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“IL BISCAZZIERE TRUMP HA INIZIATO QUESTA GUERRA, NOI LA FINIREMO” – L’IRAN, ATTRAVERSO IL PORTAVOCE MILITARE, METTE IN CHIARO CHE NON HA INTENZIONE DI TRATTARE CON USA E ISRAELE, ANZI – KHAMENEI SCRIVE A PUTIN CHIEDENDO UN “ULTERIORE AIUTO DALLA RUSSIA” – IL MINISTRO DEGLI ESTERI IRANIANO, AL TELEFONO CON QUEL PESCE LESSO DI TAJANI, “DEPLORA LA POSIZIONE DEGLI EUROPEI SUI RAID AMERICANO” – PER GLI ESPERTI, LE BOMBE MADE IN USA NON HANNO DATO IL COLPO DI GRAZIA AL PROGRAMMA NUCLEARE DEGLI AYATOLLAH. I 12 SUPER-ORDIGNI GBU-57 SGANCIATI SU FORDOW NON AVREBBERO RAGGIUNTO I 90 METRI DI PROFONDITÀ NECESSARI PER ANNIENTARE L’IMPIANTO…
PORTAVOCE IRANIANO SFIDA TRUMP IN INGLESE, 'BISCAZZIERE'
(ANSA) - LONDRA, 23 GIU - Il canale Iran International pubblica oggi un video del briefing odierno del portavoce militare iraniano Ebrahim Zolfaghari che, a un certo punto, si rivolge in inglese al "giocatore d'azzardo Trump" ("gambler Trump"), avvertendolo: "Tu hai iniziato questa guerra, noi la finiremo".
IRAN DEPLORA LA POSIZIONE DEGLI EUROPEI SUI RAID DEGLI USA
(ANSA) - TEHERAN, 23 GIU - Abbas Araghchi, il capo della Diplomazia di Teheran, ha criticato la posizione dei Paesi europei rispetto agli attacchi degli Stati Uniti contro l'Iran, durante una telefonata con il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "La Repubblica islamica dell'Iran si riserva il diritto di utilizzare tutte le opzioni nell'ambito del quadro della legittima difesa", ha detto Araghchi, come riferisce il governo iraniano.
MEDIA, KHAMENEI CHIEDERÀ A PUTIN ULTERIORE AIUTO RUSSO
(ANSA) - ROMA, 23 GIU - Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi consegnerà oggi al presidente russo Vladimir Putin una lettera della Guida Suprema Ali Khamenei da consegnare a Vladimir Putin nella quale Khamenei chiede maggior sostegno alla Russia. Lo scrive Reuters sul suo sito. Secondo fonti iraniane, l'Iran non è rimasto finora impressionato dal sostegno della Russia e vorrebbe che Putin facesse di più per sostenerlo contro Israele e Stati Uniti.
MOSCA, 'SOSTEGNO A TEHERAN DIPENDERÀ DALLE SUE ESIGENZE ATTUALI'
(ANSA) - MOSCA, 23 GIU - Il sostegno della Russia all'Iran "dipenderà dalle esigenze attuali" di Teheran: lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso dall'agenzia Interfax. "Tutto dipende dalle esigenze dell'Iran. Abbiamo offerto i nostri sforzi di mediazione, abbiamo espresso specificamente la nostra posizione, anche questo è molto importante, ed è molto importante, questa è un tipo di sostegno per la parte iraniana.
MEME VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP
Ma in seguito tutto dipenderà dalle esigenze attuali dell'Iran", ha detto Peskov secondo Interfax rispondendo a una domanda su cosa sarebbe disposta a fare la Russia per l'Iran nella situazione attuale.
MOSCA, ATTACCO ALL'IRAN NON INFLUENZERÀ DIALOGO RUSSIA-USA
(ANSA) - MOSCA, 23 GIU - L'attacco degli Usa all'Iran non avrà un impatto sul dialogo tra la Russia e l'Iran. "Si tratta di processi indipendenti", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax.
