quello di regalare al Napoli il primo scudetto della sua storia il 10 maggio del 1987. Ma il più grande lo fece prendendo per mano la città piegata dal terremoto, come si prende per mano una madre ferita per trascinarla fuori dalle macerie materiali e psicologiche, restituendole il diritto alla gioia. Questo Napoli non lo ha mai dimenticato.

 

Come non dimentica quello che il campione argentino continua a fare giocando una partita celeste fatta di assist che il Napoli trasforma in gol. E la città in nuove chances di sviluppo. Come la marea di turisti che la invade redistribuendo risorse, posti di lavoro, soft power.

maradona quartieri spagnoli napoli

 

Ecco perché Partenope lo ha eletto a nuova divinità e il murale di Largo Emanuele De Deo, ormai per tutti Largo Maradona, è il monumento più visitato. L'anno scorso ben sei milioni di turisti, due milioni più di Pompei, hanno risalito i vicoli dei Quartieri per rendere omaggio all'icona del dio mancino che campeggia tra ex voto, candele, fiori e fiumi d'incenso. Questa passione travolgente, a metà fra sacro e profano, assomiglia tanto a una beatificazione dal basso, a una canonizzazione pop.  […]

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