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I RAPPORTI TRA EPSTEIN E TRUMP ERANO PIÙ INTIMI DI QUELLO CHE VUOLE FARCI CREDERE LA CASA BIANCA - MARIA FARMER, UNA DELLE ACCUSATRICI DEL FINANZIERE PEDOFILO, RICORDA DI QUANDO, NEL 1995, EPSTEIN LA CHIAMÒ NEI SUOI UFFICI A MANHATTAN: “ARRIVÒ TRUMP E COMINCIÒ AD AGGIRARSI INTORNO A ME, FISSAVA LE MIE GAMBE SCOPERTE. POI ENTRÒ EPSTEIN NELLA STANZA, E GLI DISSE: ‘NO, NO’ NON È QUI PER TE’”. I DUE UOMINI USCIRONO DALLA STANZA, E MARIA SENTÌ TRUMP DIRE CHE…

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Traduzione di un estratto dell’articolo di Mike Baker and Michael S. Schmidt per www.nytimes.com

 

maria farmer

Era l’estate del 1996 quando Maria Farmer si rivolse alle forze dell’ordine per denunciare Jeffrey Epstein.

 

All’epoca, raccontò di essere stata aggredita sessualmente da Epstein e dalla sua storica compagna, Ghislaine Maxwell. La Farmer, che all’epoca aveva poco più di vent’anni, aveva anche saputo di un episodio inquietante vissuto dalla sorella minore — allora adolescente — nel ranch di Epstein nel New Mexico. E riferì di aver ricevuto minacce da parte di Epstein.

 

DONALD TRUMP - JEFFREY EPSTEIN

La Farmer ha dichiarato che, quando parlò delle sue preoccupazioni con il Dipartimento di Polizia di New York e successivamente con l’FBI, esortò anche gli agenti a guardare più da vicino alle persone che gravitavano attorno a Epstein, incluso Donald J. Trump, all’epoca ancora lontano vent’anni dall’essere eletto presidente. Ha ribadito quel messaggio, ha detto, anche durante un secondo colloquio con l’FBI nel 2006.

 

La sua testimonianza è tra gli indizi più chiari finora di come il nome di Trump possa essere finito nei fascicoli investigativi non ancora divulgati relativi al caso Epstein, una questione che ha scatenato un nuovo polverone politico nelle ultime settimane.

 

JEFFREY EPSTEIN- DONALD TRUMP

In interviste rilasciate negli ultimi giorni su ciò che raccontò alle autorità, la Farmer ha detto di non avere prove di illeciti penali da parte degli associati di Epstein. Ma ha affermato di essere rimasta allarmata da ciò che percepiva come un modello comportamentale di Epstein: corteggiare ragazze e giovani donne mentre costruiva amicizie con uomini di grande potere, tra cui Trump e il presidente Bill Clinton.

 

[…] Il corposo fascicolo investigativo su Epstein contiene molti documenti non ancora resi pubblici, ma che sono diventati oggetto di accuse, alimentate da tempo dagli alleati di Trump, secondo cui le autorità potrebbero aver coperto il coinvolgimento di altri uomini ricchi e potenti.

 

Ora, dopo che il suo procuratore generale e il direttore dell’FBI hanno improvvisamente abbandonato le precedenti promesse di rendere pubblici tutti i documenti del caso Epstein, sostenendo di fatto che “non c’è nulla da vedere”, i legami di Trump con Epstein sono tornati sotto i riflettori, sollevando interrogativi su eventuali menzioni di Trump nei documenti investigativi non ancora divulgati.

 

maria farmer

La storia degli sforzi della Farmer per attirare l’attenzione delle forze dell’ordine su Epstein e sul suo entourage mostra come quei fascicoli possano contenere materiale imbarazzante o politicamente problematico per Trump, anche se in gran parte estraneo ai crimini di Epstein e mai completamente investigato o corroborato.

 

E mette in luce la complessità dell’eventuale divulgazione pubblica di tutte le piste seguite dagli investigatori, delle prove raccolte e delle testimonianze acquisite, gran parte delle quali non è mai arrivata davanti a un giudice o a una giuria.

 

Le forze dell’ordine non hanno mai accusato Trump di alcun reato legato a Epstein, e non è mai stato indicato come obiettivo di alcuna indagine correlata.

 

JEFFREY EPSTEIN DONALD TRUMP

La settimana scorsa, Trump ha chiesto che la testimonianza del gran giurì nel processo a Epstein venga resa pubblica, e ha più volte respinto qualsiasi insinuazione che possa avere qualcosa da nascondere. Anche se tale testimonianza fosse divulgata, è improbabile che faccia luce sulla relazione tra i due uomini, che non ha avuto un ruolo centrale nei procedimenti penali contro Epstein.

 

La Farmer ha dichiarato di chiedersi da tempo come le autorità abbiano gestito le sue denunce nel 1996 e nel 2006.

 

donald trump circondato da audaci signorine epstein party a mar a lago

Ha anche detto di interrogarsi in particolare su cosa abbiano fatto le autorità federali riguardo le sue preoccupazioni su Trump. Ha riferito di aver fatto il nome di Trump in entrambe le occasioni, non solo perché gli sembrava molto vicino a Epstein, ma anche a causa di un episodio, già descritto pubblicamente in passato, che avrebbe vissuto con Trump nell’ufficio di Epstein a New York.

