davide lonati botulino

“LA TOSSINA BOTULINICA VIENE CHIAMATA IL 'VELENO DEI VELENI'. BASTANO POCHI MICROGRAMMI PER UCCIDERE” – IL TOSSICOLOGO DAVIDE LONATI SUI RISCHI DEL BOTULINO E COME RICONOSCERE I CIBI CONTAMINTI: “BARATTOLI E ALTRI CONTENITORI ALL’APERTURA DEVONO EMETTERE IL CLASSICO SUONO, TIPO 'CLAC'. SE UNA VOLTA TOLTO IL TAPPO OSSERVIAMO LA FUORIUSCITA DI LIQUIDO OPPURE NOTIAMO UNA MICRO EBOLLIZIONE, NON C’È DA FIDARSI. ATTENZIONE ALLA COTTURA CHE, ANCHE A BASSE TEMPERATURE, DISATTIVA IL VELENO. NON È UN CASO CHE I CONSUMATORI PIÙ A RISCHIO SIANO..."

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Estratto dell’articolo di Margherita De Bac per il “Corriere della Sera”

 

Davide Lonati, medico, tossicologo clinico al centro antiveleni degli istituti clinici Maugeri di Pavia, come evitare il rischio del botulismo?

DAVIDE LONATI

«Barattoli e altri contenitori all’apertura devo emettere il classico suono, tipo “clac”. Se non succede può voler dire che l’alimento non è stato conservato in modo corretto e all’interno può esserci la tossina botulinica».

 

Altri segnali?

«I contenitori non devono apparire deformati, mostrare per esempio il rigonfiamento del tappo o della chiusura superiore se lattine. Se una volta tolto il tappo osserviamo la fuoriuscita di liquido oppure notiamo una micro ebollizione, non c’è da fidarsi. Sono alimenti potenzialmente a rischio, alterati».

 

Quali sono i prodotti più suscettibili al proliferare della tossina?

«Le zuppe pronte possono nascondere insidie. Pur uscendo integre, controllate e sicure dagli stabilimenti di produzione, dove le norme vengono rispettate, nella successiva fase della distribuzione le confezioni possono essere conservate male o saltare la catena del freddo e quindi diventano pericolose».

botulino 4

 

E le conserve casalinghe?

«I cibi in acqua e olio preparati in casa — come olive, tonno, melanzane e verdure — sono i più suscettibili allo sviluppo di tossina botulinica. I vasetti vanno ben sterilizzati, e attenzione alla cottura che, anche a basse temperature, disattiva il veleno. Non è un caso che i consumatori più a rischio siano gli studenti universitari fuori sede, ricevono dalle famiglie pacchi di conserve casalinghe che durante il trasporto possono subire delle modificazioni».

 

[…] Che cos’è la tossina botulinica?

«È un veleno potentissimo, come tutti quelli della natura, per esempio l’aricina, contenuta nei semi del ricino. Per potenza si intende la capacità di un veleno di sviluppare effetti tossici in relazione alla dose. Bastano pochi microgrammi ingeriti per uccidere. Lo chiamano il veleno dei veleni».

 

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Sappiamo che i sintomi dell’intossicazione possono sopraggiungere rapidamente, dopo un’incubazione di 24/72 ore, cioè il tempo impiegato dall’apparato gastroenterico di assorbire il veleno e inizialmente causare nausea, vomito, diarrea, seguita da stipsi e problemi neurologici anche molto gravi. L’antidoto anti-botulino è l’unico trattamento specifico?

«Sì. In Italia c’è un sistema di intervento molto rapido. Una volta confermato il sospetto di botulismo, gli specialisti del centro antiveleni del Maugeri — centro di riferimento italiano per queste emergenze — chiedono al ministero della Salute l’autorizzazione a inviare la dose che in brevissimo tempo arriva al paziente in ospedale da uno dei depositi strategici dislocati sul territorio». […]

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