DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Estratto dell’articolo di Jacopo Iacoboni per www.lastampa.it
L’episodio può essere un incidente, o più probabilmente la dimostrazione plastica di scene da guerra civile ormai frequenti nel fronte russo. E non solo a Belgorod. Quello che stiamo per raccontare è avvenuto vicino al villaggio di Semiyhiria, non lontano da Bakhmut. E siamo in grado di ricostruirlo con una certa precisione, grazie anche a due testimonianze dirette.
Il 17 maggio truppe dell’esercito regolare russo hanno sparato contro i militari del Gruppo Wagner: la cosa è stata denunciata dallo stesso Evgheny Prigozhin, in un documento ufficiale che è ora finito sui tavoli della Difesa e dell’Alto comando (i nemici giurati di Prigozhin).
IL REPORT DEL GRUPPO WAGNER SULL ATTACCO DELL ESERCITO RUSSO A SEMIYHIRIA
Nel documento Prigozhin scrive che il 17 maggio i suoi combattenti hanno notato «gruppi del Ministero della Difesa che minavano le strade» alle spalle della posizione del Gruppo Wagner. Più tardi quel giorno i mercenari hanno scoperto mine anticarro e proiettili di artiglieria «installati in versione controllata e portati nelle posizioni del Ministero della Difesa». Qui la situazione è degenerata.
Secondo il report […], i mercenari stavano cominciando a liberare la strada, ma «verso le 15.40 è stato aperto contro di loro un fuoco di artiglieria leggera dalle postazioni del Ministero della Difesa».
valery gerasimov sergei shoigu
Uno dei mezzi di Wagner, un “Ural”, è stato danneggiato e reso inutilizzabile, ma non ci sono stati feriti. […] I mercenari «hanno adottato misure di ritorsione per sventare l’aggressione e arrestare personale militare del Ministero della Difesa russo. Il capo di questo gruppo è un ufficiale del Ministero della Difesa russo, comandante di una brigata di fucilieri motorizzati, tenente colonnello, che era in uno stato di ebbrezza».
La storia non termina qui. L’uomo, arrestato, ha parlato in un video – non si sa ovviamente con quale grado di libertà concessagli. Un graduato russo, detenuto e filmato da altri russi, registra un video stile-prigioniero di guerra. La realtà supera ormai ogni immaginazione: russi mettono alla sbarra altri russi. Prigozhin ha anche riferito che c’è in corso un’indagine sui fatti, ma molti dettagli non possono ancora essere resi pubblici.
Certo è che il comandante dell’unità russa che ha sparato contro i russi di Wagner è finito, purtroppo per lui, nelle loro mani. Si tratta di un tenente colonnello del ministero della Difesa russo, che ha dato l’ordine di sparare. Si chiama Roman Venevitin, ha affermato di averlo fatto «per ostilità personale [verso Wagner]». Nel video […] ammette di aver disarmato il gruppo di risposta rapida della brigata Wagner, poi ha dato l’ordine di sparare sull’Ural. Alla domanda su come considera adesso le sue azioni, il tenente colonnello ha fatto una lunga pausa, quindi ha risposto: «Colpevole». Ha poi dichiarato che nell’unità che ha sparato c’erano «dieci-dodici uomini».
evgenij prigozhin e vladimir putin 4
Un uomo con questo nome esiste effettivamente, ha verificato il collettivo d’inchiesta “Sirena”, nei database militari russi disponibili: Roman Gennadyevich Venevitin, 45 anni, presta servizio presso il Ministero della Difesa, prima ha lavorato presso l’agenzia di sicurezza Sparta nella regione di Nizhny Novgorod. Il tenente colonnello è nato a Kazan, ha studiato alla Combined Arms Academy delle forze armate, nel 2013 gli è stata revocata la patente di guida per guida in stato di ebbrezza. […] trattandosi […] di un dirigente della Difesa, la cosa interroga direttamente il ministro. Shoigu fino a questo momento ha taciuto, ma è ovviamente gravissimo se la ricostruzione dei wagneriani dovesse rivelarsi corretta […].
bakhmutguerra in ucraina la distruzione di bakhmut guerra in ucraina la distruzione di bakhmut 4
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