 

[…] L’incontro con Trump, racconta la Farmer, avvenne nel 1995, quando stava per iniziare a lavorare per Epstein. Disse di aver raccontato alle autorità che una sera tardi Epstein la chiamò improvvisamente nei suoi uffici in un palazzo di lusso a Manhattan, e lei arrivò indossando pantaloncini da corsa.

 

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Poi arrivò Trump, in abito da lavoro, e cominciò ad aggirarsi attorno a lei, ha detto la Farmer alle autorità.

 

La Farmer ricorda di essersi sentita spaventata mentre Trump fissava le sue gambe scoperte. Poi entrò Epstein nella stanza, e lei ricorda che gli disse: «No, no. Non è qui per te.»

 

I due uomini uscirono dalla stanza, e la Farmer riferisce di aver sentito Trump commentare che pensava lei avesse 16 anni.

 

Dopo quell’episodio, la Farmer ha detto di non aver avuto altri incontri inquietanti con Trump, né di averlo visto comportarsi in modo inappropriato con ragazze o donne.

Maria Farmer

 

Venerdì sera, la Casa Bianca ha contestato il racconto della Farmer e ha citato la decisione, presa da tempo da Trump, di troncare l’amicizia con Epstein.

 

«Il presidente non è mai stato nel suo ufficio», ha detto Steven Cheung, direttore della comunicazione della Casa Bianca, riferendosi a Epstein. «Il fatto è che il presidente lo ha cacciato dal suo club perché era un pervertito.»

 

donald trump ghislaine maxwell 1

[…]  La Farmer, artista, lavorò per Epstein nel 1995 e 1996, inizialmente per acquistare opere d’arte a suo nome e poi per controllare gli ingressi e le uscite di ragazze, giovani donne e celebrità all’ingresso del palazzo di Epstein nell’Upper East Side.

 

Nel 1996, disse la Farmer, andò a soggiornare nella tenuta di Epstein in Ohio, in un complesso sviluppato da Leslie H. Wexner, amministratore delegato della società proprietaria di Victoria’s Secret. Quell’estate arrivarono anche Epstein e la Maxwell.

 

La Farmer racconta che, dopo essere stata invitata a massaggiare i piedi di Epstein, lui e la Maxwell la palpeggiarono violentemente finché lei non fuggì dalla stanza e si barricò in un’altra parte dell’edificio. La Farmer, artista che lavorava anche con nudi, riferì inoltre che alcune foto parzialmente nude delle sue due sorelle minori erano sparite da un box dove le conservava.

 

donald trump

Negli anni, la Farmer è stata bersaglio di attacchi da parte di chi metteva in dubbio la sua credibilità. Non fu chiamata a testimoniare durante il processo del 2021 contro la Maxwell, che fu condannata per cospirazione e abusi sessuali su ragazze. (Sua sorella Annie testimoniò invece su come la Maxwell le avesse massaggiato il petto nudo dopo essere stata invitata nella tenuta di Epstein in New Mexico.)

 

Ma la madre della Farmer ha detto di ricordare che Maria le raccontò dell’incontro con Trump già all’epoca, e che si era rivolta all’FBI nel 1996. Anche Annie Farmer ha detto di ricordare che Maria le raccontò di aver riferito all’FBI di Epstein e di personaggi potenti come Trump e Clinton.

 

jeffrey epstein ghislaine maxwell

Nelle sue prime interviste al New York Times nel 2019, Maria Farmer dichiarò di essersi rivolta prima al sesto distretto del NYPD. I registri della polizia confermano che ciò avvenne nell’agosto del 1996.

 

Le autorità non hanno mai rilasciato un resoconto ufficiale della segnalazione fatta dalla Farmer all’FBI nel 1996, ma appunti manoscritti relativi all’interrogatorio avvenuto dieci anni dopo corrispondono al suo racconto, incluso il fatto che «il 6° distretto disse a MF di chiamare l’FBI».

 

Le parti di quei documenti dell’FBI finora rese pubbliche non menzionano Trump, ma molte informazioni risultano ancora oscurate.

 

[…]

 

jeffrey epstein donald trump

L’amicizia tra Trump ed Epstein è documentata in video in cui i due fanno festa insieme e in dichiarazioni rilasciate da entrambi, e il nome di Trump compare in alcuni fascicoli già resi pubblici, inclusi i registri di volo di Epstein. Nel 2002, Trump definì Epstein «un tipo fantastico». Successivamente ha dichiarato di «non essere un fan» di Epstein e ha sottolineato di aver interrotto i rapporti con lui vent’anni fa.

 

Negli ultimi anni, gli alleati di Trump hanno sollecitato una maggiore pubblicazione dei fascicoli federali sul caso Epstein. Ma dopo aver inizialmente promesso piena trasparenza, il procuratore generale Pam Bondi ha fatto marcia indietro questo mese, sostenendo che l’esame del caso non ha rivelato nulla che giustifichi ulteriori incriminazioni.

 

In seguito alle proteste dei suoi sostenitori negli ultimi giorni, Trump ha attaccato chi continua a chiedere maggiore trasparenza. Dopo che il Wall Street Journal ha riportato giovedì che Epstein aveva ricevuto nel 2003 un augurio di compleanno a sfondo sessuale da parte di Trump, quest’ultimo ha definito l’articolo una bufala e ha fatto causa al giornale.

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