DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Estratto dell’articolo di Giuseppe Sarcina per www.corriere.it
volodymyr zelensky e jens stoltenberg al vertice nato di vilnius
Antony Blinken ha provato a rassicurare i ministri degli Esteri riuniti ieri a Bruxelles per il vertice Nato. Il Segretario di Stato americano ha spiegato che dal Congresso Usa stanno giungendo «segnali positivi». Lo Speaker della Camera dei Rappresentanti, il repubblicano Mike Johnson, potrebbe mettere ai voti, forse entro aprile, il provvedimento che destina 60 miliardi di dollari all’Ucraina: circa 50 miliardi serviranno per procurare armi e mezzi militari.
Blinken lo ha ripetuto anche al ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba che, nei colloqui a porte chiuse e poi davanti alle telecamere, ha descritto uno squilibrio sul campo di battaglia sempre più difficile da sostenere. I russi stanno cercando di logorare la resistenza militare, di fiaccare lo stato d’animo della popolazione e quindi la tenuta politica del Paese, colpendo sistematicamente le reti dell’energia, le telecomunicazioni, i trasporti, le fabbriche, la filiera alimentare.
volodymyr zelensky e jens stoltenberg al vertice nato di vilnius 1
Il problema, dunque, era e resta l’America. Senza le nuove forniture di armi statunitensi, il rischio di un collasso ucraino è alto. I più preoccupati sono […] polacchi e i baltici. […] Quanto può reggere ancora Kiev in queste condizioni? A metà marzo il leader dei senatori democratici, Chuck Schumer, uscendo da un incontro con Joe Biden, aveva dichiarato: o mandiamo subito ciò di cui hanno bisogno, oppure l’Ucraina crolla fra due mesi. Ieri, però, non risulta che la «profezia di Schumer» sia stata rilanciata da qualcuno.
L ATTACCO RUSSO SULL UCRAINA DEL 29 DICEMBRE 2023
Di fatto tutti i ministri hanno preso per buone le previsioni di Blinken: le consegne di armi Usa riprenderanno presto e quindi la difesa ucraina rimarrà in piedi. Nello stesso tempo, però, nella Nato prevale la convinzione che […] l’armata putiniana non abbia la forza per dilagare nel territorio ucraino. I russi potrebbero anche sfondare in un settore, ma non su tutta la linea di un fronte lunghissimo.
In ogni caso i rappresentanti dei 32 Stati, con l’eccezione dell’Ungheria, hanno convenuto che non ci si può limitare ad aspettare i parlamentari di Washington. Vanno prese subito altre iniziative. E qui la strategia militare si intreccia con il messaggio politico da trasmettere a Putin: la Nato non abbandona l’Ucraina, anzi si prepara ad accoglierla nel club transatlantico.
JENS STOLTENBERG AL VERTICE NATO DI VILNIUS
[…] Gli Stati della Nato si preparano a replicare la formula già sperimentata con successo dalla Repubblica Ceca. Il governo di Praga ha organizzato una sorta di colletta volontaria per acquistare circa 1 milione di proiettili da artiglieria sui mercati mondiali e da girare agli ucraini. Obiettivo appena raggiunto: hanno aderito 15 Paesi, versando in totale circa 1,8 miliardi di euro. A Bruxelles si è deciso di fare la stessa cosa con i Patriot o altre batterie anti-missile, come i Samp-T. Al momento l’ipotesi più quotata è che questa volta il capofila dell’operazione possa essere la Germania […]
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