IL NUCLEARE RAID SUI TUNNEL DI FORDOW "DANNI INGENTI A NATANZ E ISFAHAN"
Estratto dell’articolo di Fabio Tonacci per “la Repubblica”
attacco usa all iran foto satellitari del sito nucleare di fordow
Non è il colpo di grazia ma nemmeno uno scherzo. Il giorno dopo l'attacco americano, nessun esperto o analista militare ritiene che sia stata messa la parola fine al programma di arricchimento dell'uranio iraniano. Tuttavia, come dimostrano le foto scattate dai satelliti, le 14 bombe bunker-buster e la pioggia di missili Tomahawk su Fordow, Natanz e Isfahan, i siti nucleari più importanti della Repubblica islamica, hanno provocato danni ingenti. Quanto ingenti sarà stabilito col tempo.
È solo Trump ad affermare, nel pieno dell'esaltazione post-attacco, che i siti sono stati «completely and totally obliterated», totalmente distrutti. Non lo dice il Pentagono, che parla di «danni seri» ma non di annientamento. [...]
Partiamo da Fordow, il più protetto degli impianti, non foss'altro perché costruito una novantina di metri sotto terra, nel ventre di una montagna vicino alla città di Qom. Costo stimato: 1,7 miliardi di dollari. Ospita almeno 2.200 centrifughe che hanno arricchito uranio fino al 60 per cento.
L'arricchimento non vuol dire automaticamente bomba, come ricorda l'Agenzia delle Nazioni Unite per l'energia atomica (l'Aiea, accusata dal governo iraniano di aver dato un pretesto a Netanyahu per attaccare), è però vero che l'unico uso conosciuto a percentuali così elevate è quello bellico.
CAMION AL SITO NUCLEARE DI FORDOW IL 19 GIUGNO, TRE GIORNI PRIMA DELL ATTACCO DEGLI STATI UNITI
Tra il 19 e il 20 giugno il satellite fotografa 16 camion all'ingresso del sito, probabilmente serviti per trasferire materiale e macchinari. L'agenzia iraniana Mehr sostiene che l'uranio arricchito sia stato portato via da Fordow nei giorni scorsi, difficile però che uno spostamento così delicato sia stato organizzato con tir da trasporto merci.
Il 21, delle ruspe tappano con cumuli di terra almeno due dei sei ingressi all'impianto. Dopo l'attacco americano, il satellite vede sei fori di entrata delle dodici Gbu-57 sganciate su Fordow: tre fori sul versante della montagna, tre sul crinale. Nelle vicinanze il terreno è coperto di cenere.
BOMBARDAMENTO AMERICANO AI SITI NUCLEARI IRANIANI
«La precisione dei crateri fa ritenere che l'aviazione americana conoscesse la posizione esatta delle gallerie sottostanti», spiega a Repubblica un alto ufficiale Nato in pensione. Secondo David Albright, fondatore dell'Institute for Science and International Security, le bombe ad alta penetrazione (bucano fino a 60 metri) hanno preso di mira i condotti di ventilazione, come indica uno schema di pianta della struttura trovato nell'Archivio nucleare iraniano. [...]
Gli analisti dell'Open Source Centre londinese, che hanno elaborato immagini di Maxar Technologies, individuano un punto di terra smossa che può segnalare il collasso di un tunnel sottostante. «L'impressione è che le bombe siano penetrate a una profondità inferiore a 90 metri — osserva ancora l'ufficiale ex Nato — non ci sono elementi per ipotizzare il crollo del terreno ma è possibile che l'onda d'urto sia stata volutamente indirizzata nelle gallerie in modo dirompente».
L'Aiea non ha rilevato alcun aumento dei valori delle radiazioni nei tre siti bersagliati. «Prima dell'inizio dei raid israeliani, tutti contenevano materiale nucleare nella forma di uranio arricchito a diversi livelli», spiega Rafael Grossi, direttore dell'Agenzia.
«Da quel che sappiamo, Fordow è stato sicuramente colpito ma è prematuro valutare i danni, essendo la struttura sotterranea. Sappiamo che hanno generatori interni per l'elettricità. Diverso il discorso di Natanz, dove i sotterranei sembrano distrutti». [...]
vladimir putin ali khamenei
foto satellitari del sito nucleare di fordow dopo l attacco usa
jd vance e donald trump nella situation room durante i bombardamenti americani sull'iran
susie wiles e il generale dan caine nella situation room durante i bombardamenti americani sull'iran
donald trump, susie wiles, il generale dan caine e jd vance nella situation room durante i bombardamenti americani sull'iran
donald trump nella situation room durante i bombardamenti americani sull'iran
sito nucleare di fordow prima dei bombardamenti americani
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