DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
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the beatbox eseguono le canzoni dei beatles (3)
È trascorso tanto, tanto tempo. Esattamente cinquant’anni da quel White Album che ha cambiato la storia dei Beatles, lasciando un segno indelebile. Un doppio LP con 30 tracce tra cui Back In The USSR, While My Guitar Gently Weeps e Ob-La-Di, Ob-La-Da. Ma se da un lato quelle canzoni hanno fatto storia, dall'altro c'è una serie di curiosità che può stuzzicare la fantasia degli appassionati della band.
L'album in realtà si chiama “The Beatles”
Il titolo provvisorio era “A Doll's House”, ma poi una band chiamata Family pubblicò un LP intitolato “Music In A Doll's House”, così i Beatles decisero di intitolare semplicemente l'album con il nome della band. “White album” si riferisce alla famosa copertina che era in totale contrasto con l'album precedente della band, “Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band”, la cui copertina era un variopinto montaggio di personaggi famosi.
the beatbox eseguono le canzoni dei beatles (4)
Il semplice design bianco era opera dell'artista pop Richard Hamilton. Le parole "The Beatles" sono impresse in bianco nel carattere Helvetica. Le prime copie avevano numeri di serie per creare, secondo Hamilton, «l'ironica illusione di un'edizione numerata con cinque milioni di copie».
Ringo Starr ha venduto la sua copia dell'album per una fortuna
Ringo ricevette la primissima copia, il numero di serie 0000001. Gli altri tre membri della band ricevettero i numeri da 2 a 4. John Lennon regalò lo 0000005 a un amico: questa copia fu venduta su eBay nel 2008 per oltre 20mila sterline. Una cifra irrisoria se paragonata all'importo che si mise in tasca Ringo per la sua copia messa all'asta nel 2015: 790.000 dollari.
Molte delle canzoni sono state scritte in India
Nel marzo 1968 tutti e quattro i Beatles si recarono a Rishikesh, in India, per frequentare un corso di meditazione trascendentale del guru Maharishi Mahesh Yogi. Era presente anche Mike Love dei Beach Boys.
Ciò contribuì alla traccia di apertura del White Album, Back in the USSR. Il coro e la voce erano un rinvio al sound dei Beach Boys, mentre il titolo era una parodia di “Back In The USA” di Chuck Berry. Quando Love ascoltò McCartney suonare una prima versione della canzone alla sua chitarra, suggerì di fare riferimento nel testo alle ragazze russe. Fu così che l'Unione Sovietica entrò nel titolo.
Dear Prudence si riferisce alla sorella di Mia Farrow
Prudence Farrow, allora ventenne, era anche lei al corso di meditazione: viveva chiusa nella sua capanna passando la maggior parte del tempo a meditare. Lennon la osservava ironicamente e scherzava sul fatto che «stava cercando di trovare Dio più in fretta di chiunque altro». Il verso «won’t you come out to play?» era l’incoraggiamento della banda a lasciare il rifugio.
Ringo lasciò la band durante la registrazione
Nel 1968 i rapporti tra i membri della band erano tesi. Il giorno in cui McCartney criticò la batteria di Ringo durante le sessioni di registrazione, il batterista decise che ne aveva abbastanza e se ne andò. Prese in prestito lo yacht di Peter Sellers e si trasferì in Sardegna.
Ringo Starr non è in tutte le tracce
Non scoraggiato dalla partenza di Ringo, Macca raccolse i bastoncini e registrò la batteria sulle prime due canzoni. Questo potrebbe aver ispirato la battuta: «Ringo non era il miglior batterista al mondo - anzi, non era nemmeno il miglior batterista dei Beatles». Anche se la frase è stata attribuita a Lennon, la battuta fu coniata dal comico Jasper Carrott.
Ringo fu riportato indietro da un telegramma
La band gli mandò un telegramma dicendo che lo amavano e gli chiese di tornare a casa. Lui tornò, e quando entrò nello studio di registrazione trovò che Harrison aveva coperto la sua batteria con dei fiori e la scritta "Bentornato, Ringo".
Ma l'atmosfera rimaneva tesa
Lennon non facilitò le cose portando Yoko Ono alle sessioni, spezzando la regola del "no mogli o fidanzate in studio" della band. L'atmosfera era così negativa che, a volte, lui e McCartney registravano simultaneamente in studi diversi. Alla fine, solo 16 delle 30 tracce dell'album hanno tutti e quattro i Beatles che si esibiscono insieme.
John Lennon ha cantato da solo su una traccia
Julia è l'unica canzone dei Beatles in cui Lennon si è esibito da solo. Lo ritenevano giusto visto che si trattava di una traccia dedicata alla madre. Julia, quando suo figlio aveva solo cinque anni, lo lasciò alle cure di sua sorella Mimì. Più tardi madre e figlio si riconciliarono, ma la donna venne uccisa in un incidente d’auto quando lui aveva 17 anni. Ecco perché Lennon diceva di averla persa due volte.
La verità su Ob-La-Di, Ob-La-Da
McCartney scrisse la canzone dopo aver ascoltato il titolo usato dal suonatore nigeriano di percussioni Jimmy Scott. Il Desmond che ‘has a barrow in the market place’ fu l'omaggio di McCartney al musicista reggae giamaicano Desmond Dekker.
Il nome della chitarra di Clapton
Visto che i rapporti tra i Beatles erano diventati pessimi, Harrison sentiva di volere un amico con lui. Così invitò Eric Clapton a suonare la chitarra nella sua canzone “While My Guitar Gently Weeps”. Per la registrazione Clapton usò una Gibson Les Paul rossa che lui stesso aveva regalato ad Harrison poche settimane prima. Per il colore della chitarra, Harrison l'aveva chiamata Lucy, come il comico dai capelli rossi Lucille Ball.
Blackbird è ispirato a un pezzo di Bach
Come giovane chitarrista, McCartney aveva provato ad imparare Bourrée in Mi minore di Johann Sebastian Bach. Anni dopo adattò la melodia a Blackbird.
Il bizzarro segreto dietro “Long, Long, Long”
L'inquietante effetto sonoro al termine del brano è il risultato accidentale di una bottiglia di vino lasciata su un altoparlante. Quando Paul McCartney suonò, la bottiglia vibrò.
L’ispirazione dalle scimmie in amore
Paul McCartney scrisse “Why Don’t We Do It In The Road?” dopo aver visto due scimmie che si accoppiavano in India. La loro mancanza di inibizione lo colpì. «È un semplice atto di procreazione - disse Macca - Noi umani abbiamo così tanti problemi con il sesso».
Anche Sexy Sadie è nata in India
Anche questa canzone è ispirata al sesso, ma in maniera diversa. John Lennon era disgustato dal fatto che Maharishi Mahesh Yogi avesse fatto delle avance a Mia Farrow, presente al ritiro con sua sorella. All’inizio la canzone aveva preso il titolo di "Maharishi", ma il titolo cambiò. Anni dopo lo stesso Lennon rivelò chi aveva ispirato la canzone.
Lo stesso fatto aveva spinto Lennon a rinunciare al corso di meditazione. Quando Maharishi gli chiese perché andava via, John rispose: "Se sei così “cosmico”, capirai perché».
i beatles 2i beatles e mohammad aliMAHARISHI BEATLES 1paul mccartney con jane asherMAHARISHI BEATLESbeatles by richard avedon beatles 12beatles e le droghei beatles i beatles 10i beatles 11
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