IDENTIFICATI I FASCISTELLI DI CASAPOUND CHE HANNO MALMENATO IL GIORNALISTA DELLA STAMPA ANDREA JOLY - GLI INVESTIGATORI HANNO TROVATO I VESTITI CHE I 4 ATTIVISTI DELLE "TARTARUGHE NERE" INDOSSAVANO DURANTE L’AGGRESSIONE - PERQUISITO IL CIRCOLO “ASSO DI BASTONI” DAVANTI AL QUALE È AVVENUTO IL PESTAGGIO - IL GIORNALISTA È STATO PICCHIATO PERCHÉ STAVA DOCUMENTANDO CON FOTO E VIDEO L’ADUNATA NEOFASCISTA – LA DICHIARAZIONE DELLA MELONI CHE ESPRIME SOLIDARIETA’ A JOLY E PARLA DI "INACCETTABILE AGGRESSIONE" (AVREBBE POTUTO AGGIUNGERE ANCHE “DI STAMPO NEOFASCISTA O SQUADRISTA”)

LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE MELONI

andrea joly 2

Da governo.it

Esprimo la mia solidarietà al giornalista Andrea Joly, rimasto vittima ieri sera di un'inaccettabile aggressione a Torino. Un atto di violenza che condanno con fermezza e per il quale mi auguro i responsabili siano individuati il più rapidamente possibile. L'attenzione del Governo è massima e ho chiesto al Ministro dell'Interno Piantedosi di essere aggiornata sugli sviluppi del caso.

IDENTIFICATI i 4 MILITANTI

Luca Monaco per repubblica.it

l aggressione al giornalista della stampa andrea joly 4

Gli agenti della digos di Torino, sulla basa di tre filmati, hanno identificato tutti e quattro i militanti di CasaPound capaci di accerchiare e picchiare in gruppo il giornalista della Stampa Andrea Joly sabato sera in via Cellini a Torino, dove era in corso la festa per i 16 anni dalla fondazione del pub Asso di bastoni, sede piemontese delle tartarughe frecciate.

Così dalle prime ore dell'alba di martedì gli investigatori coordinati da Carlo Ambra hanno eseguito le perquisizioni in casa dei quattro attivisti accusati del pestaggio e hanno trovato i vestiti che indossavano durante l’aggressione a Joly.

Il ventottenne è stato picchiato solo perché stava documentando con foto e video l’adunata neofascista davanti al circolo.

andrea joly aggressione

I quattro indagati sono tutti attivisti di CasaPound: hanno rispettivamente 35, 45, 46 e 53 anni, una lunga militanza nelle tartarughe frecciate e dei precedenti specifici.

Sono accusati di violenza privata, lesioni personali con l'aggravante del reato commesso "per agevolare l'attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi", che abbiano tra i loro scopi la "discriminazione o l'odio etnico, nazionale, razziale o religioso.

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Gli agenti, coordinati dal pm Paolo Scafi, hanno chiuso via Cellini e hanno perquisito anche il circolo Asso di bastoni, senza trovare nulla di rilevante per le indagini all’interno. La strada nel cuore di San Salvario, il quartiere epicentro della movida notturna a Torino è stata chiusa a monte e a valle dai blindati. La polizia ha ispezionato i locali del circolo, ma non ha trovato nulla di rilevante all’interno.

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