TRUFFA DI STATO - "NELLE AREE URBANE TRA IL 20 E IL 35% DEGLI INDIANI E' STATO REGISTRATO COME VACCINATO IN MODO FRAUDOLENTO" - SECONDO UN'INCHIESTA DEL "GUARDIAN", IN INDIA GLI OPERATORI SANITARI, SOTTO LA PRESSIONE DEL GOVERNO CHE VUOLE AUMENTARE I NUMERI, AGGIORNANO LO STATO VACCINALE DEI CITTADINI A PRESCINDERE DALL'EFFETTIVA INOCOLUZIONE DELLA DOSE...

Dagotraduzione dal Guardian

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Gli operatori sanitari che sono in prima linea nel programma di vaccinazione Covid dell'India affermano che le persone vengono ufficialmente registrate come completamente vaccinate senza ricevere entrambe le dosi a causa della pressione per raggiungere gli obiettivi del governo.

I lavoratori hanno descritto quanto fosse facile registrare erroneamente le seconde dosi di vaccino per le persone che non si presentavano agli appuntamenti, utilizzando i dati personali della loro prima dose e optando per bypassare un codice inviato al proprio telefono cellulare.

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«Non ci sono problemi tecnici», ha detto Aditya, un operatore sanitario dell'Uttar Pradesh che ha chiesto che fosse usato solo il suo nome per paura di rappresaglie. «Il problema è la pressione senza precedenti su di noi per aumentare il numero di persone vaccinate».

Lo stato vaccinale dei cittadini è registrato su una piattaforma costruita dal governo chiamata CoWIN. I certificati di vaccinazione CoWIN sono riconosciuti a livello mondiale e rendono le persone idonee a viaggi interstatali e internazionali, compresi quelli nei paesi che accettano solo passeggeri completamente vaccinati.

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Il governo aveva fissato una scadenza per la fine del 2021 per vaccinare tutti in India, cosa che non è riuscita. Secondo le statistiche ufficiali, il 75% della popolazione adulta ha assunto due dosi. La scorsa settimana, il primo ministro, Narendra Modi, ha twittato di essere «orgoglioso di tutti coloro che stanno rendendo la nostra campagna di vaccinazione un successo».

Tuttavia, gli operatori sanitari che hanno parlato con il Guardian hanno affermato che le cifre erano state manipolate e hanno stimato che nelle aree urbane dal 20% al 35% delle persone era stato fraudolentemente registrato come vaccinato con due dosi. Nelle zone rurali hanno stimato che la cifra potrebbe arrivare dal 40% al 60%.

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Manish Kumar, uno studente di 21 anni di Patna, nel Bihar, ha raccontato che nel giugno dello scorso anno si stava recando in un centro di vaccinazione quando sua sorella, Puja Kumari, 28 anni, ha ricevuto un messaggio di testo sul suo telefono in cui gli veniva comunicato che aveva ricevuto con successo il suo primo vaccino.

Quando i fratelli hanno raggiunto il centro, circa un'ora dopo, hanno sollevato il problema con i funzionari e hanno minacciato un'azione legale. «Dopodiché, ci hanno vaccinato tutti, inclusa mia sorella, dicendo che c'era stato un problema tecnico e si sono scusati», ha detto Kumar.

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Ma lo stesso è poi successo al padre di Kumar, Mukesh Prasad, un contadino, che era in viaggio verso il centro di vaccinazione quando ha ricevuto un messaggio in cui si diceva che il suo secondo vaccino era stato somministrato.

Un altro problema è emerso quando si è trattato della seconda dose di Kumar. A ottobre, dopo essersi trasferito a 170 miglia di distanza per frequentare la Banaras Hindu University nel vicino stato dell'Uttar Pradesh, ha ricevuto un messaggio in cui gli si diceva che aveva appena ricevuto la sua seconda dose in una struttura sanitaria a Patna. «Voglio una sorta di protezione dal Covid-19, ma come faremo io e mio padre a fare il secondo vaccino?» ha chiesto Kumar.

