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«È stato un intervento tragico, sia dal punto di vista dello scenario che ci siamo trovati di fronte che della giovane età delle vittime». Vincenzo Bennardo, comandante dei vigili del fuoco di Cuneo, parla così dell'incidente di Castelmagno in cui sono morti cinque giovani. L'allarme è scattato dopo la mezzanotte. A darlo sono stati altri ragazzi che, a bordo di una seconda auto, hanno visto dietro di loro il fuoristrada precipitare lungo i pendii della zona.
«Avevamo notizie frammentarie e confuse, sapevamo soltanto di un'auto fuori strada - spiega Bennardo - Quando le nostre squadre sono arrivate sul posto, purtroppo, per cinque di loro non c'era più nulla da fare». I vigili del fuoco sono stati tra i primi a intervenire sul posto dell'incidente con cinque mezzi provenienti da Cuneo e da Busca e una dozzina di uomini.
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«Abbiamo allestito più in basso un posto di comando avanzato - spiega ancora Bennardo - La nostra preoccupazione si è concentrata come ovvio sui feriti, subito trasferiti in ospedale con l'elisoccorso». Le vittime sono il conducente del fuoristrada Marco Appendino, di 24 anni,i fratelli Nicolò ed Elia Martini di 17 e 14 anni, Camilla Bessone, 16, e Samuele Gribaudo, 14.
I ragazzi erano in 9 nel Land Rover Defender. Erano saliti in montagna, all'altezza di 1.900 metri, per vedere le stelle cadenti. Nel ritorno, secondo una prima ricostruzione, l'auto, condotta da un 24enne, morto anche lui, è uscita di strada all'altezza del santuario di San Magno, rotolando a valle.
i fratelli nicolo ed elia martini
Quando il veicolo è precipitato sulla strada sottostante i ragazzi sono stati sbalzati fuori dall'auto, che ha continuato a rotolare a valle per molti metri. Oltre ai cinque giovani deceduti, tra cui quattro ragazzini dagli 11 ai 16 anni, altri due di loro sono ricoverati in gravi condizioni: uno è stato portato con l'elicottero del 118 in ospedale a Torino, un altro è grave e si trova in ospedale a Cuneo. Feriti altre due ragazzi, ricoverati in codice verde.
IL SINDACO «In una notte abbiamo perso il 50 dei giovani del nostro comune. Quindici giorni fa avevamo fatto una bella foto, c'erano tutti gli abitanti di questa frazione: mi creda, è agghiacciante vederla, si può dire che è tagliata in due». Alberto Bianco è il sindaco di Castelmagno, il piccolo paese di 54 abitanti dell'alta Valle Grana, in provincia di Cuneo, sconvolto dall'incidente nel quale stanotte sono morti quattro ragazzi, tutti sotto i 24 anni, tra cui due fratelli.
Giovani che Bianco conosceva molto bene: al telefono, fa fatica a trovare le parole. «È una di quelle tragedie che succedono non perché i ragazzi hanno bevuto, ma per una distrazione - dice Bianco all'AdnKronos -. Me lo hanno assicurato i carabinieri. Quel 'defender', su una strada sterrata, forse avrà fatto i 15 chilometri orari: sono strade che loro conoscevano molto bene, che facevano tutti i giorni per portare le mucche al pascolo.
Quei ragazzi poi li conoscevo personalmente, giovani bravissimi, lavoratori». Bianco si sente in parte responsabile di quello che è accaduto. «Me ne assumo le colpe indirettamente perché io rappresento lo Stato - continua -: mi sento responsabile, ma anche impotente. Non sto scaricando le colpe, ma questo è un comune di 54 abitanti che ha 25-30 chilometri di strade da tenere in ordine con pochissimi trasferimenti dallo Stato e mi rendo conto diverse volte la segnaletica è carente. In questo caso mi sento colpevole, bastava un cartello che segnalasse la curva e forse non sarebbe successo.
vittime incidente castelmagno 1
Se fossi ricco, metterei cartelli di tasca mia, ma sono un insegnante, faccio il sindaco gratuitamente così come lo fanno l'assessore e i consiglieri». «Tutti insieme dovremo comunque pensare che spesso si spendono soldi a vanvera per mega ponti - aggiunge Bianco - quando per le strade che si percorrono tutti i giorni non abbiamo neanche i soldi per mettere i cartelli e segnalare le curve.
Su questo lo Stato è assente e me ne assumo in parte la colpa perché probabilmente se avessi alzato la voce, chiamato i giornalisti, denunciato che siamo in questa drammatica situazione forse qualcosa sarebbe cambiato. Ci vuole una marcia in più, lo Stato dovrebbe dare i soldi per le strade in funzione dell'estensione territoriale e non del numero degli abitanti del paese. È possibile che lo Stato non ha 30mila euro all'anno da poter investire sulle strade? Mandatemeli ogni due anni e io sono contento».
L'immane tragedia di questa notte avvenuta Castelmagno nel cuneese ci lascia tutti senza parole». Codì il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia, esprime il cordoglio suo e dell'Assemblea piemontese. «Il mio pensiero va alle famiglie dei cinque giovani che hanno perso la vita, comprendendo che nulla può alleviare un dolore così grande, ma in questo momento è importante stringerci attorno a loro. Di fronte alla morte di giovani vite non si può che restare sgomenti e addolorati».
incidente a castelmagno 4marco appendino 1incidente a castelmagno 2la land rover defender di marco appendino
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