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“Il bagaglio a mano costituisce un elemento essenziale del servizio di trasporto aereo e il suo trasporto deve essere permesso senza sostenere alcun costo aggiuntivo”. Con questa motivazione l’Antitrust ha condannato Ryanair e Wizzair a pagare una sanzione pecuniaria, rispettivamente di 3 milioni e 1 milione di euro, per le modifiche apportate alle regole sul trasporto del trolley. Il provvedimento arriva al termine di due procedimenti istruttori, cominciati a settembre 2018, proprio quando le compagnie low-cost hanno introdotto i cambiamenti.
Vietare di portare in aereo il “bagaglio a mano grande”, infatti, come scritto in una nota dall’autorità garante della concorrenza e del mercato, è una “pratica commerciale scorretta in quanto inganna il consumatore sull’effettivo prezzo del biglietto”. Come emerso dai procedimenti, le due imprese consentono ai passeggeri di trasportare una sola borsa piccola, da posizionare sotto il sedile, e non il trolley – con una significativa riduzione dello spazio a disposizione (rispettivamente -65% e -52%) – ed utilizzano per il nuovo servizio a pagamento proprio lo spazio dedicato negli aeromobili al trasporto del bagaglio a mano grande, le cappelliere. Tuttavia, è abitudine dei passeggeri viaggiare sempre con un bagaglio a mano grande al seguito.
A sostegno del provvedimento, afferma sempre l’Antitrust, anche la normativa europea in tema di trasporto aereo. Secondo le regole Ue, infatti, i supplementi prevedibili ed inevitabili devono essere ricompresi nel prezzo del servizio base presentato sin dal primo contatto e, quindi, non possono essere separati da questo con la richiesta di somme ulteriori.
Quindi, con la richiesta di un supplemento variabile tra i 5 ed i 25 euro per il bagaglio a mano grande – a seconda delle diverse modalità di acquisto in fase di prenotazione, al check in o al gate – “le due imprese – ha affermato l’autorità – hanno proceduto ad un aumento del prezzo del biglietto in modo non trasparente, scorporando dalla tariffa un servizio essenziale, prevedibile e inevitabile per la quasi totalità dei passeggeri”. Da questo deriverebbe l’inganno per i consumatori, in quanto il prezzo da pagare alla fine del processo di prenotazione sarà quasi sempre superiore alla tariffa che viene presentata all’inizio del processo, quando avviene l’aggancio. Alterato anche il “processo di comparazione con i prezzi degli altri vettori che invece includono il bagaglio a mano”.
Già a ottobre 2018 l’Antitrust, in attesa di una decisione, in via cautelare aveva disposto la sospensione della nuova policy sui bagagli a mano delle compagnie low-cost. Ryanair e Wizz Air avevano quindi dovuto sospendere provvisoriamente ogni attività diretta a richiedere un supplemento di prezzo, rispetto alla tariffa standard.
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