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Kaprela Hari, un professionista IT di 32 anni di Rajampet, nello stato meridionale dell'Andhra Pradesh, ha dovuto affrontare un problema simile per suo padre, un agricoltore, che era stato troppo impegnato nei campi per trovare il tempo per il suo secondo appuntamento. Di punto in bianco, ha ricevuto un messaggio di testo che confermava la ricezione da parte di suo padre di una seconda dose di vaccino e un collegamento al certificato CoWIN di doppia vaccinazione.

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«La vicina struttura per la vaccinazione avrebbe aperto alle 11:00 e avrebbe chiuso alle 13:00 e non era stato possibile per me vaccinare mio padre in questo intervallo di due ore», ha detto Hari. «Quindi sono rimasto sorpreso quando ho ricevuto il messaggio di vaccinazione».

Dopo aver affrontato la questione con un operatore sanitario distaccato nella sua località, Hari ha detto che gli era stato detto che la struttura locale non era responsabile e che suo padre «avrebbe dovuto presentarsi per la vaccinazione in tempo».

Hari ha concluso che i dati venivano «manipolati».

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Sembra che anche le persone decedute ricevano certificati di vaccino in un apparente tentativo di aumentare i numeri. A gennaio, Uday Bir Singh stava pranzando con i parenti in un ristorante quando ha ricevuto un messaggio: «Caro Manju Rani, sei stato vaccinato con successo con la tua seconda dose». Un click sul link allegato al messaggio ha rivelato il certificato di vaccinazione della moglie, Rani, morta di Covid otto mesi prima.

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«Sembrava uno scherzo crudele», ha detto Akanksha, la figlia di Singh. «Come può essere vaccinata mia madre nel gennaio 2022 quando è morta nel maggio 2021? Ci siamo sentiti devastati e non abbiamo capito come fosse successo».

In una dichiarazione, il governo ha negato che fosse in corso qualsiasi frode sui vaccini, affermando che ogni team di vaccinazione aveva un "verificatore" il cui unico compito era confermare l'identità di coloro che venivano vaccinati.

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«[Il] sistema CoWIN è una piattaforma inclusiva ed è stato progettato mantenendo i limiti e le sfide della disponibilità di dispositivi mobili e Internet in tutto il paese», ha affermato il governo. «Le caratteristiche e la flessibilità necessarie per garantire che ogni individuo idoneo abbia accesso alla vaccinazione, indipendentemente da qualsiasi barriera fisica, digitale o socioeconomica all'accesso, sono state incorporate in CoWIN».

«Allo stesso tempo, sono state incorporate le SOP [procedure operative standard] e le funzionalità per prevenire l'immissione di dati fraudolenti e/o errati al momento della vaccinazione».

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Il sistema sanitario indiano è terribilmente sottofinanziato e con risorse insufficienti e il programma di vaccinazione ha esercitato maggiore pressione sugli operatori sanitari in prima linea, che lavorano per lunghe ore con una paga bassa. Diversi lavoratori hanno affermato che la pratica di registrare erroneamente le persone come completamente vaccinate era il risultato di minacce da parte di alti funzionari di sospendere i lavoratori o trattenere gli stipendi se gli obiettivi di vaccinazione non fossero stati raggiunti.

«Durante una riunione sono stato rimproverato da un funzionario distrettuale che non era soddisfatto del numero di vaccinazioni che stavamo facendo», ha detto un operatore sanitario di 45 anni nel Bihar. «Più tardi, il funzionario mi ha chiamato e si è scusato, dicendo che c'è un'enorme pressione da parte del ministro di Stato».

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Wahida, un operatore sanitario di Jammu e Kashmir, ha dichiarato: «Il modo più semplice per farla franca è registrare le persone, qualunque cosa accada. È meno frenetico e anche i funzionari sono felici».